Giorgia Wurth |
Cinema a Palazzo Reale 2016 sigla la partnership con Ripley’s Film e Viggo che hanno restaurato le opere di Jacques Tati: grazie a questa collaborazione, viene presentato in anteprima al pubblico torinese “Playtime”, uno dei titoli più conosciuti dell’istrionico autore francese, riportato al suo splendore originale.
Vincitore a Parigi del Grand Prix de l’Académie du Cinéma nel 1968, “PlayTime”, con il suo occhio a 70mm sottolineato dalle sei piste sonore stereofoniche, è uno spettacolo visivo puro, assoluto, che ne rende obbligata la visione su grande schermo a ritrovare gesti, suoni ed immagini altrimenti perdute.
Il film viene proposto nella versione del 1978 restaurata a cura di Les Films de Mon Oncle, che conserva le opere del regista e attore francese, e nella quale sono stati recuperati alcuni effetti sonori eliminati all’epoca dell’uscita in sala su pressione della distribuzione.
Riproporlo sul grande schermo significa riportare lo sguardo sulla realtà metropolitana che si apprestava a diventare quella che si è definitivamente imposta agli occhi indifferenti di chi la abita. “A che serve viaggiare, se tutte le capitali del mondo si assomigliano?”, si domandava già Tati nel ’67: dagli aeroporti ai ristoranti, gli spazi si uniformano a una visione internazionale e passiva che isola l’individuo invece di avvicinarlo agli altri.
Alla sua terza apparizione lo stralunato Monsieur Hulot demolisce con nonchalance ogni parvenza logica dei meccanismi del mondo moderno. Mentre vaga per i quartieri più avveniristici di Parigi nell’inutile tentativo di rintracciare un impiegato, l’allampanato e compassato personaggio si smarrisce in una giungla di architetture moderne, palazzi di vetro e gadget tecnologici, rimanendo “impigliato” in un gruppo di turisti statunitensi fino a rendersi responsabile della distruzione di un ristorante-night appena inaugurato.
Sabato 23 nel Cortile d’onore di Palazzo Reale è in programma “Effetto notte” di Francois Truffaut.
Prima della proiezione c’è l’incontro tra il pubblico torinese e la madrina della rassegna, Giorgia Wurth, attrice, volto noto di alcune miniserie tv. Ha recitato nei film “Ex” di Fausto Brizzi, “Box Office 3D – Il film dei film”, “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi”, “Com’è bello far l’amore”. La Wurth arriva a Torino dalla Svizzera (dove conduce un programma radiofonico) per un dialogo sulla sua storia cinematografica ma anche sulla settima arte in generale.
Per la serata, è stato scelto un film che è un omaggio al cinema. “Effetto notte” (La Nuit américaine) è stato firmato nel 1973 diretto da François Truffaut: ha vinto il Premio Oscar come miglior film straniero nel 1974.
Il titolo si riferisce a una tecnica cinematografica, nota appunto come effetto notte, che consiste nel rendere “notturna” una ripresa fatta in piena luce grazie all’inserimento di un filtro blu davanti all’obiettivo.
Il film è rinomato per essere una delle più importanti opere della cinematografia non solo della carriera di Truffaut, ma di ogni tempo: la rivista statunitense TIME l’ha inserito nella lista dei 100 migliori film di tutti i tempi ed il mensile italiano Ciak gli ha dato lo stesso riconoscimento nel libro 100 capolavori.
Ingresso ad entrambe le serate 5,50 euro. Ridotto per universitari e i proprietari della Tessera Torino Musei e Tessera Aiace a 5 euro. Gli over 65 pagano 4 euro.
La biglietteria aprirà alle 21.