“Wir sind jung. Wir sind stark” |
Giovedì 25 febbraio riparte il Goethe Film Forum, appuntamento mensile con il cinema
tedesco in lingua originale e sottotitoli italiani presso la sede del Goethe-Institut di Piazza
San Carlo.
Quattro recenti film inediti in Italia raccontano diversi tentativi di concepire e perseguire
la felicità nell’epoca della globalizzazione in un intrecciarsi di storie che sembrano
illuminarsi reciprocamente.
La rassegna rientra nell’ambito di Cantiere felicità, un programma di iniziative del
Goethe-Institut in Italia.
Apre la rassegna un film molto atteso: Wir sind jung. Wir sind stark. (Siamo giovani.
Siamo forti.), primo film di finzione ad affrontare uno dei momenti più drammatici della
recente storia tedesca: l’assalto ai centri per richiedenti asilo e lavoratori stranieri di
Rostock del 1992. Un evento che sulle televisioni di tutto il mondo sostituiva l’immagine di
una Germania felice per la caduta del Muro di Berlino con quella di un paese in cui le case
di profughi e stranieri venivano date alle fiamme, bersagliate dalle molotov lanciate da
gruppi di giovani di fronte a una folla plaudente e una polizia assente.
L’incalzare degli
eventi è magistralmente narrato alternando il punto di vista di tre figure: i giovani
aggressori, di cui emerge la frustrazione per una riunificazione che aveva promesso
maggior libertà e benessere, ma sembrava aver portato solo insicurezza e disoccupazione;
i vietnamiti che vivono nell’edificio che verrà dato alle fiamme, giunti in Germania come
lavoratori ospiti di un paese fratello, divenuti ora forza lavoro concorrente e capro
espiatorio della crisi; i politici che osservano il crescere delle violenze divisi e paralizzati
dai loro calcoli elettorali.
Diretto dal giovane regista Buhran Qurbani, nato in Germania nel
1980 da profughi della prima guerra afgana, che con questo suo secondo film conferma le
aspettative suscitate da Shahada, suo pluripremiato film d’esordio del 2010, visto a Torino
al Festival Sottodiciotto.
I due film successivi, Finsterworld (Mondo Oscuro) ed Eden ci propongono un viaggio
nei sentimenti che abitano la vita quotidiana della Germania odierna. Il primo attraverso
un intrecciarsi di storie dai toni satirici e surreali interpretate da grandi nomi del cinema
tedesco (Corinna Harfouch, Ronald Zehrfeld e Margit Carstensen, quest’ultima celebre
protagonista di Le lacrime amare di Petra von Kant). Eden ambienta in un centro
benessere della Foresta Nera una brillante commedia culinaria con una poetica riflessione
sulla solitudine e amore, nella quale fa anche il suo esordio come attrice la popolarissima
scrittrice e conduttrice televisiva Charlotte Roche.
Ein Geschenk der Götter (Un dono degli dei), infine, è una commedia nella quale un
gruppo di disoccupati tedeschi troverà nella messa in scena di un’antica tragedia greca lo
strumento per una riconquista collettiva di un’autostima andata perduta a livello
individuale. Tra i protagonisti Adam Bousdoukos, volto noto al pubblico anche italiano per
i suoi ruoli in diversi film di Fatih Akin, in particolare Soul Kitchen.
Giovedì 25 febbraio, ore 18 e 20:45
Venerdì 26 febbraio, ore 10
Wir sind jung. Wir sind stark [Siamo giovani. Siamo forti]
Regia: Burhan Qurbani
2014, 128 min.
Un film di finzione sulle tragiche giornate dell’agosto 1992 a Rostock, nella ex Repubblica Democratica Tedesca, durante le quali gruppi di estremisti assalirono un centro per richiedenti asilo e lavoratori stranieri, di fronte a una folla plaudente e una polizia assente. L’incalzare degli eventi è narrato alternando il punto di vista di tre diverse figure: i giovani assalitori, di cui emerge la confusione ideologica e la frustrazione per una riunificazione che aveva promesso maggior libertà e benessere, ma sembra aver portato solo insicurezza e disoccupazione; i vietnamiti che vivono nell’edificio che verrà dato alle fiamme, giunti in Germania come lavoratori ospiti di un paese socialista fratello, divenuti forza lavoro concorrente e capro espiatorio; alcuni politici che osservano divisi e impotenti il crescere delle violenze. Diretto dal giovane regista Buhran Qurbani, nato in Germania da profughi afgani, che con questo suo secondo film conferma le aspettative suscitate da Shahada, suo pluripremiato film d’esordio.
Giovedì 17 marzo, ore 18 e 20:45
Venerdì 18 marzo, ore 10
Finsterworld [Mondo oscuro]
Regia: Frauke Finsterwalder
2013, 91 min.
Film corale composto da cinque storie parallele che finiscono in parte per incrociarsi. Un viaggio nel sentire profondo e oscuro della Germania – come indica il titolo del film, che mescola tedesco e inglese come nel titolo di un videogioco e con un richiamo al cognome della regista – raccontata con toni a volte satirici e surreali altre fiabeschi. Un paese dove splende sempre il sole, dove i bambini indossano uniformi scolastiche e i poliziotti si travestono da orso. Opera d’esordio che ha ottenuto il prestigioso Deutscher Filmpreis come miglior film tedesco del 2014. Interpreti di alto livello tra cui Corinna Harfouch (vista nei cinema italiani ad esempio in La caduta), Ronald Zehrfeld (visto nei due film di Christian Petzold usciti in Italia: La scelta di Barbara e Il segreto del suo volto) e Margit Carstensen, stella del cinema tedesco di una precedente generazione, protagonista del celebre Le lacrime amare di Petra von Kant di R. W. Fassbinder.
Giovedì 21 aprile, ore 18 e 20:45
Venerdì 22 aprile, ore 10
Eden
Regia: Michael Hofmann
2006, 104 min.
La vita di una città termale nella Foresta Nera ha due poli di attrazione: un centro benessere e uno chef, Gregor, che offre a una clientela molto esclusiva una cucina estremamente raffinata e, pare, dagli effetti erotici. L’incontro con la cucina di Gregor sconvolge la giovane Eden e la sua relazione di coppia dando vita a una commedia brillante e una poetica riflessione sull’amore. Grande interpretazione di David Striesow, volto noto del cinema della Berliner Schule e presente in questo ciclo del Goethe Film Forum anche in Zeit der Kannibalen e Wir sind jung. Wir sind stark. Nel ruolo di Eden fa il suo esordio cinematografico Charlotte Roche, popolarissima conduttrice televisiva in Germania e autrice di libri di grande successo e che hanno fatto molto discutere.
Giovedì 19 maggio, ore 18 e 20:45
Venerdì 20 maggio, ore 10
Ein Geschenk der Götter [Un dono degli dei]
Regia: Oliver Haffner
2014, 102 min.
Un’attrice del teatro stabile di Ulm, dopo aver perso il posto di lavoro, si trova a dirigere un corso di riqualificazione per un gruppo di persone disoccupate da lungo tempo. La proposta di usare il teatro come strumento di emancipazione causa nel gruppo prima scetticismo e conflitti interni, poi un progressivo senso di solidarietà e riconquista collettiva di un senso di autostima andato perduto a livello individuale. La presenza nel gruppo di un emigrato greco permette inoltre di tematizzare anche il recente dibattito tedesco sulla crisi greca. Tra gli interpreti spicca Adam Bousdoukos, volto noto al pubblico anche italiano per i suoi ruoli in diversi film di Fatih Akin, in particolare come protagonista in Kurz und schmerzlos e Soul Kitchen.