“Basquiat” |
La Bibliomediateca Mario Gromo propone a ottobre una rassegna diversa dal solito, che invece di rendere omaggio a capisaldi della storia del cinema (autori e/o attori) o di essere dedicata a correnti cinematografiche ben precise, propone un ciclo di proiezioni dedicato ad alcune figure emblematiche della storia della arte moderna e contemporanea, che hanno segnato la cultura del Novecento, ponendosi come artisti di rottura, capaci di rinnovare profondamente il linguaggio pittorico del proprio tempo, divenendo – in alcuni casi – anche vere e proprie icone pop.
La rassegna Biografie d’artista. Cinema&pittura sarà inaugurata, lunedì 1 ottobre alle ore 15.30, dalla proiezione di Basquiat di Julian Schnabel. Attraverso cinque biopic che, seppur presentando modelli biografici diversi, insistono su una dimensione peculiarmente privata, raccolta e intima del gesto artistico e creativo, la rassegna vuole mostrare come il cinema degli ultimi decenni proponga un’interpretazione sovente caratterizzata da una dimensione agiografica di vite intese come eccezionali e fuori dal comune, spesso poste su quel limite sottile tra genialità e follia, tra brama di vivere e tendenze autodistruttive.
La rassegna è stata ispirata dalla presentazione presso il cinema Massimo, nell’ambito della rassegna DOC, del film Boom for Real: L’adolescenza di Jean-Michel Basquiat di Sara Driver.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
Calendario delle proiezioni
Julian Schnabel
Basquiat
(Stati Uniti 1996, 107’, col.)
Nella New York di inizio anni Ottanta, Jean-Michel Basquiat è un giovane artista con le idee poco chiare sul proprio futuro: animato dalla passione per il disegno, la esplicita in maniera irregolare facendo graffiti e muovendosi senza troppa fortuna nel sottobosco artistico newyorkese. Incoraggiato dagli amici, un giorno riesca a mostrare alcune sue opere a Andy Wharol, che ne apprezza la qualità. Inizia così per Basquiat una scalata ai vertici del mondo dell’arte, che lo consacrerà come uno dei più importanti esponenti del graffitismo. Ma il successo si accompagna a pulsioni autodistruttive che lo porteranno alla morte a soli 27 anni.
Con Jeffrey Wright, David Bowie, Gary Oldman, Dennis Hopper, Claire Forlani
Lunedì 1 ottobre, ore 15.30
Ed Harris
Pollock
(Stati Uniti 2000, 122’, col.)
Nei primi anni Quaranta, Jackson Pollock sta faticosamente cercando una via personale alla pittura, che possa rompere con il passato e porsi come radicalmente nuova. Gli incontri con la pittrice Lee Krasner e con Peggy Guggenheim segneranno in modo decisivo la vita dell’artista: la prima diverrà sua moglie, mentre il mecenatismo della seconda gli permetterà di concentrasi sulla sperimentazione di un linguaggio personale, giungendo all’elaborazione della tecnica del dripping. Pollock, agli inizi degli anni Cinquanta, è uno dei più importanti artisti statunitensi, ma la sua vita è segnata dagli abissi dell’alcolismo e della depressione, oltre che dalla crisi famigliare con la moglie.
Con Ed Harris, Robert Knott, Marcia Gay Harden, Sada Thompson, Amy Madigan
Lunedì 8 ottobre, ore 15.30
James Ivory
Surviving Picasso
(Stati Uniti 1996, 125’, col.)
In un arco temporale di dieci anni – tra la Parigi occupata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e l’inizio degli anni Cinquanta – si dipana la relazione tra Pablo e Françoise Gilot. Un rapporto tormentato e conflittuale, dove la giovane musa e amante del pittore spagnolo è in costante competizione non solo con altre donne ma anche con gli eccessi, gli egoismi e il furore creativo dell’uomo. Un ritratto intimo di Picasso, che preferisce concentrarsi sulla sfera privata ed emotiva, lasciando in un angolo – dandola quasi per scontata – l’importanza dell’artista nell’evoluzione dell’arte contemporanea.
Con Anthony Hopkins, Natascha McElhone, Julianne Moore, Joss Ackland, Dominic West
Lunedì 15 ottobre, ore 15.30
Julie Taymor
Frida
(Stati Uniti-Messico 2002, 123’, col.)
Vita e amori, passioni e rivoluzioni di Frida Kahlo, icona del Messico e della pittura, in un film che abbraccia la maggior parte della vita della pittrice, dalla scoperta dell’arte fino alla morte causata da una polmonite. L’appassionato e tormentato rapporto con Diego Rivera (che sposerà, abbandonerà a causa dei continui tradimenti dell’uomo e sposerà nuovamente), l’incontro con personalità artistiche come Tina Modotti, Pablo Picasso e André Breton, la nascita di una forte consapevolezza politica e il rapporto con Leon Trotszky, segnano la biografia di una donna forte e determinata nel volere imporre la propria visione di artista in un mondo fondamentalmente maschile.
Con Salma Hayek, Alfred Molina, Antonio Banderas, Valeria Golino, Ashley Judd
Lunedì 22 ottobre, ore 15.30
Martin Provost
Séraphine
(Francia-Belgio 2008, 125’, col.)
Senlis, Piccardia, 1914. Séraphine Louis di giorno lavora duramente come donna delle pulizie e lavandaia a cottimo e di notte dipinge fra le mura del suo piccolo appartamento. Completamente autodidatta, priva di conoscenze pittoriche e di una qualsivoglia formazione, Séraphine è spinta a dipingere dalla contemplazione delle forme della natura e da quella grande fede religiosa che in gioventù le aveva fatto accarezzare l’idea di dedicarsi alla vita monastica. Un giorno, presso la casa nella quale presta servizio, viene ad alloggiare il critico d’arte, collezionista e mecenate Wilhelm Uhde. L’uomo, dopo aver scoperto che Séraphine è l’autrice di alcuni quadri che lo hanno favorevolmente colpito, decide di prenderla sotto la sua ala protettrice e di coltivarne talento, trasformandola in una delle più significative figure dell’arte naïf.
Con Yolande Moreau, Ulrlik Tukur, Anne Bennet, Françoise Lebrun, Léna Breban
Lunedì 29 ottobre, ore 15.30