Una raccolta fondi per lo Slavika sospeso

Tra i tanti eventi rinviati per il rischio contagio da coronavirus anche lo Slavika Festival, che ha ancora in corso una campagna di crowdfunding che merita un sostegno più che mai, per dare la forza agli organizzatori di riprogrammare tutto nel calendario.

Questa la descrizione dell’evento:

Il Festival Slavika, che ambisce quest’anno a raggiungere la VI edizione, è impegnato da sempre nel sostegno e nella diffusione delle realtà culturali slave, che si tratti di musica, cucina, sport, letteratura, cinema, pittura, fotografia. La nostra ambizione è quella di avvicinare le tendenza di realtà artistiche ancora lontane, malgrado una vicinanza tangibile, al pubblico torinese. L’anno scorso il Festival ha fatto registrare numeri importanti dal punto di vista della partecipazione, considerando pure la limitata capienza delle sedi, e ha avuto il merito di presagire quella che – di lì a pochissimo – sarebbe divenuta premio Nobel per la Letteratura: Olga Tokarczuk, nostra ospite nel corso di una splendida serata al Circolo dei lettori.

Anche quest’anno l’ambizione è elevata, pur nella consapevolezza che ripetere certi risultati è molto difficile: vorremmo accrescere ulteriormente il numero dei partecipanti (l’anno scorso tra 1.200-1.500) e ci piacerebbe portare alla luce e ad un’affermazione definitiva qualche artista proveniente dalle zone slave d’Europa. Saranno con noi scrittori provenienti dalla ex-Yugoslavia (Goran VojnovicAleksandar Zograf), dalla Polonia (Wioletta Greg); un performer russo straordinario quale German Lukomnikov; porteremo al cinema Baretti un straordinario film serbo: “The other side of everything” e omaggeremo al Polo del ‘900 i cinquant’anni della prima del film di Wajda Paesaggio dopo la battaglia” (il libro omonimo che lo ha ispirato è stato appena ripubblicato); mentre a livello musicale ci appoggeremo sull’ensemble jazz polacco di Barbara Blaszczyk e sui torinesi Zerevò. Molto presenti saranno gli spazi da dedicare alla fotografia con le presentazioni di libri sul brutalismo sovietico in Asia e su Mosca; allo stesso modo si rafforzerà la presenza di seminari e laboratori: oltre a quello di traduzione dal russo e dal serbo-croato, quest’anno ci sarà un laboratorio culinario di preparazione dei pierogi (tipici “agnolottoni” polacchi). Ci saranno, poi, molti ospiti e scrittori italiani che verranno a parlarci delle loro opere in tema.

La forza di Slavika è sempre stata quella della libertà di scelta, mantenuta anzitutto grazie al metodo del crowdfunding, in virtù del quale abbiamo potuto redigere programmi d’avanguardia pur sentendo tutta la responsabilità che il vostro aiuto comporta. Grazie al vostro sostegno, siamo sicuri, anche quest’anno sarà un GRANDE festival!