La Bibliomediateca Mario Gromo propone nel mese di febbraio quattro appuntamenti legati all’amore con la rassegna Che sia l’amore tutto ciò che esiste, risultato del laboratorio “Comunicare il cinema”, realizzato dal Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.
La rassegna scruta il cuore e come l’amore viene percepito diversamente durante l’arco di una vita intera: dall’amore adolescenziale a quello delle prime relazione adulte fino ad arrivare al matrimonio e alle sue difficoltà. La rassegna presenta quattro film provenienti da diverse epoche cinematografiche che trattano il tema in modo altrettanto diverso, all’insegna dell’eterogeneità di stili e modi di fare cinema: Ai nostri amori di Maurice Pialat, Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, Jean Vigo con L’Atalante e per finire Viaggio in Italia di Roberto Rossellini.
IL PROGRAMMA
Lunedì 3 febbraio
Maurice Pialat – Ai nostri amori (Francia, 1983; col., 95′)
Suzanne adolescente di quindici anni, vive in famiglia e segue gli studi con disordinato interesse. Dinanzi all’opprimente clima familiare che è costretta a respirare, preferisce, in maniera spontanea ma ugualmente confusa, intrecciare rapporti sentimentali con i suoi coetanei. Dopo un serrato colloquio con la figlia, il padre (Maurice Pialat) decide di andarsene. La madre, rimasta sola, sfoga la sua rabbia contro Suzanne. Così la ragazza continua a coltivare i suoi amori, con uno dei quali, tra la sorpresa generale, arriva a sposarsi. Ma il matrimonio ha breve durata e Suzanne infine prenderà una decisione che la porterà definitivamente lontano da casa e dalla famiglia. Suzanne è uno dei personaggi più sofferti e tormentati di Pialat e uno di quelli che ha più amato. Secondo Joël Magny, nella sua monografia sul regista, il film in questione è, l’unico del regista francese che sia incentrato su una problematica femminile. Con Sandrine Bonnaire, Maurice Pialat, Christophe Odent, Dominique Besnehard.
Lunedì 10 febbraio
Jean-Luc Godard – Fino all’ultimo respiro (Francia, 1960; b/n, 90′)
Michel, giovane dal passato burrascoso, ruba un’automobile e fugge col proposito di recarsi in Italia. Inseguito da due agenti, ne uccide uno e, continuando la sua fuga, giunge a Parigi. Dopo essersi rivolto ad alcuni amici per ottenere del denaro, va in cerca di Patricia, giovane americana, per la quale sente un sincero affetto. La ragazza però non ricambia il suo sentimento e continua a farsi corteggiare da un collega al giornale dove lavora. La polizia intanto fa delle indagini per scoprire l’assassino dell’agente e avendo accertato che si tratta di Michel, si dà da fare per catturarlo. Nel corso delle ricerche viene interrogata anche Patricia, la quale afferma di non saper nulla, e riesce poi a nascondersi con Michel in casa di amici. Il giorno seguente, però, essendosi resa conto che non ama il giovane la ragazza non esita a denunciarlo alla polizia. Si tratta del primo lungometraggio di uno dei registi più influenti della Nouvelle Vague e l’esordio di Belmondo. Con Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel Boulanger, Henri-Jacques Huet, Roger Hanin.
Lunedì 17 febbraio
Jean Vigo – L’Atalante (Francia, 1934; b/n, 85′)
La giovane Juliette si sposa con il forestiero Jean, comandante di una chiatta chiamata L’Atalante, sulla quale subito dopo la cerimonia i due salgono a bordo per navigare lungo la rete fluviale francese. La nave è governata di fatto dal marinaio Père Jules e dal giovane mozzo. In seguito, la routine e la noia per la vita in una chiatta subentrano presto alla gioia del matrimonio, mentre Juliette non sa resistere all’attrazione di Parigi. Quando l’Atalante si avvicina alla capitale, Juliette si fa portare a ballare dal marito in un locale. Qui attrae l’attenzione di un giovane artista di strada, che viene malmenato da Jean. Dopo che il marito allontana la barca da Parigi, Juliette prende comunque un treno per la città da cui ormai è troppo tentata. Juliette passeggia tra le vetrine, vestita elegante, ma quando ritorna al molo scopre di essere stata abbandonata. Il mattino dopo è costretta a fare la fila all’assistenza pubblica per ottenere qualcosa da mangiare. Jean, inizialmente in collera, cade in depressione. Père Jules parte per ritrovare Juliette a Parigi. Quando il mozzo avverte Jean che Père Jules è andato a cercare sua moglie, l’uomo si sbarba e si ripulisce nell’attesa. I due sposi si ricongiungono e riprendono felici la navigazione sull’Atalante. Con Jean Dasté, Dita Parlo, Michel Simon, Claude Aveline, Louis Lefèbvre
Lunedì 24 febbraio
Roberto Rossellini – Viaggio in Italia (Italia, 1954; b/n, 85′)
Due coniugi inglesi, Katherine (Ingrid Bergman) e Alex Joyce (George Sanders) sono costretti ad un viaggio nel sud della penisola per sistemare una questione di eredità. I due, per qualche giorno lontani dall’abituale vita londinese, hanno così la possibilità di affrontare i problemi del loro matrimonio. Con Ingrid Bergman, George Sanders, Marie Mauban, Anna Proclemer, Paul Müller.