Un western atipico: è la principale definizione usata per descrivere “I fratelli Sisters” di Jacques Audiard, proposto in doppia proiezione all’UCI Lingotto oggi per la rassegna Essai (prezzo speciale 5 euro).

Autore acclamato di drammi contemporanei come “Il Profeta”, “Un sapore di ruggine ed ossa” e “Deephan” (con cui ha vinto la Palma d’Oro a Cannes nel 2015), Audiard ha spiazzato tutti con questo lavoro, con cui a settembre 2018 ha vinto il Leone d’argento per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia.

UNA RECENSIONE DEL FILM

La trama: Oregon, 1851. Eli e Charlie Sisters sono fratelli e pistoleri virtuosi al servizio del Commodore, padrino locale che li lancia sulle tracce di Herman Warm, cercatore d’oro fuggito in California. L’uomo ha messo a punto un processo chimico per separare l’oro dagli altri residui minerali su cui il Commodore vuole mettere le mani.
A cavallo, i Sisters avanzano verso il loro obiettivo per torturarlo e poi piantargli una pallottola in testa. A precederli nella caccia è John Morris, investigatore umanista che ha il compito di rintracciare Warm e trattenerlo fino all’arrivo dei due sicari.