Un motivo in più (se servisse…) per andare al cinema in questi giorni di riapertura, e in particolare all’Ambrosio Cinecafé: da giovedì 29 aprile è infatti in mostra il “salottino” eredità della società di produzione Ambrosio che ai primi del ‘900 è stata tra le principali al mondo del cinema muto.
Erroneamente definito da alcuni media come il “salotto di Cabiria”, è stato donato all’Ambrosio dal presidente della sezione di San Salvario dell’Anpi, Raffaele Scassellati, erede di suo nonno Alfredo Gandolfi che della società di produzione fu tra i soci fondatori.
Composto da due poltrone, due sedie e un divano, il “salottino” era di proprietà di Gandolfi e veniva prestato in molte occasioni come scenografia: che sia anche in “Cabiria” non ci sono prove (sembra proprio di no), ma di certo è stato presente in moltissime pellicole dell’epoca. Sicuramente all’interno dell’Ambrosio, in mezzo alle splendide foto d’epoca esposte sulla storia di quel mitico cinema, quelle poltrone, quelle sedie e quel divano hanno trovato la loro “nuova” casa perfetta.