“Fiore del deserto” |
Tre proposte interessanti da segnalare nel calendario del cine teatro Baretti.
Sabato 23 aprile, ore 21, e domenica 24 aprile, ore 18 e 21, proposta in esclusiva del film FIORE DEL DESERTO.
La vera storia di Waris Dirie, che inizia nei deserti africani per finire nel mondo delle top model. All’età di 13 anni fugge dalla famiglia nomade per scampare ad un matrimonio forzato. Aiutata dalla nonna a Mogadiscio, viene inviata a Londra dove diventa una serva dell’Ambasciata Somala. Questo la esclude dall’apprendimento della lingua inglese. Si guadagnerà poi da vivere con lavori umili, finchè un giorno il fotografo Terry Donaldson la convince a posare. Waris, al culmine del suo successo, trova il coraggio di raccontare la sua storia.
Sabato 23 aprile alle ore 18 ultima replice de LA RICOSTRUZIONE di Juan Taratuto [Argentina • 2013 • 93′], presentato a Portofranco in versione originale in spagnolo con sottotitoli.
Eduardo vive in Patagonia. Non ha ancora compiuto cinquant’anni, ma non vuole più contatti con gli altri esseri umani. Ha perso la donna che amava e con lei anche l’interesse per la vita. Una chiamata però cambierà la sua esistenza, il suo ex miglior amico deve operarsi al cuore. Lui dovrà prendersi cura della sua famiglia e del suo negozio finché il suo amico non ritornerà a casa. Sarà un duro banco di prova per Eduardo che lo metterà di fronte ai suoi demoni del passato.
Per Portofranco, ancora, martedì 26 aprile 2016, ore 21 è in programma I GIORNI DI TORINO di Pier Milanese [Italia • 2015 • 75′], evento per la celebrazione del 25 aprile. Presentazione a cura di Paola Olivetti, ANCR, saranno inoltre presenti il regista Pier Milanese e alcune partigiane e partigiani protagonisti del documentario.
Nel film si raccontano i giorni in cui il piano della liberazione di Torino si realizza, dal grande sciopero del 18 aprile, al giorno della grande parata delle forze partigiane il 6 maggio. La liberazione di Torino è uno dei momenti culminanti di tutta la storia della Resistenza, nel quale dalla crisi terminale del fascismo prende forma quell’Italia repubblicana che, sia pure con i suoi limiti e le sue contraddizioni, si può considerare una conquista partigiana.