FUTUROPOLIS UN MONDO MIGLIORE di Carlo Reposo è la proposta del Piccolo Cinema di via Cavagnolo 7 per domenica 7 novembre 2021 ore 20.30, alla presenza del regista che realizzerà anche un prologo musicale alla serata.
Ogni città ha i suoi segreti, angoli bui in cui non arrivano le luci dei grandi appuntamenti dove trovi personaggi poliedrici che operano in un underground privo di glamour. Torino ne vanta uno che grazie a un’indole artistica vulcanica produce da anni musica e film a ritmi forzati. Esattamente dal 2002 quando il corto DESTROY viene premiato da Serena Dandini e Gino Castaldo in un contest del quotidiano “La Repubblica”. Carlo Reposo è un musicista e regista con al suo attivo dischi, videoclip, una web serie, corto e lungometraggi che non si inquadrano in un genere o in un filone perchè li toccano tutti e da tutti si allontanano.
Il termine autoproduzione qui trova la sua più alta espressione: i lavori di Carlo sono lo sforzo collettivo di centinaia di persone, musicisti, attori, scenografi, e tecnici che partecipano sapendo che non gli sarà riconosciuto neppure un minimo rimborso spese. Budget zero, ma ogni volta che si gira, tutti presenti per il puro piacere di esserci e partecipare a qualcosa che somiglia ad una festa.
Trovate tutto su www.robavideo.net dove entrerete in un’avventura che dura da quasi 20 anni e non ha nessuna intenzione di finire.
IL FILM
Il terzo lungometraggio di Carlo Reposo è un film distopico che racconta come nel futuro la tecnologia sarà un lusso per pochi: gli alieni hanno attaccato la Terra e rilevano la presenza umana dall’uso dell’energia elettrica. Come in un nuovo medioevo le città sono ricche, evolute e protette da cupole mentre fuori da esse è vietata l’elettricità e ogni dispositivo elettronico è inutilizzabile. Un programmatore di Futuropolis, con l’aiuto di un suo vecchio insegnante, scopre che la società privata a capo della difesa pubblica vuole trasformare in piante tutti coloro che vivono fuori dalle cupole, per migliorare le condizioni di vita nelle città La notizia porta i due protagonisti fin nelle grotte, dove la tecnologia sopravvive clandestinamente grazie all’open-source e ad un computer a pedali costruito dai ribelli.
Nel Giugno 2018, quando sono iniziate le riprese, nessuno avrebbe potuto immaginare che appena terminate, avremmo vissuto nella realtà qualcosa di molto simile a quanto accade nel film.
Nel mondo di Futuropolis le persone sono obbligate a indossare dispositivi di protezione contro un virus diffuso dagli alieni e così, quando a Marzo 2020 è scattato il lockdown e si è iniziato a
parlare di mascherine, è parso evidente che la realtà aveva superato la fantasia. Le stesse location dove avevamo girato erano libere ma non più disponili; per fortuna noi eravamo già al montaggio. Il film è stato girato a Torino: il Parco Dora con le sue strutture post-industriali è diventato uno dei Gate di accesso a Futuropolis, ugualmente si trovano scorci futuribili anche in
molti altri luoghi pubblici della città, e qui un sentito ringraziamento va ai torinesi, così abituati al cinema, che appena vedono qualcuno che gira passano altrove.
Abbiamo avuto la fortuna di poter girare anche nel giardino della Cavallerizza Reale, che al tempo delle riprese era un luogo sottratto al degrado grazie alla buona volontà di alcuni cittadini e oggi non è più accessibile. Stessa sorte per il Circolo Ricreativo Culturale Occupato dei Murazzi, dove abbiamo girato il covo segreto dei ribelli. Un’altra location particolare è il FabLab, un’associazione nei cui spazi non abbiamo solo girato: proprio lì grazie all’aiuto di giovani designer appassionati di laser cut e stampanti 3D abbiamo costruito uno stumento diventato subito indispensabile per le nostre riprese.
Grazie alle tecnologie open siamo riusciti a fabbricare a basso costo un carrello automatizzato (motion control) per fare movimenti di camera ripetibili e ottenere effetti da cinema mainstream. Per questo è stato fondamentale il software gratuito e open-source Blender, con cui abbiamo fatto non solo il design del carrello, ma anche tutte le animazioni 3D e la post-produzione del film.
Per quanto riguarda gli effetti in “computer graphics” la scelta è stata quella di usare un 3D lontano dal foto-realismo: abbiamo studiato un linguaggio coerente dove elementi in stile cartoon e modellini si fondono con scene reali creando uno strano contrasto. Come le precedenti produzioni Robavideo, FUTUROPOLIS è stato realizzato con un budget limitatissimo da un team di lavoratori dello spettacolo e attori che si sono prestati volontariamente alla causa. L’organizzazione delle riprese è stata una vera e propria “mission impossible”, Abbiamo dovuto più volte modificare il piano di produzione e anche cambiare alcune scene, tuttavia ce l’abbiamo fatta.
Anche in questo film le musiche della colonna sonora sono originali: le parti orchestrali, dapprima solo virtuali, sono state rinforzate da musicisti che suonavano strumenti veri. Un omaggio a Vangelis nel tema principale. Le canzoni “Poliziotto un amico in più” e “Il Cinema indipendente” , suonate dalla band Le Sostanze, sono il marchio di fabbrica di Robavideo: il regista-cantante con una certa dose di autoironia mette la sua voce nel film secondo l’italica tradizione dei musicarelli.