“Improvvisamente l’estate scorsa” |
Si chiude sabato 2 settembre, nel cortile d’onore di Palazzo Reale a Torino, “Cinema a Palazzo Reale”, la rassegna curata da Distretto Cinema in collaborazione con Musei Reali e Museo Nazionale del Cinema, con il sostegno di Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino.
Giovedì 31 agosto alle 22 ultimo titolo della rassegna nella rassegna “Sguardi sull’arcobaleno”, dedicata al racconto dell’omosessualità nel cinema classico. In cartellone “Improvvisamente l’estate scorsa“, un film del 1959 diretto da Joseph L. Mankiewicz, tratto dall’omonima pièce teatrale di Tennessee Williams, adattata per il cinema dallo stesso drammaturgo insieme a Gore Vidal. Ricevette tre nomination ai Premi Oscar 1960 (sia Katharine Hepburn sia Elizabeth Taylor candidate come miglior attrice protagonista, oltre a miglior scenografia). La Taylor vinse il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.
I codici di autoregolamentazione in vigore all’epoca, noti come Codice Hays, costrinsero Vidal a togliere qualsiasi riferimento diretto all’omosessualità. Vidal stesso narra, nel libro di Vito Russo “Lo schermo velato” e nel documentario che ne è stato tratto, che i movimenti di censura di quei tempi, specialmente la Legione della Decenza, lo costrinsero a rivedere molti dei dialoghi così che il tema dell’omosessualità venisse solamente sfiorato e il personaggio omosessuale non avesse nel film né un volto né una voce.
Venerdì 1 settembre alle 22 “Quell’oscuro oggetto del desiderio”, firmato nel 1977 da Luis Bunuel.
La particolarità del film è che due attrici, Carole Bouquet e Ángela Molina, si alternano nel ruolo di Conchita: diverse non solo nel fisico, ma anche nel temperamento, si avvicendano senza un criterio preciso, col risultato di accrescere spessore e mistero al personaggio.
Sabato 2 settembre alle 22 la chiusura con la presentazione del restauro, curato dalla Cineteca di Bologna, con la quale anche quest’anno Distretto Cinema ha siglato una collaborazione, de “La morte corre sul fiume“, proposto nella versione originale, sottotitolata in italiano.
Capolavoro segreto del cinema americano, fonte di ispirazione per Scorsese, Malick e mille altri, l’unica regia di Charles Laughton è una fiaba gotica vista dagli occhi di due bambini. Favola oscura, fotografata in un bianco e nero espressionista e visionario, che regala a Robert Mitchum uno dei più grandi personaggi della sua carriera, quello del sinistro predicatore che incombe come un orco sui due piccoli protagonisti indifesi. Un film unico e irripetibile, considerato tale fin dal suo apparire (così la giudicava Truffaut nella sua pronta e acuta recensione), come se fosse destino che lo stesso Laughton non avrebbe più osato sfidare tanta perfezione. Fiaba e thriller, bianco e nero, luci ed ombre, il bene contro il male. Un film di opposti inconciliabili, come quelle parole – ‘love’, ‘hate’ (amore e odio) – che il predicatore ha tatuato sul dorso delle dita.
Ingresso a 6 euro a tutte le proiezioni. Ridotto 5 euro (Abbonamento Torino Musei, Aiace Torino, Universitari, Under 18); ridotto 4 euro (over 65, convenzioni).