La sezione TeenVision, lo spazio dedicato agli under 20 e gestito congiuntamente da un gruppo di giovanissimi tra i 16 e i 18 anni e dallo staff del Festival, prende l’avvio a Sottodiciotto con uno degli eventi di preludio a Torino 2015 Capitale Europea dello Sport. L’appuntamento è alle 14 al Massimo 3 con Gianni Maddaloni, che (come già in mattinata alle 9.30, all’Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti”) presenterà il film ispirato alle vicende della sua famiglia, L’oro di Scampia, diretto da Marco Pontecorvo. Nell’incontro – moderato da Eleonora Frida Mino, attrice, avvocato, responsabile de “Il maestro: storie di judo e di camorra”, progetto di teatro, sport e legalità – Gianni Maddaloni racconterà ai ragazzi la storia vera all’origine del film, liberamente tratto dal suo libro La mia vita sportiva. Esemplare parabola sullo sport come antidoto alla devianza, il film, ambientato nel fatiscente sobborgo di Napoli dove la camorra dilaga senza ostacoli, racconta la “rivoluzione” portata nel quartiere dalla nascita della palestra di arti marziali gestita dal protagonista (nella fiction chiamato Enzo Capuano) con il suo maestro. Invisa alla criminalità organizzata, cui sottrae manovalanza, l’iniziativa porterà alla creazione di un gruppo di giovani judoki, per lo più strappati alla strada, tra i quali si distinguerà Toni, destinato a diventare campione, ispirato alla figura di Pino, figlio di Gianni, vincitore della medaglia d’oro nel judo alle Olimpiadi di Sydney 2000. La proiezione è proposta in collaborazione con Piazza dei Mestieri – La Casa dei Compiti.
Sempre nel pomeriggio, due appuntamenti con l’animazione d’autore. Alle 16.30 (Massimo 3) il Festival presenta il film Robin Hood, diretto da Mario Addis. Primo di una lunga serie di episodi ideati e diretti dal regista per RaiDue, il mediometraggio, tra animazione e cinema dal vero, vede l’attrice Veronica Pivetti impegnata a raccontare e doppiare il popolare eroe della leggenda inglese e a prestare la propria voce anche a tutti gli altri personaggi del film, che propone al pubblico dei più piccoli un classico raccontato da un punto di vista assolutamente inedito. A seguire, in anticipo sull’uscita italiana, che avverrà il 18 dicembre grazie alla distribuzione di P.F.A. Films, il Festival presenta l’acclamato, nuovo capolavoro dello studio francese Folimage, Un gatto a Parigi, diretto da Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, candidato all’Oscar come miglior film di animazione. Trasposizione, con un’animazione classica, dell’immaginario felino in un incalzante thriller-noir, ricco di colpi di scena e di citazioni cinefile (da Le iene a Quei bravi ragazzi), il lungometraggio si propone come intrattenimento intelligente e raffinato per l’infanzia e il pubblico d’ogni età e ha come protagonista Dino, un gatto dalla doppia vita. Di giorno, Dino è l’affettuoso micio di casa che tiene compagnia alla piccola Zoé, figlia unica di Jeanne, capitano di polizia. Di notte invece scorribanda sui tetti di Parigi con Nico, un abile ladro. Ma quando, di ritorno da uno dei suoi giri notturni, Dino porterà in dono a Zoé un braccialetto rubato, le sue due vite finiranno pericolosamente per sovrapporsi…
Nella proiezione preserale (ore 19, Massimo 3), un film in arrivo dalla Francia Girlhood – Bande de filles, di Céline Sciamma (foto), finalista all’imminente Premio Lux assegnato dal Parlamento Europeo e presentato in apertura della Quinzaine des Réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes. Con il suo terzo, acclamato e provocatorio lungometraggio, la regista dell’emozionante Tomboy esplora di nuovo crisi di identità, ribellioni e sogni delle età di passaggio entrando nel microcosmo – tenero, travolgente e vendicativo insieme – di una teen gang femminile della difficile banlieu parigina. Ambientato in un mondo duro e chiuso che segue solo le proprie regole e non rende la vita facile alle donne, il film racconta la storia della sedicenne Shy Marieme, parigina di origine africana. Oppressa da una famiglia conservatrice, senza grandi prospettive nello studio e costretta a piegarsi alla legge dei maschi del quartiere, Shy Marieme trasforma radicalmente la propria vita quando incontra altre tre ragazze come lei. Lascia la scuola, cambia il suo modo di vestire, prende il nome di Vic ed entra nella banda delle ragazze, sperando di potersi finalmente sentire libera. La proiezione è proposta in collaborazione con Lux Film Prize, Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento Europeo, Europe Direct Torino.
In serata (alle 21, Massimo 3), Sottodiciotto presenta The Face of an Angel, il nuovo, atteso lungometraggio di Michael Winterbottom, il regista inglese cui nel 2008 Sottodiciotto ha dedicato un’ampia retrospettiva. Presentato ai Festival di Toronto e Londra, del tutto inedito in Italia, liberamente ispirato al libro Angel Face: The True Story of Student Killer Amanda Knox, il film – che sarà presentato al pubblico e commentato dal giornalista de “La Repubblica” Meo Ponte – inserisce la tragica vicenda di Perugia del 2007 e della giovane americana sotto processo per l’assassinio di Meredith Kercher in un’analisi più ampia, volta soprattutto a indagare la duplice ossessione, pubblica e mediatica, per le più violente storie di cronaca. Con un cast stellare e cosmopolita in cui figurano Daniel Brühl, Kate Beckinsale, Valerio Mastandrea e la supermodella Cara Delevingne al suo esordio sul grande schermo, Winterbottom affronta la storia di Amanda Knox da una prospettiva laterale. Il protagonista, infatti, è Thomas, un regista in crisi esistenziale che decide di fare un film sul caso e intervista, oltre all’autrice di un libro sull’omicidio, molte persone che hanno conosciuto la vittima e i suoi presunti assassini. Recatosi nella città del crimine, Thomas si troverà immerso in un circo mediatico, un microcosmo affollato di giornalisti venuti da tutto il mondo a caccia di scoop, e, dopo una propria personale discesa agli inferi, deciderà di non voler fare un film che parla di violenza e colpa, ma di amore e innocenza e, soprattutto, in grado di raccontare la storia che viene sempre raccontata per ultima: quella della vittima.