Mercoledì 28 gennaio doppio appuntamento speciale al cinema Massimo con il cinema africano: uno sguardo al Senegal e al suo cinema nitidamente e intimamente poetico-politico – fra i più consapevoli della storia del cinema Africano – per l’appuntamento di gennaio di Pianeta Africa, realizzato come sempre, con la collaborazione del Centro Studi Africani di Torino.
Protagonisti della serata due maestri come Ousmane Sembene, autore del primo film africano, Borom Sarret, capolavoro d’esordio di un cineasta arrivato tardi al cinema, dopo essere stato scrittore e operaio, sindacalista, giornalista, studente al Vgik di Mosca. Magnifico esordio è anche Touki bouki (nella foto), opera illuminante del più libero e originale regista dell’Africa sub-sahariana. I film saranno introdotti da Cecilia Pennacini.
Ousmane Sembène
Borom Sarret
(Senegal 1963, 22’, 35mm, b/n, v.o. sott. it.)
L’avventura di un povero carrettiere di Dakar che, nell’arco di una giornata, riesce a perdere tutto ciò che possiede. Una giornata come tante altre, fino a quando un cliente gli chiede di portarlo al quartiere moderno, vietato ai carretti. Qui incontra subito un poliziotto che gli confisca il carretto e gli porta via anche la medaglia, unico onore di reduce.
Mer 28, h. 20.45
Djibril Diop Mambéty
Touki bouki
(Senegal 1973, 88’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Mory e Anta sono due giovani senegalesi che si incontrano a Dakar e decidono di partire per Parigi. Mory è un pastore che ha perso la sua mandria, Anta studia all’Università. Non hanno soldi, ma un giorno Mori deruba un ricco omosessuale e scappa con la fidanzata verso la nave per la Francia.
Mer 28, h. 21.15