Le donne del ritratto, la rassegna di novembre della Bibliomediateca Gromo

La Bibliomediateca Mario Gromo propone a novembre il consueto appuntamento con le proiezioni cinematografiche del lunedì pomeriggio con la rassegna Le donne del ritratto.

Quattro film che si interrogano sul rapporto tra cinema e pittura, con particolare riferimento al tema del ritratto. Quest’ultimo viene inteso secondo una pluralità di approcci, che bene testimoniano la feconda rielaborazione che il cinema ha dato della rappresentazione della figura umana. La rassegna intitolata Le donne del ritratto presenta quattro esempi tratti dalla cinematografia hollywoodiana degli anni Quaranta che, con modalità e stilemi diversi, propongono la raffigurazione pittorica della figura femminile in una dimensione che, svincolandosi dalle forme del realismo, costeggia il sogno, l’onirismo e l’ossessione.

La rassegna inaugura lunedì 4 novembre alle ore 15.30 con il film “Rebecca, la prima moglie” di Alfred Hitchcock.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca.

IL PROGRAMMA

Lunedì 4 novembre, ore 15.30

Alfred Hitchcock
Rebecca, la prima moglie (Usa 1940; b/n, 130’)
A Montecarlo un’ingenua dama di compagnia conosce e sposa il ricco vedovo Maxim De Winter. La coppia si trasferisce a Manderley, nella proprietà dell’uomo, dove il ricordo ossessionante di Rebecca, prima moglie di De Winter, e l’aperta ostilità della signora Danvers – governante della magione – rischia di fare precipitare la giovane sposa nella follia. Quando il mare restituisce il cadavere di Rebecca, De Winter è accusato di omicidio. Tratto dal romanzo omonimo di Daphne du Maurier, il primo film americano di Alfred Hitchcock lavora sul tema del ritratto inteso come presenza inquietante e fantasmatica di un passato che pesa sulla protagonista e rischia di annullarla. Con Joan Fontaine, Laurence Olivier, Judith Anderson, George Sanders, Nigel Bruce.

Lunedì 11 novembre, ore 15.30

Otto Preminger
Vertigine (Usa 1944; b/n, 88’)
Il detective Mark McPherson indaga sull’omicidio di Laura Hunt, direttrice pubblicitaria trovata con il volto sfigurato nel proprio appartamento. Il primo ad essere sospettato è l’influente giornalista Waldo Lydecker, che aveva lanciato Laura nel mondo della pubblicità. A lui si aggiungono, via via che le indagini proseguono, altre persone, fino a che Laura improvvisamente riappare. Si scopre così che il cadavere è quello di una modella, mentre McPherson si rende conto di essere sempre più innamorato di Laura. Classico del noir, costruito su una ricerca della verità che è sempre sfuggente, il film è costruito sul rapporto ambiguo tra realtà e visionarietà, tra assenza e presenza di un corpo – quello della protagonista – che si incarna nel suo ritratto, doppio sottilmente inquietante nel suo fascino onirico. Con Gene Tierney, Dana Andrews, Clifton Webb, Vincent Price, Judith Anderson.

Lunedì 18 novembre, ore 15.30

Fritz Lang
La donna del ritratto (Usa, 1944; b/n, 107’)
Richard Wanley è un professore di criminologia, rimasto solo in città dopo che moglie e figli sono partiti per le vacanze. Una sera, uscendo la proprio club, incontra Alice Reed, la quale somiglia in maniera straordinaria alla donna ritratta in un quadro che lo aveva molto colpito. La donna è in effetti la modella che aveva posato per il quadro e, con la scusa di mostrargli i disegni relativi al ritratto, invita Wanley a casa. L’incontro galante prende però una piega inaspettata e Wanley uccide l’amante di Alice, per poi disfarsi del cadavere gettandolo in un bosco fuori città. L’uomo lascia dietro di se molte tracce e mentre la macchina investigativa si mette in modo, viene anche ricattato da Wanley, il quale sembra non avere più alcuna via di scampo. Fritz Lang, basandosi su un romanzo di J.H. Wallis, realizza un film cupo e angosciante, in cui un uomo comune è preso da un inevitabile vortice del delitto, nel quale il ritratto segna la soglia di passaggio tra la realtà e l’incubo. Con Joan Bennet, Edward G. Robinson, Dan Duryea, Raymond Massey, Dorothy Peterson.

Lunedì 25 novembre, ore 15.30

William Dieterle
Il ritratto di Jennie (Usa, 1948; b/n, 86’)
Eben Adams, pittore in crisi, incontra a Central Park una giovani ragazza – Jennie -dalla quale si sente inspiegabilmente incuriosito e attratto. Tornato nel suo studio, dipinge un ritratto della fanciulla che attira l’attenzione di una mercante d’arte, la quale consiglia al pittore di continuare ad approfondire il soggetto. Eben incontra, sempre casualmente, Jennie e con il passare del tempo si innamora di lei. Completato il ritratto, che risulta essere un capolavoro, Jennie scompare. L’uomo si mette alla sua ricerca e scopre che in realtà la ragazza è morta molti anni prima durante una gita in barca. Nella notte dell’anniversario della sua morte, Eben si reca sul luogo della disgrazia e chiama Jennie che gli appare, prima di sparire in mare per sempre. Melodramma fiammeggiante e surreale, una storia di fantasmi che si concretizzano nell’oggetto pittorico che torna a dare nuova vita a chi è scomparso. Con Jennifer Jones, Joseph Cotten, Ethel Barrymore, Lillian Gish, Cecil Kellaway.