Come raccontare la vita e la carriera di un regista non avendo a disposizione quasi nessun frammento di archivio (nessuna intervista, solo qualche secondo di backstage dal festival di Sitges…), senza la possibilità di inserire estratti dai suoi film (questione di diritti) e senza, ovviamente, avere la possibilità di parlare con lui, essendo morto nel 1996? Bisogna inventarsi qualcosa, e Simone Scafidi per il suo “Fulci for Fake” si immagina un finto lungometraggio il cui protagonista, Nicola Nocella, è chiamato a un’indagine per conoscere meglio il personaggio che interpreterà.
Folgorato dal cinema fulciano in età adolescenziale, Scafidi persegue la sua idea di omaggiare il “maestro” nonostante le mille difficoltà di cui sopra, riuscendo in qualche modo a mettere insieme un ritratto interessante (92 minuti di durata) ma perdendo un po’, nel proseguire del racconto, la spinta dell’idea iniziale. Nocella truccato da Fulci anziano, che riflette davanti a uno specchio togliendosi il make up un pezzo alla volta è un forte ingresso nel flusso narrativo, ma poi – a parte la presenza dell’attore in fase di interviste ai vari collaboratori e parenti del regista – questo spunto viene quasi dimenticato.
Dalle figlie agli storici collaboratori Fabio Frizzi e Stefano Salvati, tra gli altri, guidati dal critico Davide Pulici, espertissimo della materia: sono loro, con i loro ricordi, a tenere viva la memoria di Lucio Fulci, anche se l’identikit risulta sfocato, troppi pezzi vengono a mancare a causa della complessità e sfuggevolezza del personaggio.
Date le premesse, Scafidi porta miracolosamente a casa un documentario che sa interessare i meno conoscitori, ma che forse non ha la profondità (e i materiali) per dire qualcosa di nuovo sul suo protagonista.
LA SCHEDA
Diretto da Simone Scafidi
Nazionalità: Italia
Anno: 2019
Durata: 92’
Genere: Documentario
Cast: Nicola Nocella, Fabio Frizzi, Enrico Vanzina, Stefano Salvati, Davide Pulici
Sinossi. Lucio Fulci è un enigma. Il suo cinema, nonostante abbia conosciuto grandi momenti di successo, ha iniziato a emergere in tutta la sua potenza solo dopo la morte del regista. I suoi film, paradossalmente, paiono diventare via via più sorprendenti nel tempo. Il mistero di Fulci è legato anche alla sua vita personale. Il regista ha parlato raramente di sé nelle interviste. Ma ha raccontato la sua esistenza nei suoi film, che sono un mosaico di tutto ciò che di travolgente e di tragico ha affrontato nel suo percorso umano. La cornice del film vede Nicola, un attore di successo, accettare di interpretare Lucio Fulci in un biopic dedicato al regista. L’attore inizia un viaggio alla scoperta di Fulci. Nicola si interrogherà a fondo sulla vera natura di un uomo che, già in vita, aveva riscritto la propria biografia. Una biografia in cui il mito, la creazione, la leggenda hanno ridefinito una vita esaltante quanto drammatica.
(Recensione precedentemente pubblicata su Cinemaitaliano.info)