Bernadette Fox è una donna sull’orlo di una crisi di nervi: ex-star dell’architettura, resa da alcune difficili situazioni della sua vita restìa a mescolarsi al resto dell’umanità ma totalmente devota alla figlia, Bee, e al marito, guru delle nuove tecnologie. La prospettiva di un viaggio familiare in Antartide come omaggio alla ragazza per i suoi successi scolastici manda in tilt il già fragile equilibrio della donna: quando la fiducia del consorte improvvisamente le verrà a mancare, solo fuggire per ricostruirsi (“resettare il cervello”, per usare la definizione che la figlia Bee espone a inizio film) le appare come destino plausibile.
Richard Linklater costruisce con il suo “Che fine ha fatto Bernadette?” un ritratto femminile per lui insolito, affidandosi (troppo) all’estro e alla capacità di “diventare” personaggio della sua protagonista, Cate Blanchett.
Una donna, Bernadette, tradita dal mondo che non ha saputo difendere lei e le sue creazioni dalla prepotenza e dall’inciviltà umana. Spezzata e ferita, si vendica riversando odio su vicini e passanti, indistintamente. Tutto il meglio che rimane in lei lo usa per la felicità della figlia: quando la madre scomparirà improvvisamente, sarà la ragazza a trovare la strada per raggiungerla.
Una sceneggiatura imperfetta e con troppi luoghi comuni, un product placement ingombrante e troppe sotto-trame pretestuose e inconcludenti: sono questi i lati meno riusciti del film di Linklater, che ha però anche numerosi pregi. Alcune scene convincono (la “doppia” seduta psicologia alternata marito-moglie, il finto documentario dedicato a Bernadette), la sua grande capacità tecnica arricchisce il prodotto finale: la sensazione finale è quella di un’occasione mancata, di un’opera che avrebbe potuto essere decisamente migliore.
In chiusura, tre risposte a domande che probabilmente ogni spettatore si pone durante la visione: sì, il film è stato girato in parte tra veri ghiacci (quelli della Groenlandia, per la precisione); sì, i progetti della base artica sui titoli di coda sono veri e sono proprio quelli della attuale base, la Halley VI; e, infine, i due progetti abitativi attribuiti al genio di Bernadette sono stati pensati (e in parte anche realizzati) appositamente per il film dallo scenografo Bruce Curtis.
LA SCHEDA
Diretto da Richard Linklater
Nazionalità: USA
Anno: 2019
Durata: 109′
Genere: Drammatico
Cast: Cate Blanchett, Emma Nelson, Billy Crudup, Kristen Wiig, Judy Greer, Laurence Fishburne
Sinossi. Bernadette è un brillante architetto in un ambiente di lavoro prevalentemente maschile e mamma amorevole della quindicenne Bee. La donna è completamente dedita alla sua famiglia, per la quale ha sacrificato anche la sua professione. Con il suo carré liscio e i grandi occhiali neri, Bernadette ha un atteggiamento totalmente disinteressato verso le altre mamme, in particolare verso Audrey, sua vicina di casa, con cui non va affatto d’accordo. Ma la sua vita apparentemente perfetta viene sconvolta da un evento inaspettato e pur di non deludere sua figlia e suo marito, Bernadette decide di sparire misteriosamente, avventurandosi da sola in Antartide. Bee e suo padre si mettono sulle sue tracce, mentre cercano di scoprire i motivi che hanno spinto la donna a lasciare la sua amata famiglia.