Il programma del TFF OFF, tra proiezioni e incontri dal 20 novembre

Il TFF OFF nasce nel 2011, in occasione della 29esima edizione del Torino Film Festival, con l’obiettivo di offrire uno spazio alternativo di discussione e confronto sul TFF, per dare alla cittadinanza la possibilità si esprimersi e confrontarsi su uno dei principali eventi culturali della Città.
Durante le giornate del Torino Film Festival (20 – 28 novembre 2015), il TFF OFF sarà aperto presso la sede ARCI Torino in Via Verdi 34, tutti i giorni dalle 14 alle 18.
Lo spazio OFF è stato concepito come luogo di confronto orizzontale, lontano dai riflettori, dove gli appassionati di cinema possono incontrare i protagonisti del Festival e costruire una riflessione critica sulla rassegna, in un flusso orizzontale di saperi e opinioni.
Il TFF OFF è uno spazio complementare al Torino Film Festival e allo stesso tempo inedito, dove si incontreranno ospiti del Festival (registi, sceneggiatori, etc) al di fuori delle sale cinematografiche e si proporranno presentazioni, documentari, mostre e incontri tematici, con un programma di eventi collaterali al Torino Film Festival che fornirà quindi un supporto logistico alla kermesse cinematografica torinese.

Dalle 14.00 alle 16.00 vengono realizzate le interviste con registi e protagonisti del TFF, mentre dalle 16.00 alle 18.00 lo spazio è aperto a incontri, presentazioni, proiezioni…
Per tutta la durata del TFFOFF, inoltre, sempre presso la sede Arci Torino sarà allestita la mostra “Filastin”, tavole del vignettista palestinese Naji al-Ali, a cura del Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino. La mostra, una trentina di tavole, prende spunto dal libro “Filastin” (Eris ed.) Filastin in arabo significa Palestina.
Naji al-Ali è uno dei suoi figli e ancora bambino ha dovuto lasciarla per diventare profugo, come la maggioranza dei palestinesi, a causa della proclamazione dello Stato d’Israele. Filastin è la terra in cui non ha potuto fare ritorno ed è il centro di tutta la sua opera artistica ma, come afferma lui stesso, «non solo nel senso geografico, ma anche umano e simbolico, cioè la causa giusta ovunque sia nel mondo».
Naji al-Ali è stato assassinato a Londra nel 1987 per quelle idee politiche che ha espresso con forza nelle sue opere ogni giorno della sua vita, lavorando per le maggiori testate giornalistiche del mondo arabo. Il suo obbiettivo era quello di avere un dialogo diretto e quotidiano con chi viveva la sua stessa realtà: dal Campo Profughi palestinese alle grandi città arabe. Handala, il suo personaggio più importante, il bimbo che mostra le spalle a chi le ha voltate al popolo palestinese e rivolge lo sguardo solo al dolore della sua gente, è una vera e propria icona della resistenza palestinese ed è popolarissimo nei paesi arabi come nel resto del mondo.
Ancora oggi Naji al-Ali è sicuramente uno dei vignettisti più importanti della storia del mondo arabo. Alla sua morte ha lasciato un’eredità di migliaia di vignette. Eris Edizioni con un attento lavoro di restauro ha riportato all’aspetto originario, cioè come furono pubblicate dai quotidiani, 175 vignette. Filastin si arricchisce anche di una sincera e sentita prefazione del vignettista italiano Vauro Senesi.

Programma

VENERDI’ 20 NOVEMBRE
16.00 Presentazione di “Sottodiciotto Film Festival”

SABATO 21 NOVEMBRE
16.00 Presentazione del libro “Dieci meno – Un’avventura cinematografica” di Francesco Ventura e Luigi Sardiello.
Dall’incontro tra lo storico dirigente della Direzione Generale del Cinema Francesco Ventura (testimone di circa quarant’anni di commissioni per il finanziamento alle opere prime e seconde del cinema italiano) e Luigi Sardiello, direttore di FILMAKER’s magazine, sceneggiatore e regista (“Piede di Dio”, “Il pasticciere”) è nato questo “Dieci meno – Un’avventura cinematografica”. Un libro che evoca, in sedici capitoli, quarant’anni di Cinema, ma anche di due tre generazioni di cineasti agli esordi, sballottati senza rendersene conto dalla seconda parte del secolo breve al terzo millennio.
Sedici ritratti, affrontati con ironia e leggerezza, che presentano il lato umano e vulnerabile di personaggi famosi e di talenti mai emersi, imbroglioni e outsider: da Bernardo Bertolucci a “quelli che minacciano il suicidio”, da Marco Ferreri a Carmelo Bene, da Nanni Moretti ai “tentativi di corruzione”. Con qualche condimento piccante e un pizzico di nostalgia.
Saranno presenti gli autori, Francesco Ventura e Luigi Sardiello, e il direttore della collana “Minimalia” (Licosia Edizioni), Arnaldo Miglino.
Durante la presentazione sarà proiettato un filmato inedito in cui Alberto Grifi e Francesco Ventura parlano del cinema italiano.

17.00 Presentazione di “LongTake” il primo social dizionario di cinema. A raccontarlo saranno Andrea Chimento, Davide Dubinelli, Sara Barbieri e Davide Stanzione, co-fondatori del progetto.
LongTake è un luogo dove critica e gusti personali si incontrano, dove gli utenti possono consultare le schede di un vero dizionario e al contempo guardare, votare e recensire i propri film preferiti, scambiare opinioni con i propri amici, ma anche accedere alle sale convenzionate della propria città a condizioni agevolate, ottenere accrediti per i festival più prestigiosi e condividere una nuova esperienza di cinema a 360°. (http://www.longtake.it)

DOMENICA 22 NOVEMBRE
16.00 Presentazione del libro “L’industria del cortometraggio italiano. Report 2014” a cura di Jacopo Chessa, primo volume della collana “I Quaderni di Cineconomy” curata da Antonio Urrata e Bruno Zambardino, coeditata da Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo e Direzione Generale Cinema del MiBACT, in doppia lingua, italiano e inglese.
Interverranno: Paolo Manera (Direttore della Film Commission Torino Piemonte), Antonio Urrata (Direttore della Fondazione Ente dello Spettacolo), Bruno Zambardino (Docente di “Economia e Organizzazione dello Spettacolo” Sapienza di Roma). Sarà presente il curatore del volume, Jacopo Chessa (Direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio)
L’industria del cortometraggio italiano. Report 2014 è il frutto di un’approfondita ricerca sulla produzione e la diffusione dei cortometraggi italiani. Per la prima volta, sono disponibili cifre e statistiche su un comparto tutt’altro che marginale, che coinvolge circa 200 festival e più di 1.000 film soltanto nel corso dell’anno preso in esame: il 2014. Ai numeri si aggiungono testi di approfondimento realizzati da operatori del settore, che toccano varie e fondamentali questioni: dalle sale ai festival, dalla televisione alla situazione in altri Paesi europei.
Alla base di quest’opera c’è l’idea di trattare il corto, che è ancora oggi il laboratorio per eccellenza nel campo audiovisivo, da un punto di vista pochissimo battuto, quello del mercato.
L’industria del cortometraggio italiano. Report 2014 va infatti a colmare un vuoto negli studi sull’audiovisivo del nostro Paese ed è il primo di una serie di studi sull’economia del cortometraggio che il Centro del Corto curerà.
Jacopo Chessa, storico del cinema di formazione, si è occupato in particolare di anni Cinquanta e Sessanta nel cinema francese; ha pubblicato due libri e diversi articoli, insegnato all’Université de Paris III – Sorbonne Nouvelle e collaborato con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Nel 2010 ha fondato, con Andrea Spinelli, la casa di produzione Prime Bande, a Torino. Nel 2011 ha diretto L’accordo, documentario sull’ultima lotta operaia nello stabilimento di Fiat Mirafiori e prodotto Torino Hardcore, sulla scena punk italiana degli anni Novanta. Dall’inizio del 2014 è direttore di AIACE Nazionale e del Centro Nazionale del Cortometraggio, cineteca e agenzia di promozione dei corti italiani.

LUNEDI’ 23 NOVEMBRE
16.00 Presentazione di TorinoFilmLab
Interviene: Olga Lamontanara, TorinoFilmLab Head of Communication
TorinoFilmLab: una community per i talenti del cinema mondiale
Il TorinoFilmLab è un laboratorio che sostiene i talenti emergenti del cinema di tutto il mondo, con un’attenzione particolare ai registi alla loro opera prima o seconda. Le attività comprendono formazione, sviluppo di sceneggiature e di progetti, finanziamento alla produzione e alla distribuzione, e molto altro. Durante l’incontro verrà tracciato un profilo del TFL, delle sue peculiarità e dei risultati ottenuti fino ad oggi da questa fucina internazionale con base a Torino.

17.00 Proiezione del docufilm “B.ART e il pittore volante”
Millo (che sarà presente in sala) e la sua personale interpretazione dello spazio urbano fanno il loro ingresso nelle sale del TFFOFF.
Il docufilm “B.ART e il Pittore Volante” realizzato da Francesco Bordino e Isabela Giurgiu, per raccontare l’esperienza internazionale del bando B.ART- Arte in Barriera, del suo vincitore e di come i suoi tredici disegni hanno conquistato un intero quartiere.
Ventidue minuti che ripercorreranno gli aspetti più salienti di un progetto innovativo, che ha messo al centro l’arte come strumento di rigenerazione del quartiere torinese Barriera di Milano e che ha coinvolto attivamente gli abitanti: dalla scelta delle facciate alla selezione delle due giurie, fino al dialogo tra l’artista e il territorio, che ha portato a una scelta condivisa, soprattutto rispetto alle opere realizzate.
I disegni di Francesco Giorgino in arte Millo, sono presto diventati motivo di orgoglio non solo per gli abitanti, ma anche per i molti visitatori che li hanno ammirati in bici, in bus e a piedi grazie ai numerosi tour promossi in quartiere.

Una proiezione speciale durante la quale il pubblico avrà la possibilità di dialogare con l’artista, gli autori del video e i promotori del bando.
B.ART – Arte in Barriera è un bando internazionale di arte pubblica promosso dalla Città di Torino, dal Comitato Urban Barriera di Milano e indetto dalla Fondazione Contrada Torino. L’intervento si inserisce tra gli oltre 30 progetti del Programma di rigenerazione urbana della Città di Torino, con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale del quartiere e la vivibilità degli spazi pubblici.

Parteciperanno:
Ilda Curti, Assessore alla Rigenerazione Urbana, Città di Torino
Luca Cianfriglia, Direttore del Comitato Urban
Germano Tagliasacchi, Direttore di Fondazione Contrada Torino
Francesco Giorgino, in arte Millo, vincitore del bando B.ART – Arte in Barriera
Francesco Bordino e Isabela Giurgiu, autori del docufilm “B.ART e il pittore volante”
Maggiori informazioni sul sito www.arteinbarriera.com

MARTEDI 24 NOVEMBRE
16.00 AIACE si presenta
CI VEDIAMO AL CINEMA!
Un invito, un’esortazione, un impegno: in questo slogan si racchiude non solo l’intera campagna promozionale AIACE 2016, ma la mission di un’associazione che da quasi cinquant’anni promuove la filosofia del Cinema di Qualità, attraverso rassegne, corsi, anteprime e un fitto e prezioso rapporto con le sale cinematografiche di Torino e del Piemonte e con il pubblico. Una grande community, una storia ricca di immagini, di sequenze e di eventi, un’occasione per scoprirla e sentirla raccontare dal vivo!
Condurrà l’incontro Domenico Chiesa, Presidente di AIACE Torino
Domenico Chiesa
Domenico Chiesa, Presidente di AIACE Torino e attuale Direttore di Sottodiciotto Film Festival, già Presidente Nazionale di CIDI e membro delle Commissioni nazionali per la redazione di Programmi per la scuola secondaria superiore (Brocca) e in attuazione della Legge 30/2000 (De Mauro). I suoi ambiti di studio e di ricerca riguardano il campo disciplinare e la psicologia dell’adolescente. Domenico Chiesa è insegnante e pedagogista, braidese di nascita e torinese d’adozione.

MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE
16.00 Presentazione del corso di formazione riservato a studenti laureati “Il documentario produzione e accessibilità”
Promosso da Fondazione Carlo Molo onlus, Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Sub Ti Access. Nell’ambito del progetto “Torino + Cultura Accessibile”. Con il Contributo di Compagnia di San Paolo. Con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Torino.
Intervengono: Paolo Manera (Direttore di Film Commission Torino Piemonte), Elena Di Giovanni (coordinatrice del Corso – Associate Professor of English Translation Pro-Rector for the Development of Linguistic Competences University of Macerata – UniMC), Federico Spoletti (Sub-Ti Access), Daniela Trunfio e Valentina Borsella responsabili Torino + Cultura Accessibile (Fondazione Carlo Molo onlus)
Il corso intende promuovere l’integrazione dei processi di produzione di un documentario con quelli di una resa accessibile universale, per utenti normodotati, per parlanti di lingue diverse, per i sordi, i sordastri, i ciechi e gli ipovedenti. Le lezioni, di natura sia teorica che pratica, porteranno i partecipanti a conoscere le tecniche e tecnologie impiegate nella creazione dei documentari, e ad esplorare e sperimentare la traduzione interlinguistica e la resa accessibile ai disabili sensoriali attraverso audio descrizione e sottotitoli per non udenti. Seguirà il tirocinio, finalizzato alla resa accessibile di uno o più documentari, in linea con quanto appreso durante il corso.

17.00 Proiezione del documentario “Vite Divergenti”
In occasione del TDoR, proiezione documentario sulla realtà trans italiana prodotto da REALTIME in collaborazione con il MIT di Bologna. La proiezione è organizzata da Maurice GLBTQ e dal Coordinamento Torino Pride GLBT

GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE
16.00 Presentazione della mostra “Filastin”.
Lettura di uno scritto del poeta palestinese Mahmud Darwish sull’artista Naji al-Ali: “Naji al-Ali…Il nostro pane quotidiano”
Le voci recitanti:
Cristiana Albino
Ahmed Rayyisalmina
Sami Hallac

17.00 Proiezione del documentario “Dust, la seconda vita” di Stefano Rogliatti e Stefano Tallia. Documentario/reportage, 2015, 30′
VOCE NARRANTE Marco Alotto
DOPPIAGGIO MASCHILE Claudio Secco
DOPPIAGGIO FEMMINILE Elisa Galvagno
SOTTOTITOLI INGLESI Annalisa Palisca
Interverrà, con gli autori, il documentarista Davide Demichelis.
Nel Kurdistan iracheno vive oggi un milione di profughi. Donne e uomini in fuga dall’avanzata dell’Isis in Siria e Iraq, persone che hanno perso in un attimo tutto ciò che avevano: casa, lavoro, affetti e che in molti casi hanno anche assistito all’uccisione di parenti e amici. Un popolo composto da etnie e religioni diverse, perché la guerra in corso in Medio Oriente non fa alcuna distinzione.
Due giornalisti italiani, Stefano Rogliatti e Stefano Tallia, nello scorso mese di giugno, sono andati a raccogliere le testimonianze dei rifugiati nel campo profughi di Domiz e nei territori che si trovano a nord di Dohuk dove si sono accampati i meno fortunati, quelli che non sono riusciti a trovare spazi nei campi. Un viaggio che apre uno squarcio sulla vita di chi fugge e che si conclude a Erbil, la capitale del Kurdistan, dove hanno trovato riparo i profughi cristiani.
Con le parole dei rifugiati, nel reportage “Dust”, sono raccolte anche le testimonianze degli operatori di Medici Senza Frontiere e delle altre Ong -molte delle quali italiane- tra le quali l’Aispo del San Raffaele di Milano, che si occupano della salute dei rifugiati. Un’attenzione particolare è dedicata ai traumi psicologici provocati dalla guerra alla preziosa attività che gli psicologi svolgono sia con gli adulti che con i bambini. Il documentario vuole contribuire alla riflessione sul tema dei profughi, oggi di drammatica attualità anche all’interno dei confini dell’Europa. Quello proposto da “Dust” è infatti il racconto di come un paese povero come il Kurdistan abbia saputo aprire le proprie porte con generosità ai rifugiati. Tra le altre testimonianze, particolarmente toccante è l’appello che Azad Haleem, vice direttore dell’ospedale infantile di Dohuk, rivolge agli ospedali di tutto il mondo affinché lo aiutino. Con l’arrivo dei rifugiati la struttura ha visto crescere del 40 per cento il numero dei ricoveri e oggi si trova al limite del collasso. E non si tratta purtroppo di una situazione temporanea perché i rifugiati sono uomini e donne con poche speranze di tornare nelle proprie terre. Persone per le quali con la fuga è iniziata a tutti gli effetti una seconda vita. Tra la polvere dei campi. Il collettivo di professionisti che ha lavorato al progetto lo ha fatto a titolo gratuito e come forma di impegno civile per raccontare il dramma di donne, uomini e bambini in fuga dalla guerra.
​Info: www.facebook.com/DustLasecondavita

VENERDI 27 NOVEMBRE
16.00 Presentazione di “Fish&Chips Film Festival”
Nasce a Torino Fish&Chips Film Festival, il primo festival in Italia dedicato al cinema erotico internazionale, promosso dall’associazione Altera, da anni attiva sul territorio nazionale in ambito culturale, e ideato da un gruppo di giovani, ragazze e ragazzi dai diversi background ed esperienze, uniti dal desiderio di creare un momento per fruire e confrontarsi sui temi della sessualità, in maniera creativa, laica, dissacrante e intelligente.
Al cinema Massimo, dal 14 al 17 gennaio 2016, Fish&Chips darà spazio a film e a registi di tutto il mondo, qualitativamente rappresentativi e narrativamente eterogenei. Durante il festival, inoltre, ci saranno incontri e tavole rotonde, dove si affronteranno temi come erotismo e letteratura, erotismo e disabilità, erotismo e arte. Un’occasione di riflessione su un tema non sempre facile da trattare; Fish&Chips vuole aprire un dialogo sulla sessualità.
Intervengono: Chiara Pellegrini – Roberta Pozza
Chiara Pellegrini
Direttrice artistica del festival Fish&chips, il primo festival erotico internazionale in Italia. Dopo un master universitario in analisi di produzione cinematografica inizia a muovere i primi passi nel mondo del cinema. Dal 2012 collabora stabilmente con l’associazione Piemonte Movie e altre realtà torinesi.
Roberta Pozza
Nel 2011 si laurea presso il Dams di Torino e l’anno successivo ottiene il Master per Analisti di Produzione Cinematografica, Televisiva e Comunicazione Crossmediale. Ha collaborato come stagista presso il Museo Nazionale del Cinema, ha lavorato per tre anni all’interno di Mygeneration Festival. Ora ricopre il ruolo di curatrice della sezione “Spazio Piemonte” del Piemonte Movie gLocal Film Festival.

17.00 Presentazione di “Sherlock Holmes and the internet of Things”, un immersive storytelling game progettato dal Digital Storytelling Lab della Columbia University e realizzato a Torino grazie alla collaborazione con l’associazione Crossmedia factory. Gli organizzatori racconteranno tutti i retroscena, i feedback e gli sviluppi di questo incredibile esperimento (il “gioco” si svolgerà infatti a Torino il 21 novembre), con alcuni eccezionali ospiti virtuali!
Il progetto vede coinvolti più di 60 paesi e circa 1000 collaboratori nel mondo.
Nell’organizzazione dell’evento sono stati coinvolti partner come il Museo Nazionale del Cinema, il Circolo dei Lettori, Fablab Torino e un team di studenti della sezione di Ingegneria del Cinema – Politecnico di Torino – ed ha ottenuto il patrocinio di Film Commission Torino Piemonte.
Il 21 novembre, dalle 18.30 alle 20.30, tre team di partecipanti giocheranno nel ruolo di Sherlocks, in tre diverse location di Torino, guidati da un killer online e aiutati dall’immancabile Watson, mentre un team di selezionati storyteller, tirerà le fila della storia. Una storia che vedrà collegate tra loro non solo le tre location torinesi, bensì altre tre scene del crimine, situate in tre differenti parti del mondo.
Non si tratta di un semplice “escape game”, ma di una co-creazione narrativa che coinvolgerà il lato immaginario e visionario della narrazione, suggestionando i partecipanti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie: smart objects, augmented reality e altro ancora.