Dal 27 al 29 marzo torna l’Alba Film Festival

Tre giorni da oggi 27 marzo a domenica 29 con l’Alba Film Festival, giunto alla sua decima edizione con Il cinema rivisitato, una proposta che vuole omaggiaew il grande cinema che è entrato nella storia e che anniversari e ricorrenze riportano con immutata vitalità e copie restaurate.
Ricordare tutti è ormai impossibile, autori e titoli non sono più, (ormai, e fortunatamente) conglobabili in liste di ragionevole lunghezza, essendo ora la creatività, su scala mondiale, smisurata e incontenibile anche grazie alle recenti tecnologie che offrono, specialmente ai giovani, occasioni nuove e portentose, impensabili prima, anche con il mitico Super8, che pur si presentava come documentazione elementare ma immediata di consuetudini e prassi etniche prima della loro scomparsa.

Gli omaggi iniziano con la geniale figura di Orson Welles, nel doppio anniversario di nascita e morte. Personalità incontenibile né inquadrabile in uno schema antropologico degli artisti, è l’autore strabordante e indiscusso di opere fondamentali e innovative nella storia del cinema: Quarto potere è stato per decenni ritenuto il miglior film della storia, superato lo scorso anno solo da La donna che visse due volte di Hitchcock (in programma al Festival). Welles è autore cult e maestro del brivido, narratore irraggiungibile.

Una proiezione è dedicata ad una delle maggiori figure del cinema italiano, Francesco Rosi, recentemente scomparso, autore forte di un cinema di appassionato e implacabile impegno civile che ha fatto grande il cinema italiano: Le mani sulla città resta un esempio di tensione politica, etica e narrativa difficilmente eguagliabile.

Per ricordare l’albese Gianfranco Alessandria, detto “Alec”, si sono scelti due autori che egli amava: François Truffaut con il cult I quattrocento colpi che lo trasformò di colpo da critico dei Cahiers du Cinéma ad autore acclamato e centrale nel cinema francese; Alfred Hitchcock (vedi sopra), a sua volta “oggetto” di culto da parte dello stesso Truffaut. A completare un articolato percorso culturale ci sarà anche la mostra di vinili di colonne sonore curata dall’Associazione Alec.

Se c’è un modo di rinnovare il “classico” mantenendolo tale, questo viene proprio dal connubio musica-visione: con questa convinzione abbiamo voluto proporre come conclusione dei tre giorni il celebre Nosferatu di Murnau con un nuova partitura musicale eseguita dal vivo, in collaborazione con Alba Music Festival. Singolare liaison tra letteratura gotica inglese (il testo di Bram Stoker è del 1897) e cinema espressionista degli anni ’20, elusi i diritti di autore con il nome grecofilo di “non-morto”, il film di Murnau, autore centrale nel cinema tedesco di quegli anni, è la pietra miliare nella tradizione del cinema vampiristico e horror in generale, su cui si sono formate generazioni di cinefili e scritti fiumi di inchiostro.

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