Visita sul set di “Dove non ho mai abitato” di Paolo Franchi

La visita sul set

Ancora quattro giorni di riprese a Torino per il film “Dove non ho mai abitato” di Paolo Franchi, interpretato da Emanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Giulia Michelini, Hippolyte Girardot e Isabella Briganti.

Il film ha ricevuto il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e la consulenza di FIP Film Investimenti Piemonte sul tax credit esterno attraverso il finanziamento di Altec S.p.A., centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi a supporto ingegneristico e logistico alla Stazione Spaziale Internazionale e per lo sviluppo delle missioni di esplorazione planetaria. Proprio nella sede di Altec si è svolta la visita sul set e l’incontro con regista, cast e produzione.

Agostino Saccà, produttore del film: “Perché mi sono messo a fare un film con un regista così difficile e indisciplinato come Paolo Franchi? È l’altra faccia del suo grande talento, vale la pena sopportare! La sceneggiatura mi ha molto colpito, è “Il fascino discreto della borghesia” 40 anni dopo, valeva la pena di farlo”.

Protagonista del film è Fabrizio Gifuni: “Mi sono trovato molto molto bene su questo set, perché credo profondamente che gli incontri avvengano nel momento in cui devono avvenire. Volevo lavorare con Paolo, ho amato molto i suoi film precedenti. In questi anni mi sono spesso divertito a nascondermi dietro i miei personaggi, questa volta il lavoro di costruzione del ruolo è stato quasi azzerato, si è lavorato sul viaggio interiore. Era quello che volevo fare, dimenticare ogni approccio più o meno convenzionale: non ci siamo mai annoiati!”.

Nel cast anche l’attrice francese Emmanuelle Devos: “Ho avuto bisogno di qualche giorno di adattamento, Paolo è un regista con una forte idea di cinema, bisognava adattarsi a lui. Per me è stato difficile recitare in italiano, con una troupe italiana, con un modo di girare molto particolare, Poi è diventata quasi una droga! Ho apprezzato il suo modo molto preciso di dirigere gli attori, mi sono adattata. Lavorare con Fabrizio Gifuni è stato semplice, lui è molto concentrato sul personaggio, ha uno sguardo affascinante e un grande dolore interno. La sua calma mi ha molto aiutata, io sono una cattiva scolara! E poi è un bravissimo imitatore e mi ha fatto molto ridere!”.

Il regista Paolo Franchi è al suo quarto film: “Questa volta racconto una storia d’amore che si avvicina di più al primo film, “La spettatrice“, ed è meno psicanalitico degli altri due. Quello a cui si riferisce Emmanuelle è un aspetto molto tecnico: io isolo molto gli attori con la macchina da presa, ho uno stile per nulla televisivo. Richiede una particolare concentrazione, lei era abituata a iniziare le riprese molto vicina agli altri personaggi, con il cosiddetto ‘master’, ma io non lo uso. C’è stato bisogno di una immaginazione stanislavskijana, si è sentita imprigionata in uno spazio ma poi le è diventato familiare”.

Paolo Tenna, AD di FIP dichiara: “Dopo oltre 5 milioni di euro raccolti da FIP a favore di produzioni realizzate in Piemonte, le riprese all’interno di questa location “spaziale” sono un ulteriore esempio di come il tax credit possa rappresentare un prezioso valore aggiunto sia per le aziende che investono nel Cinema sia per il contesto narrativo e scenografico di una pellicola. Grazie infatti ad un’originale attività di location placement, attentamente pianificata già in fase di scrittura della sceneggiatura, è stato possibile offrire ad Altec un’innovativa forma di visibilità, raccontata mediante il potente linguaggio delle immagini cinematografiche, attribuendo al tempo stesso al film il fascino e la magia di un luogo ancora poco conosciuto al pubblico e motivo di grande orgoglio per la nostra città”. I protagonisti entrambi architetti infatti lavorano all’allestimento interno di un modulo spaziale che sarà destinato in futuro a portare turisti nello spazio (quello della visita set). Questo progetto di “case spaziali” è reale e l’idea per il film è stata data da Altec stessa.

Il budget complessivo del film sarà di 2,4 milioni di euro, FIP si è impegnata a reperirne 1, e Altec ha per ora investito oltre 500.000 euro nel progetto. “Sta a noi ora coprire il restante”, ha spiegato Tenna.

Paolo Damilano, presidente di FCTP dichiara: “Siamo molto lieti di accogliere questo nuovo progetto di Paolo Franchi, che ritorna a Torino dopo alcuni anni. Il film permetterà certamente di godere di una Torino innovativa, vista attraverso lo sguardo dei protagonisti che – in quanto architetti – accenderanno i riflettori sul mondo del design, dell’architettura, dell’ingegneria aerospaziale: se consideriamo che Torino è stata recentemente designata “Creative City” dall’Unesco proprio per la categoria DESIGN il film non può che arrivare nel momento più opportuno”.

Paolo Manera direttore di FCTP conferma l’importanza della ricaduta sul territorio: “L’investimento sul Piemonte è stato importante, raggiungendo quasi il milione di euro. La presenza di professionisti locali si è attestata intorno al 50% della troupes, includendo alcune figure di rilievo, tra cui lo scenografo Giorgio Barullo, l’operatore Gianni Aldi, l’aiuto regista Alessandro Tonda e il casting (piccoli ruoli) di Luana Velliscig. Oltre ad Altec le principali location sono state una villa privata ad Avigliana e diversi luoghi simbolo della Città, come la Facoltà di Architettura al Parco del Valentino e Palazzo Carpano”. Sette settimane e 4 giorni la durata delle riprese.

Previsione di uscita: Cannes 2017.