Nella Francia contemporanea un nonno, costretto a letto dall’età avanzata e dalla salute malferma, intrattiene il nipote – che altrove vorrebbe essere – con una storia di famiglia. La sua, di quando nel febbraio del 1939 era un giovane gendarme chiamato a sorvegliare i campi di concentramento in cui i profughi spagnoli della guerra civile contro Franco venivano trattenuti. Lì, tra miserie e violenze, fa la conoscenza di un uomo sempre intento a disegnare, anche nella polvere in mancanza di altro. Si chiama Josep, tra loro giorno dopo giorno nascerà un forte legame e nei decenni successivi quel catalano malandato diventerà Josep Bartolí, uno dei più grandi illustratori del Novecento.
Per realizzare un’opera originale e poetica, ma anche incisiva, come “Josep” – capace di vincere quasi tutti i principali riconoscimenti per un lungometraggio d’animazione – ci voleva il talento e l’affinità di un ‘collega’: a dirigerlo c’è infatti Aurel, disegnatore francese alla sua opera prima per il cinema. Ha messo la sua matita al servizio dei disegni originali, riuscendo a costruire un’ode al disegno e alla sua forza con l’unione del loro lavoro. Ci sono i disegni di Bartolì, c’è la sua vita con le sue varie svolte, c’è il Messico e c’è il sud della Francia, c’è Frida Kahlo e c’è un pezzo di storia della nostra Europa che sarebbe bene andarsi a studiare.
Tranne le scene di raccordo ambientate nel presente, più tradizionali, il racconto procede grazie a una tecnica di animazione insolita e spiazzante, con disegni statici ma “frementi”, colori opachi ma “vivi” (e che belle le riflessioni sull’uso del bianco e nero e sul ritrovare il colore nel disegno): 74 minuti di film che si vorrebbe non finissero così presto ma che sanno esprimere tutto quello che conta; non si muterebbe un fotogramma, una parola, un suono. “Josep” nasce come il tributo a un singolo artista ma si trasforma nell’omaggio a un’intera arte. (Articolo di Carlo Griseri)
LA SCHEDA
Diretto da Aurel
Nazionalità: Francia-Spagna-Belgio
Anno: 2020
Durata: 74′
Genere: Animazione
Sinossi. Febbraio 1939. I repubblicani spagnoli si dirigono in Francia per fuggire dalla dittatura di Franco. Il governo francese confina i rifugiati in campi di concentramento, dove si riesce a malapena a soddisfare il bisogno di igiene, acqua e cibo. È in uno di questi campi che due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno è una guardia, e l’altro è Josep Bartolí (Barcellona 1910 – New York 1995), un illustratore che combatte il regime franchista.