Il Torino Film Festival 40 è finito il 3 dicembre? No, domenica 4 ci sono state le repliche, che come di consueto permettono a molti di recuperare i vincitori. E poi lunedì 5 c’è stata la proiezione “nascosta” del film di Franco Nero “L’uomo che disegnò dio”.
Basta così? No, perché mercoledì 7, ancora più nascosta (ma aperta al pubblico e gratuita, non solo a inviti come il film di Nero) è stata aggiunta una proiezione de “L’urlo” di Michelangelo Severgnini, recuperato “a furor di politica” dopo le polemiche a Napoli (qui sul Corriere Torino i dettagli).
E’ il caso di recuperare un documentario che prova a dimostrare i “patti scellerati” (cit.) tra alcuni Governi e alcune ONG in materia di immigrazione? Non avendo visto il film, non ci sentiamo di giudicarlo, per altro dopo un festival in cui le fazioni politiche non hanno bloccato proiezioni da un lato e dall’altro (dai profili di terroristi neri a “Lotta Continua” e “Comunisti”, ce n’era un po’ per tutti i gusti). E censurare (a priori, per di più) non ci piace.
Ma aggiungere un film quattro giorni dopo, senza darne notizia ufficiale (provate a trovarle sul sito, se riuscite), facendolo in un pomeriggio (alle 18) quasi sperando passi inosservato, non ci sembra un’idea vincente… se no, quando finisce il Torino Film Festival 40?
Articolo di Carlo Griseri