Superottimisti ad Alpignano, un secolo di sport

Superottimisti è un progetto di recupero della memoria, attraverso la raccolta di filmati amatoriali in formato ridotto 8 mm, super8, 9,5 mm e 16 mm, la loro successiva catalogazione, archiviazione, diffusione e valorizzazione. Il progetto, coordinato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, da dieci anni è attivo sul territorio regionale e da sempre si caratterizza per lo sviluppo di iniziative che coinvolgono comunità locali, con l’obiettivo di preservare la memoria storica e non ufficiale del territorio e mettere in contatto le diverse generazioni attraverso il cinema.

Il prossimo 12 dicembre, alle ore 18,00 presso il Salone dell’Ecomuseo “Sogno di Luce” Alessandro Cruto verrà presentato in anteprima assoluta il film documentario Pina e Alpignano – un secolo di sport realizzato all’interno del progetto Superottimisti ad Alpignano.

Partito nel 2016 con una raccolta di film di famiglia in super8, che sono stati poi digitalizzati e archiviati, il progetto si è sviluppato poi in un laboratorio professionalizzante per la realizzazione di un documentario, a cui hanno partecipato tre giovani di Alpignano: Valentina Ceciliato, Davide Pezzilli, Simone Trapani.

Il laboratorio, coordinato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, si è protratto per l’intero 2017, coinvolgendo professionisti del settore (Giulia Carbonero, Giulio Pedretti, Paolo Rapalino), case di produzione (Zenit Arti Audiovise), autori e registi di documentari (Rossella Schillaci, nata anche lei ad Alpignano). I tre giovani videomaker hanno affiancato i responsabili del progetto in tutte le fasi: dalla ricerca e raccolta di pellicole, alla fase di digitalizzazione, all’ideazione del documentario e alla sua realizzazione pratica (regia, riprese e montaggio).

Il risultato finale è un breve documentario originale e coinvolgente, realizzato a partire dai materiali in pellicola del fondo Tassi, che racconta la storia degli ultimi 70 anni di Alpignano attraverso l’evoluzione sociale dello sport e in particolare sul negozio di biciclette di Radames Tassi, che per quarant’anni ha aggregato le generazioni di appassionati di ciclismo della cittadina. Ma la protagonista del documentario, a partire dal titolo, è Pina Vacchiotti, moglie di Radames. Nata nel 1921, fin da piccola Giuseppina si appassiona allo sport, dalla montagna alla corsa, dal tennis alla bicicletta allo sci, ma anche alle riprese in super8, filmando per anni le attività e le competizioni sportive del paese, oltre alla vita della sua famiglia.

Grazie alle immagini inedite e originali digitalizzate all’interno del progetto Superottimisti, alle intervista della figlia di Pina, Tiziana Tassi, e dell’appassionato di storia locale Carlo Zona, andremo a scoprire un nuovo punto di vista su Alpignano e sulla società degli anni ’60/’70, così lontana dalla vita di oggi. Così descrive l’esperienza Giulia Carbonero, dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema:

“Le pellicole amatoriali raccolte sul territorio comunale sono tutte girate intorno agli anni ’60 e non raccontano solo la storia personale alpignanese, ma rappresentano un piccolo e importante tesoro della memoria di tutta Alpignano. Come spesso accade, le pellicole hanno offerto lo spunto per riflettere sull’importanza che i ricordi personali hanno sulla storia di una comunità, sui suoi costumi e sulle sue abitudini. Attraverso la formazione e il laboratorio video, parti integranti del progetto, Valentina, Davide e Simone hanno intrapreso un viaggio attraverso la storia del paese che hanno saputo interpretare, leggere e rappresentare con uno sguardo curioso, critico e sensibile valorizzando l’originalità delle immagini del passato. I ragazzi, con l’aiuto di professionisti del settore, hanno attraversato tutte le fasi della realizzazione del documentario partendo da nozioni di teoria cinematografica fino ad arrivare alla fase di produzione riuscendo a delineare chiaramente il punto di vista di giovani abitanti di Alpignano che si confrontano con gli eventi del passato.”

Di seguito alcune note personali dei tre giovani partecipanti al progetto:
“Riscoprire le pellicole del passato è stata un’esperienza molto particolare: rivedere volti conosciuti (ma molto più giovani di come ce li ricordiamo) è stato allo stesso tempo affascinante e nostalgico!” Valentina Ceciliato

“Ho sempre pensato che fare video fosse facile. Poi ho scoperto la sceneggiatura, le riprese e il montaggio. Ed è proprio a questo punto che è diventato interessante, e ho scoperto davvero cosa significa provare anche solo a fare il regista di un cortometraggio.” Davide Pezzilli

“Avendo una giovane età ho colto al volo questa fantastica esperienza per arricchire la mia personalità. Ho trovato un gruppo disponibile, molto gentile e soprattutto paziente. Penso che il risultato finale sia proprio quello che ci aspettavamo e sono molto contento di aver imparato qualcosa sul cinema.” Simone Trapani

Il progetto SUPEROTTIMISTI AD ALPIGNANO è un progetto dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, realizzato grazie al sostegno del Comune di Alpignano Assessorato alle Politiche Giovanili, di Fondazione CRT e del bando Funder35, la collaborazione dell’Informagiovani, l’Ecomuseo “Sogno di Luce” Alessandro Cruto, l’Associazione Amici dell’ecomuseo “Sogno di luce” e la biblioteca comunale di Alpignano.