L’Archivio Nazionale Cinema Impresa presenta a Torino e a Ivrea la rassegna cinematografica dedicata ad Alba De Céspedes, nell’ambito del progetto integrato del Polo del ‘900 “Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi“, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, la Fondazione Vera Nocentini e l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.
Primo appuntamento mercoledì 23 settembre con il film di Alessandro Blasetti Nessuno Torna indietro, ore 20.30 Cortile Polo del ‘900 (ingresso gratuito. In caso di maltempo la proiezione verrà spostata in sala ‘900), la serata sarà presentata da Marcella Filippa, Sergio Toffetti ed Elena Testa.
La rassegna, in collaborazione con Cineclub, Libreria Mondadori e Cinema Boaro continuerà il 22 ottobre 2020 a Ivrea con la proiezione di Gli ultimi dieci minuti- Cento anni d’amore , di Lionello De Felice di Le amiche , di Michelangelo Antonioni del 1955 , e il 29 ottobre 2020 con La bambolona di Franco Giraldi , del 1968 .
Tutti i film saranno introdotti da un cortometraggio conservato nell’Archivio di Ivrea.
Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini è stata scrittrice, poetessa, drammaturga, radiocronista, giornalista e sceneggiatrice. Figlia dell’ambasciatore cubano in Italia, nacque l’11 marzo a Roma, ma considerò sempre la sua vera patria Cuba, di cui il nonno era stato nel 1868 il primo presidente.
Nessuno torna indietro è stato il suo secondo romanzo e la sua prima sceneggiatura, firmata con Alessandro Blasetti, che ne cura la regia. La storia è quella di otto ragazze (sette nel film), di diverse estrazioni sociali e provenienza geografica unite dal microcosmo di un pensionato universitario di Roma, nel difficile passaggio dalla giovinezza all’età adulta.
Il romanzo, edito da Mondadori nel novembre del 1938, ebbe venticinque ristampe, che, bloccate già alla diciassettesima dalla censura fascista, continuarono a circolare in modo semiclandestino fino a guerra avanzata. Non andò meglio al film che ebbe una vicenda produttiva travagliata: dalla commissione ministeriale, che impose cospicui tagli, nonché il titolo Istituto Grimaldi, alla morte nel 1941 di Amleto Palermi, che avrebbe dovuto curarne la regia, così il progetto si arenò fino all’arrivo di Alessandro Blasetti che girerà nel pieno della guerra. Il film riuscì ad arrivare nelle sale solo nella primavera del 1945.
Il rapporto di Alba de Céspedes con il cinema continuò con la sceneggiatura dell’episodio Gli ultimi dieci minuti in Cento anni d’amore , diretto nel 1954 da Lionello De Felice e, in collaborazione con l’amica Suso Cecchi d’Amico, del film Le amiche , del 1955 , diretto da Michelangelo Antonioni . Alle sceneggiature seguirono i titoli di altri film tratti dai suoi romanzi come La bambolona di Franco Giraldi , del 1968 .
In tutti i suoi lavori, Alba de Céspedes ha dato voce a una femminilità consapevole di sé e delle proprie possibilità, desiderosa di ridefinire la propria esistenza ed estranea ad ogni luogo comune.
Alba de Céspedes e il cinema – Dalla parte di lei – fa parte del Progetto integrato del Polo del ‘900 Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Torino, dalla Fondazione Vera Nocentini e dall’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini. È un’iniziativa che intende portare l’attenzione sulla figura femminile, con uno sguardo privilegiato alla contemporaneità e al Novecento, secolo di lotte per conquiste, cambiamenti e processi di emancipazione femminile.
Per info e prenotazione: https://polodel900.secure.force.com/eventi?IdEvt=a0C1t0000036WLV
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