“Gli Schermi e l’Islam” è il titolo della rassegna che il cinema Massimo propone nel mese di giugno, dieci film da e sul mondo arabo scelti tra i 400 raccolti nel volume omonimo edito dal Centro Studi Cinematografici e curato da Giuseppe Gariazzo e Giancarlo Zappoli.
“È stata una sfida, capire cosa sia successo dall’11 settembre 2001 a oggi, data ormai diventata ‘marchio’, attraverso il cinema e nel cinema, nei paesi arabi e nei paesi occidentali quando raccontano ‘l’arabo’”, ha spiegato Gariazzo. “In copertina abbiamo messo i due estremi: due bambini che giocano nel deserto in “Timbuktu“, un bambino e la madre nel mirino di “American Sniper” in quanto potenziali terroristi”.
Il libro diventerà presto un ebook che verrà aggiornato con continuità. “Vorremmo che questo testo fosse un primo passo per creare la mappa, abbiamo inserito lunghi, documentari e anche corti, da paesi consolidati cinematograficamente come Iran ed Egitto ma anche da altri meno battuti, come la Libia o lo Yemen, la Giordania e altri. La scelta è stata di costruire un elenco di film, schematico, con dati tecnici e trama, senza sguardi critici ma con le indicazioni internazionali dell’home video per permettere a tutti di recuperare questi film…”.
Duecento titoli dai paesi arabi (affidati a Gariazzo), duecento dall’occidente (scelti da Zappoli): “Personalmente – ha raccontato quest’ultimo – ho fatto una serie di scoperte scrivendo questo libro, alcune provenienti anche dai film di serie Z, se non peggio. Abbiamo dato spazio anche alle serie tv, perché credo che opere come “Homeland” o “Kebab for breakfast” fossero inevitabili”.