“Solo di cordata”, al Museo della Montagna il film di Davide Riva

Sabato 9 aprile – nell’ambito di Leggere le Montagne, un’iniziativa della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano e del Museo Nazionale della Montagna con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Città di Torino – verrà proiettato, in anteprima cittadina, il film Solo di cordata, del regista Davide Riva.

Il video, illustra la figura di Renato Casarotto, leggendario alpinista degli anni ’70 e ’80. Il pomeriggio aprirà con un intervento del giornalista Roberto Mantovani, che aiuterà il pubblico a inquadrare l’alpinismo di Casarotto nel suo contesto storico.
Nel periodo compreso tra la metà degli anni ’70 del secolo scorso e il luglio 1986, quando morì ai piedi del versante pakistano del K2, Renato Casarotto fu uno degli scalatori più forti del mondo, probabilmente il più grande.

Era nato il 15 maggio 1948, a due passi da Vicenza. Aveva cominciato ad arrampicare tardi, durante il servizio militare negli Alpini. E nei mesi trascorsi tra le montagne del Cadore aveva capito che se c’era una cosa che lo intrigava a fondo e che riusciva a fare bene era l’alpinismo.
A quei tempi, muoversi sulle difficoltà affrontate abitualmente da Renato Casarotto significava esplorare, da pionieri, una dimensione sconosciuta, cavalcare letteralmente il filo di un rasoio. Se proviamo a storicizzare gli eventi, le vie alpinistiche dello scalatore veneto ci appaiono come dei monumenti della fantasia e del pensiero che hanno saputo trasformarsi in azione e poi in fatti compiuti.