Presentata la terza edizione della rassegna: il festival tornerà a Torino dall’1 al 5 ottobre.
Ormai appuntamento fisso dell’estate green, torna CinemAmbiente in Valchiusella, la cui terza edizione si svolgerà dal 30 luglio al 9 agosto 2020. Dopo i successi dei primi due anni, la rassegna itinerante organizzata dall’Associazione Cinemambiente con il Museo Nazionale del Cinema consolida la sua formula originale e diversificata che, puntando sul connubio vincente tra cultura e natura, ha dimostrato di saper incontrare un crescente favore di pubblico. Anche l’edizione 2020, quindi, abbinerà le proiezioni di otto film a tema ambientale con iniziative naturalistiche, incontri, laboratori e attività per ragazzi, coinvolgendo in successione tutti i Comuni della Valle.
Si intensificano quest’anno, ulteriormente, le collaborazioni della rassegna, a livello sia locale sia nazionale. Cinemambiente in Valchiusella 2020 è infatti curato con Slow Food nell’ambito del progetto europeo CINE – Cinema communities for Innovation, Networks and Environment, mentre si rinnova, sul territorio, la partnership, attiva fin dalla prima edizione della rassegna, con la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Drusacco e con il Circolo Chiusellavivo di Legambiente. Alla manifestazione si aggiungono quest’anno il patrocinio della Regione Piemonte e l’adesione di SMAT – Società Metropolitana Acque Torino.
La rassegna sarà l’iniziativa di apertura del progetto CINE, di cui Slow Food è capofila e Cinemambiente partner principale. In prosecuzione fino al termine del 2021, CINE è diretto a valorizzare il cinema in territori dove le sale di proiezione non ci sono o stanno scomparendo, puntando sulla sua capacità di favorire la diffusione di una cultura ambientale e alimentare anche nelle fasce più giovani della popolazione.
In linea con quest’obiettivo, tra le novità di Cinemambiente in Valchiusella 2020 figura l’istituzione di un innovativo cinema mobile. Un furgone elettrico equipaggiato con uno schermo pop-up percorrerà le strade della Valchiusella per portare il cinema di paese in paese, dove le proiezioni e i diversi appuntamenti della rassegna saranno tutti ospitati in spazi all’aperto (piazze, campi sportivi, aree di parcheggio) a capienza limitata secondo le vigenti norme in materia di prevenzione sanitaria.
Come gli anni scorsi, le giornate della rassegna sono scandite da appuntamenti concentrati soprattutto nella seconda metà della settimana (da giovedì a domenica) e diversificati secondo le fasce orarie: si inizia con le passeggiate guidate in mattinata, seguite dalle attività didattiche pomeridiane riservate ai ragazzi, per terminare con le proiezioni serali aperte a tutti. Completano il cartellone alcuni eventi speciali. Attraverso il coinvolgimento di un numero crescente di realtà, produttori e operatori locali, la rassegna intende quindi offrire un’occasione di approfondimento di importanti temi ambientali e, in parallelo, l’opportunità di scoprire le potenzialità, le bellezze e le risorse dell’appartata e incontaminata Valle canavesana, che negli ultimi anni ha intrapreso con decisione la via di un turismo dolce, intelligente e sostenibile.
➢ FILM E INCONTRI
Come nelle precedenti edizioni, la rassegna propone film, selezionati dal Festival CinemAmbiente, che affrontano temi ambientali al centro del dibattito internazionale, collegabili, in una prospettiva g-local, alle specificità del territorio o a fenomeni che interessano, in generale, la vita di ogni grande o piccola comunità nazionale. Le proiezioni iniziano con La Glace et le Ciel (giovedì 30 luglio, Brosso, piazza Sclopis, ore 21.30), di Luc Jacquet, con cui l’autore del celebre La marcia dei pinguini fa di nuovo rotta per l’Antartide seguendo i ricordi di Claude Lorius, uno dei padri della moderna glaciologia. Tra affascinanti materiali d’archivio e riprese spettacolari, il film ripercorre le numerose missioni dello scienziato, che dagli anni 60 in poi ha dedicato la vita a indagare i segreti custoditi nei ghiacci polari ed è stato tra i primi a rilevare la stretta connessione tra attività umane e variazioni climatiche. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana. Al film è abbinato il cortometraggio Two°C di Maxime Contour, che affronta il tema dei cambiamenti climatici prospettando una New York del futuro semisommersa dal mare, uno scenario possibile entro sessant’anni.
Si prosegue affrontando da un altro versante il tema dell’impatto delle attività umane sull’ambiente con il film successivo, Antropocene: L’epoca umana (venerdì 31 luglio, Val di Chy, Campo sportivo di Alice Superiore, ore 21.30), di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier e Edward Burtynsky, vincitore del Premio del pubblico all’ultimo Festival CinemAmbiente. In un viaggio attraverso sei continenti, sequenze di spaventosa bellezza mostrano paesaggi mutati in modo irrevocabile, attestando il definitivo passaggio dall’Olocene all’Antropocene, l’epoca geologica in cui l’ambiente terrestre è condizionato e modificato non dalla natura, ma dalla preminente azione umana. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con Don Luigi Ciotti, che si soffermerà sulle risposte dell’enciclica Laudato si’ alla crisi ecologica.
I due film successivi sono dedicati al tema dell’agricoltura, affrontato da punti di vista diversi. The Harvest (sabato 1 agosto, Rueglio, Campo sportivo, ore 21.30), ambientato in una comunità di sikh stanziati nell’Agro Pontino e in prevalenza occupati come braccianti nella filiera agricola locale, è un originale docu-musical che si focalizza sulla piaga del caporalato e dello sfruttamento dei migranti nel lavoro dei campi. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con Andrea Paco Mariani, regista del film, e con Giorgia Giudice e Ottavia Pieretto, promotori della campagna #dietacaporalatofree di Slow Food Youth Network. Al film è abbinato il cortometraggio Terraform, di Sil Van Der Woerd e Jorik Dozy, che racconta con la tecnica del videoclip musicale le durissime condizioni di vita e di lavoro dei minatori di zolfo nel complesso vulcanico di Kawah ljen, in Indonesia.
Con Good Things Await – Buone cose ci attendono (domenica 2 agosto, Valchiusa, parcheggio di Vico Canavese, Strada Provinciale 64, ore 21.30), di Phie Ambo, ci si sposta in Danimarca per seguire le traversie di Niels, agricoltore idealista che gestisce la sua fattoria secondo i principi dell’agricoltura biodinamica. Nonostante il successo dei suoi prodotti, apprezzati dai consumatori e anche da uno dei migliori ristoranti del mondo, il Noma di Copenaghen, l’uomo si ritrova a combattere quotidianamente contro le direttive europee e le normative restrittive imposte dal governo, rischiando di veder fallire la sua attività. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle 21) con Stefano Scavino, referente del Presidio Slow Food del Carciofo del sorì, e Federico Chierico, promotore del progetto Paysage à Manger.
Il primo appuntamento della settimana successiva è con Marche avec les loups (giovedì 6 agosto, Traversella, Area parcheggio – Largo Streito, ore 21.30), il nuovo film di Jean-Michel Bertrand. A tre anni dal suo precedente La Vallée des loups, il regista francese torna sulle orme dei suoi animali-feticcio per indagare il mistero della dispersione dei lupi e il loro ritorno negli antichi territori con un documentario che è allo stesso tempo un avventuroso road movie attraverso le Alpi e una profonda riflessione sul rapporto dell’uomo contemporaneo con la natura selvaggia. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con il regista Jean-Michel Bertrand, il naturalista Stefano Camanni e Gian Vittorio Porasso, allevatore e agricoltore. Al film è abbinata la proiezione del cortometraggio On the Cover di Yegane Moghaddam, che richiama con tagliente ironia l’attenzione sulla progressiva scomparsa di tante specie animali.
A seguire, ci si focalizza su un’emergenza che non risparmia alcun angolo del Pianeta con Plastic China (venerdì 7 agosto, Vistrorio, Piazza Cavour, ore 21.30), di Jiu-liang Wang, film vincitore del Premio per il miglior documentario internazionale alla ventesima edizione del Festival CinemAmbiente. Ritratto di due famiglie della provincia dello Shandong che lavorano in un impianto di riciclaggio di rifiuti plastici provenienti dalle nazioni avanzate, il film offre una sconvolgente testimonianza sugli effetti della globalizzazione e sulle condizioni di vita nel Paese massimo importatore di plastica al mondo. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con Franco Borgogno, giornalista e fotografo. Al film è abbinato il cortometraggio animato Look, di Meinardas Valkevičius, dove il problema dei rifiuti prodotti dall’uomo è visto dalla poco invidiabile prospettiva degli animali.
L’appuntamento successivo è con Secrets in the World’s Largest Forest (sabato 8 agosto, Issiglio, parcheggio del Campo sportivo, ore 21.30), di Ryszard Hunka, esplorazione originale e suggestiva della vita segreta della Foresta Boreale. Attraverso immagini spettacolari e interviste a scienziati, botanici, ecologisti, il documentario indaga le stupefacenti relazioni che si instaurano tra le grandi varietà di specie arboree, mostrando come gli alberi comunicano tra loro, formano alleanze e si uniscono per affrontare gli elementi smentendo l’opinione comune che li ritiene esseri solitari. La proiezione sarà preceduta da un incontro (alle ore 21) con lo scrittore Tiziano Fratus, la dottoressa forestale Isabella Ballauri e Manul Patrizia Sira d’Intino dell’Associazione Eco di Foresta. Al film è abbinato il cortometraggio animato Plantae di Guilherme Gehr, poetica riflessione sulle conseguenze irreversibili della deforestazione.
La rassegna si concluderà con un altro film premiato al Festival CinemAmbiente, il documentario Dusk Chorus – Based on Fragments of Extinction (domenica 9 agosto, Vidracco, parcheggio di via Baldissero 21, ore 21.30), di Nika Šaravanja e Alessandro d’Emilia, racconto di un viaggio sonoro nella foresta amazzonica dell’Ecuador basato sul pluriennale lavoro e sul progetto multidisciplinare Fragments of Extinction del ricercatore e compositore eco-acustico David Monacchi. Grazie all’impiego della più sofisticata tecnologia di registrazione in 3D, il documentario restituisce in un’esperienza immersiva, scientifica e poetica al tempo stesso, il ricchissimo patrimonio sonoro di un ecosistema antico, archivio di milioni di anni di evoluzione sulla Terra oggi messo sempre più a rischio dall’antropizzazione. La proiezione sarà preceduta (alle ore 21) da due eventi: un incontro con David Monacchi, protagonista del documentario, e un’esecuzione di musica delle piante.
Eseguita da Tigrilla Gardenia e Zigola Pioppo, della comunità di Damamhur, situata a Vidracco, che da molto tempo si occupa di ricerche nel campo della sensibilità vegetale, la performance è realizzata grazie a un dispositivo che utilizza un sintentizzatore per trasformare in musica le variazioni di resistenza delle foglie al sistema radicale della pianta. Al film è abbinato il cortometraggio animato Welcome to the Sixtinction di Chiara Cant, dedicato al fenomeno deflagrante e sottovalutato della progressiva scomparsa di tante specie animali. Alcune serate di proiezione saranno aperte dal collettivo Biloura con performance ad hoc che introdurranno i temi affrontati dai film in cartellone, legandoli anche agli interventi degli ospiti. Il collettivo, che ha sede in Valchiusella e lavora sui canali internazionali delle performing arts,
applicherà alle esibizioni ideate per la rassegna il suo distintivo stile ibrido, spaziando tra teatro danza, teatro musicale e teatro di parola.
➢ MODALITÀ D’INGRESSO E PARTECIPAZIONE
Tutte le proiezioni e gli eventi sono a ingresso e a partecipazione gratuiti. Data la capienza limitata dei luoghi che ospitano gli appuntamenti, è necessaria la prenotazione sul sito www.cinemambiente.it; per le attività di benessere di martedì 4 agosto a Rueglio al numero 347 2846503 (tutti i giorni dalle ore 14 alle 15). In caso di maltempo le proiezioni avranno luogo nel Salone pluriuso del Comune di Rueglio.