“A sleeping dog” |
Sabato 23 aprile anche il Polski Kot partecipa indirettamente al Torino Jazz Festival, riproponendo il documentario “A sleeping dog” di Dario Martinez (Italia 2012,B/N, Col. 57′) sulla storia jazzistica torinese. Sarà anche un’occasione per la presentare il prossimo progetto di Dario Martinez che riguarda la Polonia.
“A Sleeping Dog” è un documentario sul jazz e sulle persone che lo suonano. Se si chiudono gli occhi e si pensa al jazz, subito si vede qualcosa che aleggia come fumo sulle teste dei presenti. Una specie di magia mistica che appare e scompare quando l’ultima nota è stata suonata. Questo documentario ha gettato lo sguardo oltre l’ultima nota, e ha cercato di capire cosa, nel grumo di strumenti e uomini, avesse generato quella magia. Ma non è un documentario sulla magia. È un documentario sui miracoli. Perché un miracolo si verifichi bisogna prima di tutto che qualcuno ci creda. Dunque, credere a questo miracolo è una specie di passione e una specie di ossessione. Poco redditizia.
È difficile stare al mondo ed uscirne vivi. La difficoltà più grande sta nella tentazione di credere che lo sforzo di produrre miracoli sia vano, che non porti a nulla e, soprattutto, che non serva a nulla. In effetti le cose stanno proprio così: lo sforzo è inutile, e qualora si verifichi il miracolo, non può in nessun modo essere capitalizzato. Il solo problema è che senza questo sforzo, non può esistere questo tipo di musica.
Il film è una una testimonianza d’amore nei confronti di chi dedica buona parte della propria vita a questo esercizio, pressoché inutile e poco redditizio, ricavando per se stesso e per gli altri solo fumo, e magia.
“Questo lavoro è frutto del lavoro di più teste che hanno cercato di capirsi. Un po’ come una jam session al contrario: siamo partiti dalle variazioni, per inventare un tema.
Alcuni si sono occupati delle riprese, altri di scrivere, altri di raccogliere materiale e di inseguire gli artisti o di tenerli insieme senza farli litigare sulle scalette, altri hanno compilato permessi per il suolo pubblico, altri hanno ordinato da bere per tutti. Sicuramente qualcuno si è occupato di separare le cose, appendendo post it con simboli e notazioni, e di comporle in qualcosa con un inizio un centro e una fine.
Qualcuno si è occupato di rendere udibile ciò che doveva essere udibile e inudibile ciò che non doveva essere udito (http://asleepingdog-ajazzblog.blogspot.it/).
Aperitivo dalle 19.30, proiezione a seguire (21 circa).