“Non ti scordar di me” |
Giovedì 22 febbraio inizia la nuova stagione del Goethe Film Forum, rassegna di cinema tedesco in lingua originale e sottotitoli italiani, con un ciclo dedicato alla rappresentazione della famiglia intesa come luogo di osservazione privilegiato per indagare il sentire della Germania in un periodo di forti trasformazioni come quello odierno.
Apre la rassegna Non ti scordar di me (2012), un viaggio nel tempo intrapreso dal giovane regista David Sieveking nel tentativo di ricostruire la vita dei propri genitori, mentre la madre, che negli anni Sessanta è stata una delle prime donne a condurre un proprio programma televisivo, sta progressivamente perdendo la memoria. Utilizzando vecchi film di famiglia, diari, i dossier della polizia che la seguiva a causa del suo impegno politico nel movimento studentesco, il regista scopre, con stupore e nostalgia, aspetti della vita della propria famiglia e della storia della Germania che aveva finora ignorato. Un toccante ritratto che ha ricevuto il Premio della critica al Festival di Locarno e il Premio speciale del Goethe-Institut al Festival di Lipsia.
Segue Almanya. La mia famiglia va in Germania (2011), di Yasemin Samdereli, è un altro viaggio nel tempo nel quale si fondono storie familiari e memoria collettiva di due nazioni. Scritto e diretto da due giovani registe tedesche di origini turche, racconta la storia di una famiglia dell’Anatolia emigrata in Germania nei primi anni Sessanta, che si appresta ora, con figli e nipoti, a un viaggio verso il paese natale dal quale mancano ormai da decenni. Raccontato con un alternarsi di scene ambientate nel presente e flashback nel passato, il film ha lo stile di una commedia, ma è anche un grande ritratto storico, presentato con grande ironia e leggerezza. Pluripremiato in Germania e grande successo all’estero.
Herbert (2015), di Herbert Stamm, racconta invece la corsa contro il tempo del suo protagonista. Una volta noto come l’“orgoglio di Lipsia”, Herbert è un pugile con una carriera di successi ormai alle spalle. Ora si guadagna da vivere lavorando per una società di recupero crediti e come buttafuori. Nel frattempo allena Eddy, un giovane pugile di grandi speranze. Da anni non vede sua figlia e tiene a distanza la sua compagna. La diagnosi di una seria malattia è il segnale per cercare di rimettere insieme i pezzi della sua vita finché è ancora in tempo. Secondo premio come miglior film tedesco dell’anno e primo premio come miglior attore.
Tutti gli altri (2009), è il secondo film di Maren Ade, una delle registe tedesche attualmente più in vista dopo il recente successo internazionale e la candidatura all’Oscar del suo Vi presento Toni Erdmann. È la storia di una giovane coppia tedesca in vacanza in Sardegna. Lui architetto idealista, lei consulente di pubbliche relazioni senza peli sulla lingua, uniti da una relazione nella quale momenti di intensa passione si alternano a scherzi infantili e alla serietà più assoluta. Come due adolescenti, ognuno mette l’altro alla prova. Con umore sottile e precisione spietata, Maren Ade racconta la storia di una coppia in costante tensione tra desideri e aspettative e la pressione, sempre incombente, dei modelli sociali. Al Festival di Berlino ha ricevuto l’Orso d’Argento come miglior film e Birgit Minichmayr come miglior attrice protagonista.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Sede proiezioni:
Goethe-Institut
Piazza San Carlo 206 – Torino
Tel: 011 543830