“Frances Ha”, stasera l’ultima proiezione del PFF – Psicologia Film Festival

Frances Ha

Il Collettivo di Psicologia e l’Associazione Sinestesia, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia, l’Associazione del Museo Nazionale del Cinema e Videocommunity, organizzano la serata di chiusura del VI Psicologia Film Festival presso il Cortile di Palazzo Badini, via Verdi 10: questa sera, martedì 26 maggio alle ore 19,00 Apericena e alle ore 21,00 proiezione del film FRANCES HA di Noah Baumbach (2012). Presenta Cristina Rositano. Ingresso libero.

Apprendista ballerina in attesa di affermazione, squattrinata e svogliatamente fidanzata, Frances passa le sue giornate in un felice carosello di confidenze e divertimenti insieme alla coinquilina Sophie. Questa bella amicizia femminile è raccontata, senza malizia né morbosità, come una tenera e intensa storia d’amore. Quando l’amica decide però di trasferirsi per cogliere una vantaggiosa occasione immobiliare, Frances si trova a dover affrontare, senza sapere come, nuovi e necessari cambiamenti: il suo precario equilibrio si sgretola vertiginosamente sotto i suoi piedi, mettendo a dura prova la sua dolcezza e il suo incrollabile ottimismo.
Frances diventa un vuoto a perdere, una mina vagante che continua ostinatamente a scappare di fronte ai problemi. Baumbach ce la mostra sempre in movimento, scandendo la narrazione con le tappe dei suoi numerosi spostamenti. Goffa, frenetica, inadeguata, la ragazza attraversa le strade di New York sul ritornello di Modern Love di David Bowie.
Naïf e anticonformista nel senso più profondo e meno salottiero del termine, Frances è una donna che non ha paura di correre da sola, controcorrente, di inciampare e di sbagliare, se capita. E che quando riesce a trovare il ritmo giusto per smettere di agitarsi vorticosamente su se stessa e progredire realmente, può anche permettersi di affermare, seduta e insolitamente posata: “Mi piacciono le cose che sembrano errori”.
Tracciando la disastrosa mappa esistenziale e sentimentale di questa ventisettenne ambiziosa e disfunzionale, l’autore eleva Frances a icona di una generazione faticosamente alle soglie dell’età adulta, alle prese con un difficile, talvolta doloroso, percorso di crescita, tra illusioni perdute, nuove responsabilità e circostanze ostili. Il merito è anche dell’interprete principale Greta Gerwig, attrice di stralunato candore e rara sensibilità.

Cristina Rositano: Consegue nel 2003 la laurea quinquennale in psicologia clinica e di comunità presso l’Università di Torino; effettua una formazione post-lauream in ambito neuropsicologico a Torino e a Genova; ha collaborato in Valle d’Aosta in progetti FSE relativi al reinserimento lavorativo di persone svantaggiate e come responsabile in comunità terapeutiche; consegue nel 2009 la specializzazione quadriennale in psicoterapia cognitiva. A partire dallo stesso anno collabora come consulente presso il Servizio di Neuropsicologia del Presidio Sanitario Ausiliatrice-Fondazione Don Gnocchi Onlus a Torino ed esercita la libera professione in qualità di trainer delle funzioni cognitive e come terapeuta. Attualmente collabora con la cooperativa sociale il Margine in progetti rivolti alla reintegrazione di persone svantaggiate nel mondo del lavoro.