Cined, il cinema si fa scuola: i film di Vincenzo Ardito a Torino

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e l’Unione Culturale Franco Antonicelli in collaborazione con la cooperativa sociale GET organizzano nell’ambito del progetto Ragazzi in Città, sostenuto dal bando Cinema per la Scuola del Miur, organizzano una giornata di formazione e visione cinematografica per mercoledì 17 aprile: la giornata si comporrà di due momenti: a partire dalle ore 14,00 e fino alle 18,30 presso la sede dell’Unione Culturale (Via Cesare Battisti 4) con il seminario gratuito per docenti e operatori che lavorano con le scuole e in contesti educativi informali; la sera alle 21,00 presso l’EMERGENCY Point (C.so Valdocco 3) saranno presentati due lavori del regista Vincenzo Ardito.

Dopo il seminario pomeridiano, alle ore 21,00 ci si sposterà presso l’EMERGENCY Point di Torino (C.so Valdocco 3) con una serata dedicata al cinema di Vincenzo Ardito che negli ultimi anni è sempre stato selezionato nell’ambito dei concorsi promossi dall’AMNC (Lavori in Corto e LiberAzioni) con la proiezione di A che punto è la notte (2017, 24′): il racconto di tre giovani attori alle prese con un adattamento del Macbeth di Shakespeare, dove i temi dello spettacolo si intrecciano con le storie delle loro vite. Il film è il risultato di un percorso condotto all’intero dell’Istitiuto Penale Minorile “P.Fornelli” di Bari, dove tre giovani detenuti hanno seguito la guida del regista Lello Tedeschi. A seguire verrà proiettato Giulia, una storia qualunque (2018, 19’); Giulia è un fiore delicato, la quintessenza della purezza che è sbocciata sul cemento della città. Ha trent’anni, vuole fare la giornalista e ha una forte passione per il ballo. Vive con Peppe, suo fratello maggiore, che rappresenta il suo unico vero legame. Ma lui deve trasferirsi. Giulia possiede, dentro sé, un universo di amici immaginari, posti evocativi e rapporti idilliaci che le tengono compagnia; ma porta anche il ricordo della prematura scomparsa paterna, che l’ha resa così fragile da rasentare l’instabilità. Giulia ora deve affrontare un ostacolo che riguarda proprio il suo trauma più profondo: la paura di rimanere sola al mondo, fragile e indifesa com’è. Il film è stato sostenuto dalla Fondazione Megamark.

A dialogare con l’autore, il regista Milad Tangshir che ha recentemente realizzato il primo film girato interamente con tecnologia 360° in carcere, VR FREE – We are free, Valentina Noya progettista dell’AMNC e produttrice di VR FREE e un rappresentante di EMERGENCY.