“Il regno” di Rodrigo Sorogoyen

A meno di trent’anni Rodrigo Sorogoyen è già uno dei nomi più interessanti e riconosciuti del cinema spagnolo: il suo terzo lungometraggio, “Il Regno (El Reino)” a inizio 2019 ha ottenuto 13 candidature ai premi Goya (gli Oscar iberici) vincendo 7 statuette, tra cui quella a lui stesso e al suo protagonista, Antonio de la Torre, il più premiato di sempre tra gli attori suoi connazionali.

Il regno del titolo è quello costruito da alcuni potenti politici corrotti, eretto negli anni grazie a favori e coperture ad ampio raggio, convincendosi sempre più di essere intoccabili e onnipotenti, tanto da godersi la vita e agire impunemente. Fino a quando qualcosa inizia a scricchiolare, uno di loro diventa bersaglio delle indagini della polizia e le fondamenta del regno sembrano sempre più fragili. Inizia una lotta contro il tempo, in cui fidarsi degli ex-soci diventa impossibile e ognuno cercherà di salvare (solamente) sé stesso.

La musica ossessiva creata da Olivier Arson, anch’egli premiato ai Goya, accompagna Manuel López Vidal – il personaggio di de la Torre – nel suo viaggio agli inferi alla ricerca di una qualunque via d’uscita per sé. Ritmo alto tenuto per oltre 130 minuti, il ruolo della politica diventato ormai solo uno strumento di prevaricazione e potere privato (tutto il mondo, purtroppo, è paese…): “Il Regno” è angosciante e coinvolgente, la tensione crescente anche se l’empatia – soprattutto per noi italiani, ‘veterani’ di corruzione politica – appare impossibile da creare.

Un paio di scene eccellenti (il piano sequenza iniziale, il dialogo sul terrazzo con Cabrera, il dibattito finale in tv) e una cura del dettaglio nella costruzione scenica impreziosiscono un’opera che si segnala tra le più interessanti dell’anno nel panorama europeo.

LA SCHEDA

Il regno (El Reino)
Diretto da Rodrigo Sorogoyen
Nazionalità: Spagna
Anno: 2018
Durata: 118′
Genere: Thriller
Cast: Antonio de la Torre, Josep Maria Pou, Barbara Lennie

Sinossi. Manuel Gomez Vidal è un carismatico uomo politico. Ha tutto: successo, un’ottima posizione sociale, il calore della famiglia e degli amici intorno a sè. E’ però anche, allo stesso tempo, un uomo corrotto. Quando tenta di coprire un collega di partito, si trova tutti contro. Fin dove sarà disposto a spingersi pur di salvare la sua posizione?