Articolo di Carlo Griseri
I record, si sa, sono fatti per essere battuti: poco dovrebbe contare, quindi, che “800 eroi” di Guan Hu sia il maggior incasso del cinema cinese post-pandemia, che sia costato 80 milioni di dollari e 10 anni di lavorazione (pare che 18 mesi siano serviti solamente a costruire i 68 edifici in scala 1:1), le oltre 5.000 comparse e le quasi 2 ore e mezza di durata.
Quello che dovrebbe essere importante è il come e il cosa viene raccontato. Se il come è classicamente epico, con l’accento posto senza freni sulle grandi scene di battaglia, i toni tipici del patriottismo più manifesto, l’impostazione quella dei kolossal più classici; il cosa merita maggiore attenzione.
La versione è sempre quella di una sola parte, la storia vista dai cinesi. Siamo a Shanghai, nel 1937: l’esercito locale, messo alle strette dall’implacabile avanzata giapponese, distacca una piccola unità militare a difesa di un deposito di armi. 800 uomini in tutto (anche se altre versioni parlano di 452), chiamati (più o meno) controvoglia a diventare dei nuovi spartani, in missione suicida per diventare eroi (almeno nella versione della propaganda) e provare a respingere sulla sponda del Suzhou Creek l’assedio nemico fino all’ultimo respiro.
Quello che resta, soprattutto, dopo una visione così epica da diventare estenuante, sono alcune (vere? verosimili?) immagini della situazione storica: un confine così sottile ma così insuperabile, una parte di città luccicante e moderna che può (e non evita di farlo) mettersi a guardare dalle proprie finestre due eserciti in guerra. Uno spettacolo “privilegiato”.
LA SCHEDA
Diretto da Guan Hu
Nazionalità: Cina
Anno: 2020
Durata: 147′
Genere: Guerra
Cast: Huang Zhizhong, Zhang Junyi, Oho Ou, Du Chun
Sinossi. Shanghai, 1937. L’esercito cinese, messo alle strette dall’implacabile avanzata giapponese, distacca una piccola unità militare a difesa di un deposito di armi. 800 uomini in tutto. 800 uomini che fanno immediatamente pensare alle Termopili e ai 300 spartani di Leonida, impegnati a respingere il maestoso attacco dei persiani di Serse. Anche gli 800 uomini asserragliati sulla sponda del Suzhou Creek, il fiume che attraversa il centro della città, si opporranno infatti all’assedio nemico fino all’ultimo respiro…