Atticus Finch è roba da museo, Bryan Stevenson probabilmente non lo sarà mai: ponendo subito a confronto con il celebrato protagonista de “Il buio oltre la siepe” il suo giovane e idealista avvocato nero (figura realmente esistita e tuttora attiva), Destin Daniel Cretton sa di rischiare molto. Il regista de “Il diritto di opporsi (Just Mercy)” non aveva, però, grandi alternative: a Monroeville si svolge la storia al centro del suo racconto, la stessa contea delle vicende del libro (poi film) di Harper Lee, scritto nel 1960, talmente celebrate e note da essere – per l’appunto – diventate un museo.
E allora meglio palesarlo, sfidando un “colosso” della narrazione delle ingiustizie giudiziarie, capolavoro (letterario e cinematografico) inarrivabile: al giovane Stevenson viene spesso ricordato di far visita al museo, a noi spettatori – di conseguenza – sussurrato che “quella” storia è inarrivabile, ma anche antica, “archiviata”. Ingiustizie civili e giudiziarie continuano ad avvenire, come quella che negli anni ’80 coinvolse l’uomo chiamato Johnny D e ingiustamente condannato a morte per un omicidio mai commesso.
Lui e quelli come lui sono la missione di Stevenson, giovane legale neolaureato ad Harvard e dedito alla difesa di uomini costretti nel braccio della morte senza adeguate prove: Cretton lo affida a Michael B. Jordan, attore di qualità ma decisamente “schiacciato” nel confronto dall’intensità e dallo spessore (inteso come quantità di livelli diversi) dell’interpretazione di Jamie Foxx, davvero eccellente. L’altro premio Oscar del cast, Brie Larson, è invece figura di contorno (è l’assistente di Stevenson), ma non esiste film di Cretton senza il suo apporto (dopo l’ottimo “Short term 12” e l’irrisolto “Il castello di vetro”).
Indignazione e commozione sono i due sentimenti che accompagnano i 137 minuti di narrazione, necessari per trasmettere – in minima parte – le traversie dei protagonisti.
LA SCHEDA
Diretto da Destin Daniel Cretton
Nazionalità: USA
Anno: 2019
Durata: 137′
Genere: Drammatico
Cast: Michael B. Jordan, Jamie Foxx, Brie Larson, Karan Kendrick, O’Shea Jackson Jr., Tim Blake Nelson, Rafe Spall
Sinossi. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan Stevenson avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell’avvocatessa locale Eva Ansley. Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian, che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.