I video nel mondo dell’arte contemporanea sono una presenza forte,
questo ormai è assodato: lo si è visto per la quantità (e qualità, visti
gli importanti riconoscimenti) presente all’ultima Biennale d’Arte di Venezia, e lo conferma anche Artissima 2013, svoltasi a Torino e ormai uno dei più importanti appuntamenti fieristici del mondo.
Se nella manifestazione “collaterale” The Others
avevamo notato una scarsità insolita di video, tra gli stand delle
principali gallerie del mondo il numero aumenta, anche se forse gli
spazi assegnati a questa forma d’arte sono di solito minori e
semi-nascosti…
Ne abbiamo contati oltre trenta qua e là, in maggioranza di artisti
stranieri, alcuni valorizzati come meritano (c’è una stanza intera con
divano, una sorta di vero e proprio mini-cinema, per una retrospettiva
dedicata a Gilad Ratman, apprezzatissimo autore ospite quest’anno
del padiglione israeliano in Biennale), altri quasi clandestini: è il
caso dell’interessantissimo lavoro di “The subjective self: twinnapse” di Marcos Lutyens,
realizzato appositamente per l’evento torinese. Degno di nota, e un po’
meglio esposto, anche il video “Confessions with an open curtain” di
Eli Cortenas.
Buona la visibilità e il pregio riservato a Fatma Bucak, co-regista qualche anno fa del documentario “Almost Married”, già apprezzata fotografa e ora vincitrice del prestigioso Premio Illy Present Future
col suo “Blessed are you who come”. Otto minuti e 42 secondi, una
video-performance che pone interrogativi su identità culturale, fede,
storia e memoria collettiva: l’artista, una donna turca curda, si
confronta con dodici vecchi in un villaggio turco di confine abitato una
volta dagli Armeni, un luogo che ha cambiato identità, forma e cultura.
Decisamente pochi gli artisti italiani presenti con propri video ad Artissima 2013: Alessandra Spranzi con “Et voilà” (ma è un’opera del 2000), Domenico Mangano con “Orderliness“, ma anche Chiara Fumai con “La donna delinquente” e i lavori di Daniele Galliano (“The man who managed to get pussy off his mind”) e della coppia Marzia Migliora-Elisa Sighicelli (“Pitfall”).