“Otto documentari che s’interrogano sui confini del cinema, sul ruolo delle immagini (cinematografiche, fotografiche, domestiche, computerizzate) nel mondo passato e in quello presente. Cosa ne è stato, ad esempio, delle vecchie sale di Recife protagoniste di Retratos fantasmas di Kleber Mendonça Filho e dei film che vi si proiettavano un tempo, paragonati con quelli che il regista realizza da sempre? E che rapporto c’è, in Cielo abierto del peruviano Felipe Esparza Pérez, tra le riprese di una cava di pietra bianca e il rendering di un programma digitale, se al centro dei due ambienti, uno reale e l’altro virtuale, ci sono un padre e un figlio? E ancora, cosa rimane del trauma delle donne bosniache violentate dai serbi durante la guerra e delle immagini di allora recuperate da Silence of Reason di Kumjana Novakova Bosnia? E chi erano l’architetto Clorindo Testa dell’omonimo film di Mariano Llinás (ancora al TFF dopo Historias extraordinarias, La flor e Corsini interpreta a Blomberg y Maciel) e il padre dello stesso regista, entrambi riscoperti attraverso foto e documenti?
E a proposito di racconti in prima persona: qual è la distanza fra la regista Claire Simon e le pazienti ginecologiche dell’ospedale Tenon di Parigi raccontate nelle due ore e mezza di Notre corps? Un altro film fluviale è presente in selezione, ed è Diamond Marine World della taiwanese Hsiu Yi Huang, che a partire dalla vicenda epica di un uomo che avvia un allevamento di gamberi in Vietnam si apre a un confronto tra la regista e i protagonisti del film, sospesi fra privato e pubblico, personale e politico. E cosa resta, infine, proprio del discorso politico se tra le tante possibili forme che può assumere si predilige l’approccio ironico dell’animazione Pelikan Blue di László Csáki, che ricostruisce la truffa di tre giovani ungheresi all’indomani della fine del comunismo, e di Smiling Georgia di Luka Beradze, storia beffarda e contemplativa di una promessa elettorale finita in beffa? Tante domande, nessuna risposta, solo questioni che il cinema ha il dovere di far emerge”. (Dalla cartella stampa ufficiale del TFF41)
CIELO ABIERTO di Felipe Esparza Pérez (Perù, 2023, DCP, 65′)
Un padre, un figlio, una cava, un programma digitale. In mezzo, il ricordo di una moglie e di una madre scomparsa. Come ricostruire un dialogo fra i due uomini? Come unire il materiale e l’astratto?
CLORINDO TESTA di Mariano Llinás (Argentina, 2022, DCP, 100′)
Un film su Clorindo Testa, architetto brutalista argentino. O forse sul padre del regista o, ancora, sull’Argentina. Di sicuro, un film di Llinás (Historias extraordinarias, La flor) geniale e vertiginoso.
DIAMOND MARINE WORLD di Hsiu Yi Huang (Taiwan, 2023, DCP, 154′)
Il taiwanese Du ha un sogno: avviare un allevamento di gamberi in Myanmar. Ad aiutarlo c’è la ragazza birmana Sue, mentre la regista filma tutto, anche quello che non dovrebbe… Un’avventura epica, politica, incredibilmente intima.
NOTRE CORPS / OUR BODY di Claire Simon (Francia, 2023, DCP, 168′)
Nel reparto di ginecologia di un ospedale di Parigi, Simon registra, ascolta e racconta storie, volti e malattie. Compresa la sua, in una straordinaria indagine sul corpo, e la forza, delle donne.
PELIKAN BLUE di László Csáki (Ungheria, 2023, DCP, 80′)
Alla fine del comunismo, tre ragazzi ungheresi si recano a ovest con biglietti contraffatti. E creano un redditizio (e capitalistico) modello di lavoro. Una vicenda vera e paradossale raccontata con un’animazione da street art.
RETRATOS FANTASMAS / PICTURES OF GHOSTS di Kleber Mendonça Filho (Brasile, 2023, DCP, 93′)
Un viaggio nel tempo e nell’architettura di Recife e nel cinema dello stesso Mendonça, tra archivio, ricordi e istantanee di un passato in cui le sale erano luoghi di sogni e condivisioni. Un mondo di fantasmi.
SILENCE OF REASON di Kumjana Novakova (Bosnia, 2023, DCP, 63′)
Immagini d’archivio dall’ex Jugoslavia; il villaggio bosniaco di Foča, “il campo di stupro”; i racconti delle vittime delle violenze operate dalle truppe serbe: un film militante, durissimo, un atto di memoria e insieme di rinascita.
SMILING GEORGIA di Luka Beradze (Georgia, 2023, DCP, 62′)
La promessa elettorale del presidente della Georgia (sconti per tutti sulle cure odontoiatriche!) priva dei denti decine di persone. È una tragedia o una farsa? E qual è il costo delle mezze verità dei politici?