Terza edizione per il BIFF, ecco il programma

Torna puntale a fine settembre al Baretti l’appuntamento con il BIFF – British Irish Film Fest, da tre anni il primo festival della stagione a Torino.

Il programma cinematografico prevede 8 film, tutti in lingua originale con sottotitoli. Questo il programma:

MOVIE#1: CASS – Venerdì 22 settembre, ore 20.00 – Director: John S. Baird
Cass” è un film del 2008 diretto da Jon S. Baird e racconta la storia di Cass Pennant. Lui nasce nel 1958 da una donna giamaicana appena immigrata in Inghilterra che però lo abbandona in un istituto. Lo adotta una coppia di anziani bianchi di Slade Green, località del sud-est londinese. In quel quartiere è l’unico non bianco, e questo segna fortemente la sua adolescenza essendo vittima del bullismo dei coetanei. Ma lui resiste, con il supporto esemplare dei suoi genitori adottivi. Il padre lo porta a vedere il West Ham, di cui si innamora subito. Negli anni che seguono la passione per la squadra dell’East London lo porta a diventare uno dei leader della Inter City Firm, noto gruppo di hooligans. Ma l’intervento del governo tra gli anni ’80 e ’90 volto a distruggere definitivamente il fenomeno della violenza tra tifoserie colpirà anche lui….
Perché al BIFF: Cass Pennant ora è uno scrittore e produttore cinematografico, ma soprattutto è un vero e proprio BIFFERS perchè a settembre sarà con noi per la terza edizione del BIFF e per presentare il film!!!! IMPOSSIBILE NON ESSERCI.

MOVIE#2: FIFTY DEAD MEN WALKING – Sabato 23 settembre, ore 15.00 – Director: Kary Skogland

Nel primo BIFF (edizione 2015) è stata mostrata l’Irlanda durante la Guerra di Indipendenza Irlandese (1919-1921) con il film del maestro Ken Loach “The Wind That Shakes The Barley”. Questa volta ci si sposta durante i Troubles, il conflitto nordirlandese (1968-1998) che causò oltre tremila morti, con il bio-pic del 2008 “Fifty Dead Men Walking”.  Kari Skogland dirige il proprio soggetto ispirandosi all’autobiografia di Martin McGartland, qui interpretato da Jim Sturgees con Ben Kinglsey che impersona il suo “handler”.
Martin aveva ventuno anni ed era un esuberante venditore porta-a-porta quando improvvisamente si trovò coinvolto nella cosiddetta “guerra a bassa intensità”: sia l’IRA sia la polizia britannica tentarono di arruolarlo e lui fece la sua scelta. In ogni caso, dopo quel momento cruciale, niente sarebbe più rimasto come prima. Ma fece o no la scelta giusta? Il film propone entrambe le sfaccettature, quella repubblicana e quella unionista, ma ciò che emerge alla fine è la sconfitta dell’individuo – come purtroppo spesso accade nei conflitti civili – indipendentemente dalla parte in cui ci si schiera.
Perché al BIFF: Repubblica d’Irlanda e Nord Irlanda sono state fortemente segnate da questo conflitto etnico nazionalista. Proporre i film che lo raccontano ci sembra importante per comprendere meglio questo pezzo di storia.

MOVIE#3: SHOOTING FOR SOCRATES – Sabato 23 settembre, ore 17.30 – Director: James Erskine
1985 l’Irlanda del Nord è dilaniata dalla guerra civile. I “Troubles” – così la guerra civile irlandese viene chiamata – durano ormai da 25 anni ed un accordo di pace tra cattolici e protestanti sembra essere lontano quasi quanto il Messico dove l’anno successivo si sarebbero disputati i Mondiali. Una vita difficile già dall’infanzia quella del piccolo Tommy, che però non sembra curarsi tanto del marasma intorno a lui. Nella sua testa infatti c’è un solo pensiero: la coppa del mondo di calcio. Per la prima volta l’Irlanda del Nord parteciperà alla manifestazione e il fato ha voluto che finisse nello stesso girone del Brasile, nella cui squadra militano i maestri di questo sport con il loro gioco spettacolare e capitanati dal “filosofo” e dottore, il grande Socrates. Per i “carioca” questo è un passaggio come un altro verso l’olimpo del calcio, e per Tommy e tutti gli altri questa è la partita della vita. Il film si svolge a Belfast e segue i 9 mesi che accompagneranno la nazionale a questo storico evento.
È il secondo film di James Erskine (già presente al BIFF 2016 con “One Night In Turin”), che con questo lavoro continua il suo viaggio di analisi degli impatti sociali e aggreganti che il calcio ha sui popoli anglosassoni. Questa volta, usando il linguaggio della fiction, come il sentimento comune di appartenenza alla propria nazionale abbia in quel periodo spento i conflitti e per la prima volta in 25 anni mostrato all’Irlanda del Nord una sua immagine più unita. Segno che alla fine – e come da noi sempre sostenuto – è molto di più di uno sport con 22 uomini in mutande che corrono dietro ad una palla. James Erskine sarà di nuovo presente al BIFF, motivo in più per non mancare.
Perché al BIFF: quest’anno passiamo due volte nei Troubles, in questo caso i contenuti sono ancora rilevanti ma è bello che vengano per una volta raccontati da un punto di vista meno drammatico. Un raggio di luce in un lungo conflitto.

MOVIE#4: GINGER & ROSA – Sabato 23 settembre, ore 20.00 – Director: Sally Potter
Ginger & Rosa è un film del 2012, diretto e sceneggiato da Sally Potter, regista e sceneggiatrice nata e cresciuta a Londra cui piace, parlando delle influenze sulla sua attività di filmmaker, ricordare la sua provenienza “da un background ateo e anarchico, il che significa che sono cresciuta in un ambiente pieno di domande e dove niente può essere dato per certo”. In questo lavoro ambientato negli anni ‘60 emerge tutto il suo stile di pensiero, e lo fa raccontando la storia di due teenager nate il giorno in cui fu sganciata la bomba atomica su Hiroshima. Le turbolenze adolescenziali di Ginger e Rosa hanno come sottofondo, non a caso, la guerra fredda e le implicazioni nucleari: tematiche che, oltre a spaventarle, sensibilizzano la loro attenzione su temi come pace, ambiente e umanità. Il salto che ci fa compiere questo film dagli anni ’60 ad ora è breve data la continua attualità di questi argomenti, e la resa è piacevole perché la storia è ben confezionata e supportata da una colonna sonora importante e coinvolgente.
Perché al BIFF: Elle Fanning aveva solo tredici anni all’epoca delle riprese quando interpretò la diciassettenne Ginger, e a noi chi affronta le grandi sfide piace parecchio.

​MOVIE#5: THE FITZROY – Domenica 24 settembre, ore 12.00 – Director: Andrew Hammer
​The Fitzroy (2016) è il film d’esordio di Andrew Harmer. La storia è ambientata in un mondo post-apocalittico degli anni ’50 a Margate, la località balneare nell’isola di Thanet – contea del Kent, Inghilterra sud orientale. L’aria, a causa dell’inquinamento che ha ormai stravolto gli equilibri  del pianeta, è diventata irrespirabile, per cui quando si sta all’aperto o in locali non opportunamente areati si deve ricorrere all’uso di maschere e bombole di ossigeno.
In questo scenario decadente il Fitzroy Hotel, un sottomarino ammarato nella spiaggia di Margate, è uno degli ultimi posti esistenti per le tradizionali vacanze estive. Oltre ad essere ritenuto molto suggestivo, al suo interno non servono bombole e maschera. Una cosa abbastanza singolare… e cosa c’è al suo interno? Chi ci vive?
Proprio sulle risposte a queste domande si sviluppa questa dark comedy, un po’ Wes Anderson un po’ Four-Rooms. Il cast d’autore – tra cui Cerith Flinn, Jan Anderson, David Gant, Kenneth Collard, David Schaal – propone una sfilata di personaggi molto particolari che ruotano intorno al protagonista, il bellboy dell’hotel Bernard. Il film è nuovo ed è una PREMIERE ASSOLUTA IN ITALIA, oltre ad essere davvero piacevole da seguire anche per il perfetto english language sfoderato dagli interpreti in contrapposizione all’inusuale set su cui agiscono.
Perché al BIFF: con The Fitzroy e Ginger And Rosa proponiamo due film che richiamano tematiche ambientali collocate una negli anni ’50 con una commedia e una negli anni ’60 con un dramma, due facce della stessa medaglia. In realtà portiamo nella sala di via Baretti un tema molto attuale anche oggi, declinato su due sfondi molto diversi ma ugualmente interessanti e coinvolgenti.

MOVIE#6: NOTES ON BLINDNESS – Domenica 24 settembre, ore 14.00 – Director: Peter Middleton,  James Spinney
Nell’estate del 1983, il professore e scrittore John Hull perde la vista pochi giorni prima della nascita di suo figlio. Per dare senso a questo evento che sconvolge la sua vita, decide di tenere un audiodiario. Alla sua pubblicazione nel 1990 Oliver Sacks lo definisce come: “la raccolta più straordinaria, precisa, profonda e bella sulla cecità che abbia mai letto”. I registi Peter Middleton e James Spinney hanno accesso alle registrazioni originali e le portano su pellicola, rappresentando un percorso emotivo composto di paure, sensazioni e nuove abitudini portando lo spettatore ad immergersi nella condizione del protagonista. Presentato al Sundance Film Festival e da molti definito “uno dei migliori film inglesi del 2016”, un documentario osannato dalla critica che ha già vinto 4 premi (Storytelling and Innovation Award al Sheffield International Documentary Festival, Miglior Documentario – British Indipendent Film Awards, Miglior Lungometraggio Documentario al Cameraimage, Miglior Documentario al San Francisco International Film Festival) e che è stato nominato a tre BAFTA Awards per il 2017 tra cui Outstanding British Film of the year.
Perché al BIFF: un film così ben fatto è probabilmente il modo migliore per sdoganare il BIFF da eventuali pensieri che lo possano associare solo a certi generi…

MOVIE#7: THE SWEENEY – Domenica 24 settembre, ore 16.30 – Director: Nick Love
Ispirato all’omonima serie tv poliziesca degli anni ’70, “The Sweeney” è un film drammatico del 2012 diretto da Nick Love – regista anche di “The Firm”, la prima proiezione assoluta della storia del BIFF (edizione 2015) che registrò un’ottima accoglienza da parte del pubblico.
L’ambientazione Seventies della serie originale è spostata nella Londra contemporanea, ben valorizzata dalla nitida e coinvolgente fotografia di Simon Denis; qui si seguono le azioni della Flying Squad, la squadra della Metropolitan Police londinese dedita all’investigazione di rapine e crimini maggiori compiuti a mano armata. Si tratta di un crime-movie che ben racconta il lato B della città che in questi anni si è ulteriormente affermata come simbolo mondiale, Brexit permettendo. Gli approcci poco convenzionali della squadra sono ben resi dalle interpretazioni di due duri dello schermo, il monumentale Ray Winstone e l’ex emergente ormai affermato Ben Drew (o se preferite Plan B nel mondo musicale).
Il cast, già così degno di nota, è ulteriormente arricchito da Damian Lewis, Paul Anderson, Hayhey Atwell e Steven Mackintosh.
Una curiosità: utilizzando il cockeny rhyming slang, una forma di dialetto londinese che prevede l’utilizzo delle rime in cui la parola di partenza è rimpiazzata da altre due-tre la cui ultima fa rima con l’originale, gli autori della serie giunsero a Sweeney Todd (personaggio malvagio ricorrente nella letteratura inglese del XIX secolo) da Flying Squad: da qui il titolo The Sweeney.
Perché al BIFF: proporre la Londra criminale è una nostra abitudine ma questa volta spostiamo il focus dal crimine di strada a quello organizzato, riportando sullo schermo uno dei nostri affezionati. Il Ben Drew (Plan B) di cui nell’edizione 2016 abbiamo proiettato Ill Manors, a proposito di coinvolgenti storie di strada…

MOVIE#8: OASIS: SUPERSONIC – Domenica 24 settembre, ore 19.00 – Director: Mat Whitecross
Knebworth, 1996: di fronte a 250.000 fans in delirio gli Oasis si consacrano nell’olimpo mondiale della musica, entrando di fatto nella storia e diventando una delle band più iconiche del loro tempo. Quello, a soli 3 anni dalla loro formazione, sarà il punto più alto della loro carriera, che sarebbe stato difficile confermare o ripetere per chiunque. Dopo Knebworth gli Oasis hanno avuto davanti ancora molti anni di carriera, ma senza quell’ascesa “supersonica” che ha caratterizzato i primi 3 anni. Noel e Liam, Liam e Noel, il diavolo e l’acqua santa o “due splendidi cazzoni” come li ha definiti Rolling Stone nel commentare questo film, due figure carismatiche e in continuo conflitto che parlano in prima persona della loro vita, della loro famiglia, della loro ascesa e di quell’incredibile avventura che sono stati gli Oasis. Dopo Spike Island e gli Stone Roses, Manchester ha di nuovo degli eroi da idolatrare, sfacciati, senza peli sulla lingua ed insopportabili. “Supersonic” è come un viaggio psichedelico a picco dentro gli anni ’90, emozionante, struggente e pieno di nostalgia per un tempo in cui non c’erano smartphones ma si viveva di momenti di aggregazione e follia.
Perché al BIFF: dopo Spike Island e Sex & Drugs & Rock & Roll un altro bel music movie di Mat Whitecross, questa volta non è una fiction ma un doc…con una sorpresona!

INGRESSO FILM BIFF: biglietto unico 5€ – Programma completo del festival su www.biffest.com