Cinema al Castello, prime notizie sul programma

Cinema al Castello è l’arena estiva organizzata dall’Associazione Arturo Ambrosio e dal cinema Ambrosio di Torino con il sostegno della FONDAZIONE PER LA CULTURA TORINO in collaborazione con Politecnico di Torino e Iren.

Nell’ambito di Torino Città del Cinema 2020 e Torino a Cielo aperto, le proiezioni si svolgeranno all’interno del cortile del Castello del Valentino tutti i giorni alle ore 21:30 dal 9 luglio al 30 di agosto. Si tratta di un’arena di cinema di qualità che si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, all’interno della suggestiva cornice di uno dei gioielli architettonici torinesi. “È una nuova iniziativa, quindi una prima edizione: abbiamo voluto credere nella ripartenza del mondo del cinema e degli eventi culturali in questo momento di difficoltà in modo da mettere a disposizione dei cittadini un calendario ricco di proiezioni ed eventi”.

Il variegato programma comprende numerose anteprime, i migliori film della stagione passata, film cult in versione restaurata, proiezioni legate al mondo dell’arte e della musica introdotte da critici ed esperti. La rassegna punta sul cinema contemporaneo in questo momento di profonda crisi per cercare di pensare e ripensare il futuro che ci attende.

Si aprirà la rassegna con l’anteprima de L’anno che verrà, successo d’oltralpe diretto da Mehdi Idir e distribuito da Movies Inspired (partner della rassegna Cinema al Castello), guarda al mondo della scuola con lucida sensibilità. Proseguendo il filone dell’analisi sociale, ma cambiando radicalmente modi e luoghi della narrazione cinematografica, la seconda serata di programmazione ospiterà un’esclusiva anteprima della versione in bianco nero di uno dei film più belli e premiati dell’anno: Parasite di Bong Joon-Hoo, successo senza precedenti grazie all’universale risonanza della sua aspra critica sociale.

Anche i Classici sono contemporanei: insieme ad Aiace Torino, verranno proposte le versioni restaurate di Dead Man di Jim Jarmusch (la cui proiezione sarà introdotta dallo scrittore e critico musicale Maurizio Blatto) e di Crash di David Cronenberg. La proiezione di Crash è presentata nell’ambito di una più ampia collaborazione con il Tohorror Film Fest, che proporrà diversi altri titoli durante la rassegna, spaziando dal genere horror al fantastico. Un altro festival con cui abbiamo il piacere di collaborare per il programma di Cinema al Castello è il Glocal Film Festival dell’Associazione Piemonte Movie, che porterà all’aperto la sua Maratona corti Spazio Piemonte.

All’utilizzo del cinema come strumento per esplorare e comprendere realtà contemporanee anche molto lontane saranno dedicate sia la rassegna Respiro (curata da La Comune – Osservatorio Cinematografico sulla contemporaneità), che anteprime quali il bellissimo e poetico documentario Honeyland, intenso film sul rapporto uomo/natura candidato agli Oscar 2020 sia come miglior film straniero che come miglior documentario (la cui proiezione sarà introdotta da Gaetano Capizzi, direttore di Cinemambiente).

La prima parte della rassegna riserva due appuntamenti interamente dedicati all’arte. L’anteprima della versione restaurata di Caravaggio di Derek Jarman sarà introdotta dal critico d’arte e accademico Luca Beatrice. Ospiteremo poi una serata dedicata all’opera: grazie al CineTeatro Baretti e al suo B.O.H – Baretti Opera House, potremo assistere per la prima volta a un’opera lirica in un’arena estiva. Questo appuntamento è sicuramente rivolto agli appassionati rimasti troppo tempo senza i teatri, ma anche ai neofiti curiosi: Corrado Rollin, che introdurrà la proiezione, riuscirà di sicuro a far appassionare anche i meno esperti.

La prima parte della programmazione si conclude il 3 di agosto, la seconda parte verrà pubblicata a fine luglio in modo da poterla aggiornare in base alle nuove uscite.

Grazie alla collaborazione con l’Archivio Nazionale Cinema Impresa d’Ivrea, ogni serata sarà introdotta da film di famiglia degli anni ’20, ’30 e ’40. L’Archivio dispone di una collezione di oltre 10.000 film di famiglia e di 82.000 film d’impresa, documenti importanti per raccontare la società italiana dai primi del Novecento a oggi. Da questa mole di materiale verranno selezionate le immagini che ci parlano di una Torino favorevole ai piaceri, tra corse al Valentino e passeggiate in collina. L’Archivio invita il pubblico a parlare ad alta voce durante queste brevi proiezioni, a non trattenere le risate e a indicare i luoghi e le persone che compaiono. Dopo tanto silenzio, la voce del pubblico sarà la migliore colonna sonora per questa estate.