Presentato alla stampa il film “torinese” “The Broken Key”

È stato presentato ieri alla stampa l’ultimo lungometraggio di Louis Nero, “The Broken Key” – prodotto da Louis Nero Film, TFP, la britannica Red Rock Entertainment, l’Americana Fantastic Films International e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – che verrà distribuito in sala a partire da giovedì 16 novembre.
Il film – realizzato in circa 10 settimane di riprese svoltesi tra novembre 2015 e giugno 2016 – si muove tra le atmosfere del thriller e della fantascienza, restituendo una esoterica e conturbante Torino del futuro.

Grazie a questo progetto i moltissimi attori di fama internazionale reclutati per le riprese hanno soggiornato in Città, catalizzando spesso l’attenzione della cittadinanza e degli addetti ai lavori”.  Così commenta Paolo Damilano, Presidente di FCTP che aggiunge: “L’opera di Louis Nero è riuscita nell’intento di arruolare nomi del calibro di Christopher Lambert, Rudger Hauer, Geraldine Chaplin, Michael Madsen, Franco Nero, solo per citarne alcuni: non possiamo che essere orgogliosi del positivo risultato che questi professionisti potranno garantire alla pellicola”.

È con orgoglio che presentiamo quest’oggi “The Broken key”, un film di ampio respiro internazionale, realizzato, grazie anche al supporto di aziende locali, da due importanti realtà produttive torinesi, che mediante questo ambizioso progetto – aggiunge Paolo Tenna, consigliere FCTP e Amministratore delegato di FIP Film Investimenti Piemonte – contribuiranno a diffondere in oltre 60 paesi un’immagine nuova e originale della nostra Città”.

Il regista si è avvalso di molti professionisti locali per la realizzazione del film – conclude Paolo Manera, Direttore di FCTP. “L’ampio utilizzo delle location di prestigio – tra cui la Sacra di San Michele, l’Accademia delle scienze e il Museo Nazionale del Cinema – è stato garantito da un lungo lavoro preparatorio che ha coinvolto la produzione in sinergia con FCTP, dalla disponibilità degli enti coinvolti, che hanno compreso le potenzialità del film come veicolo promozionale, e dalla produzione che ha organizzato un piano di lavoro non continuativo capace di adattarsi alla disponibilità dei luoghi e del cast”.