“Alla ricerca della sala” di Nicola Curtoni ed Emilia Desantis è un libro interessante e curioso, utile e stimolante: un giro d’Italia da nord a sud (e ritorno) per incontrare e presentare alcune delle sale cinematografiche più attive e interessanti del Paese.
Sono tre i cinema torinesi incontrati nel giro: Classico, Massimo e Fratelli Marx. Sul sito ufficiale del progetto, girodeicinema.it, si trovano le schede dettagliate di tutte le sale.
Idee vincenti, esperienze utili, modalità d’impresa: sono tanti i motivi per leggere questo libro (a Torino è in vendita alla libreria Comunardi), che si sia esercenti o spettatori, o anche operatori del settore. Il libro è in vendita cliccando qui.
Abbiamo intervistato gli autori per sapere cosa pensano della situazione torinese dopo il loro viaggio.
Come avete scelto le sale da visitare?
Prima del viaggio conoscevamo pochissimo le sale italiane; per la selezione dei cinema ci hanno quindi consigliato dai professionisti del settore (Fice, MediaSALLES…). Il nostro lavoro non è un censimento ma una panoramica sul settore: qualche sala interessante è rimasta fuori (una su tutte, il Piccolo Cinema dei gemelli De Serio) ma magari un giorno ci rifaremo!
Cosa pensate della situazione cinematografica in città?
Torino avrebbe meritato più spazio durante il nostro viaggio. Come sapete in città ci sono ancora molte sale indipendenti (cioè non appartenenti a grandi catene) e -cosa ancor più sorprendente- lavorano assieme. Caso emblematico è l’Abbonamento 14, una tessera di riduzione valida in sette cinema, appartenenti a gestori diversi. È un iniziativa unica in Italia per il successo di pubblico (75.000 biglietti nel 2017) e perchè per una volta le sale indipendenti si alleano al posto di farsi la guerra!