In quali cinema a Torino vederlo dal 22 ottobre:
CINEMA CLASSICO
Di Michel Leclerc, con Leïla Bekhti, Eduard Baer, Ramzy Bedia, Baya Kasmi e Tom Levy
SINOSSI: Una commedia agrodolce sul divario e sul pregiudizio sociale raccontata attraverso la vicenda personale di Sofia e Paul, una coppia di genitori che sceglie di trasferirsi dalla città alla periferia per far crescere i propri figli secondo ideali di apertura all’ integrazione, alla diversità e al mix culturale. Ideali ai quali entrambi, anche se in modo diverso, hanno aderito fin da piccoli e sui quali hanno costruito la propria esistenza. Ma come reagiranno due integerrimi radical chic, strenui difensori della scuola pubblica, quando il loro amato figlio vuole iscriversi a tutti i costi in un istituto privato? Michel Leclerc racconta con ironia pungente l’avventura di due genitori un po’ “ribelli” per condividere una riflessione profonda su alcuni temi molto attuali: la laicità e il valore sociale dell’istruzione.
Ha detto il regista: perché raccontare questa storia? “Si tratta di un problema che io e Baya abbiamo vissuto sulla nostra pelle: esattamente come Sofia e Paul abbiamo vissuto a Bagnolet per dieci anni, in una piccola casa con giardino, poi nostro figlio ha iniziato ad avere dei problemi a scuola e questo ci ha fatto sprofondare in una profonda angoscia, un dilemma personale.. Era il 2015, ai tempi dell’ attentato di Charlie Hebdo, e la scuola era proprio la Jean Jaurès dove abbiamo girato La Lutte des classes…Se c’è una scena davvero autentica nel film, è proprio quella in cui il Preside della scuola riceve i genitori e mostra loro il suo “super piano di laicità”, due ridicole foto che dovrebbero risolvere la questionePer me, che sono figlio di insegnanti, la scuola pubblica è importante. Anche più di questo: mia madre era orfana, la scuola della Repubblica le ha permesso di elevarsi socialmente, non è una cosa da poco! Oggi, però, pretendiamo che gli insegnanti risolvano i problemi con pochi mezzi. Devono gestire le loro classi con i mezzi del loro municipio e la situazione è ineguale da una scuola all’ altra. Quindi fanno quello che possono“.
https://www.youtube.com/watch?v=zQjutMwQhIE