Terzo giorno di festival Cinemambiente al cinema Massimo: alle 17 il grande classico “Serengeti non morirà” di Bernhard Grzimek del 1959.
Serengeti nella lingua Masai significa «pianura sconfinata». Un grande Parco Nazionale creato nel 1951, gioiello della Tanzania riconosciuto, dal 1961, parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. In anticipo sui tempi, Grzimek aveva già compreso l’importanza delle terre protette per il futuro dell’uomo e scriveva: «Nei prossimi decenni e nei prossimi secoli gli uomini non andranno più a visitare le meraviglie della tecnica, ma dalle città aride migreranno con nostalgia verso gli ultimi luoghi in cui vivono pacificamente le creature di Dio. I Paesi che avranno salvato questi luoghi saranno benedetti e invidiati dagli altri, perché saranno la meta di fiumi di turisti. La natura e i suoi liberi abitanti non sono come i palazzi distrutti dalla guerra: questi si possono ricostruire, ma se la natura sarà annientata nessuno potrà farla rivivere».
Il resto del programma è su https://cinemambiente.it/
Oggi all’Agnelli “Jungle cruise” e “Figli del sole“, al Monterosa “Una donna promettente” e “Il sole dentro“.