“La lunga tradizione che lega il cinema del passato al Torino Film Festival si rinnova anche quest’anno. La sezione BACK TO LIFE, che si ripropone di riportare nel suo ambito naturale, la sala, film tornati (letteralmente) a nuova vita grazie ad accurate operazioni di restauro, ma anche di riscoprire pellicole che per vari motivi sono rimaste o sono diventate invisibili, offre per questa nuova edizione un’altra selezione di titoli particolarmente ricca e versatile, capaci di incontrare il gusto degli spettatori più diversi. Opere curiose, che possono soddisfare i piaceri del cinefilo e al tempo stesso aprire nuovi terreni di ricerca per lo storico e questo soprattutto grazie al lavoro e alla dedizione delle più importanti cineteche italiane ed estere.
Si va da un grande capolavoro della storia del cinema, L’intendente Sansho, di Kenji Mizoguchi, al monumentale film di Jacques Rivette, L’amour fou, dall’incontro di due cineasti indipendenti, Marco di Castri e Gianfranco Barberi, con il maestro dell’underground Michael Snow, in Now I know Snow, al film televisivo di John Boorman, Two Nudes Bathing, inedito in Italia e ispirato al dipinto “Gabrielle d’Estrées et une de ses soeurs”. Tra i film più particolari anche il “musicarello” Romance at Lung Shan Temple del taiwanese Pai Ko, che poco dopo fu condannato a morte, e i due film di viaggio in 16 mm del Fondo Petruccelli, girati da una coppia di ingegneri civili che tra gli anni ’60 e ’70 filmavano i luoghi dove lavoravano.
Gli amanti del poliziottesco potranno godere invece della recentissima versione restaurata di Uomini si nasce, poliziotti si muore, di Ruggero Deodato, mentre altri tre film italiani rendono omaggio a due città che hanno visto nascere il cinema in questo Paese: Dopo Mezzanotte di Davide Ferrario, che oggi appare un’incantevole istantanea della Torino del nuovo millennio, Vorrei che volo, di Ettore Scola, inchiesta sul fenomeno dell’immigrazione quasi dieci anni dopo Trevico Torino e Roma Nuda, di Giuseppe Ferrara, vera scoperta di quest’anno: il pubblico potrà per la prima volta ritrovare Thomas Milian, nella sua ultima e inedita apparizione”. (Dalla cartella stampa ufficiale del TFF41)
BIRMANIA + AFGHANISTAN (60’)
Meraviglie d’amatori. Due film di viaggio in 16 mm, girati da una coppia di ingegneri civili tra gli anni ’60 e ’70, illuminano scorci inediti dei luoghi in cui lavorano.
L’AMOUR FOU di Jacques Rivette (Francia, 1969, DCP, 252′)
Un regista teatrale in crisi tra Racine e la moglie attrice. Dieci anni dopo La sera della prima di John Cassavetes sembrerà riproporne i conflitti.
DOPO MEZZANOTTE di Davide Ferrario (Italia, 2004, DCP, 92′)
Il sapore d’amore e di cinefilia della Nouvelle Vague, il cuore della città che cambia pelle: il sogno digitale di un cinema che dalle origini ritorna al futuro.
MASSIMINO di Pierfrancesco Li Donni (Italia, 2017, DCP, 19′)
VORREI CHE VOLO di Ettore Scola (Italia, 1980, DCP, 66′)
Nella Torino degli anni 80, il piccolo Massimino incarna la speranza di un futuro migliore. Quarant’anni dopo è adulto, ma con alle spalle una vita difficile.
NOW I KNOW SNOW di Marco Di Castri, Gianfranco Barberi (Italia, 1986, DCP, 38’)
TWO NUDES BATHING di John Boorman (UK, 1995, DCP, 35′)
Double bill: 1) Due cineasti indipendenti italiani raccontano un maestro del cinema sperimentale 2) il cortometraggio, inedito in Italia, di uno dei massimi cineasti inglesi.
ROMANCE AT LUNG SHAN TEMPLE di Pai Ko (Taiwan, 1962, DCP, 98′)
Un “musicarello” esuberante, di insospettabile e radicale libertà, in un Paese segnato da forti tensioni sociali: il regista venne giustiziato poco dopo la sua realizzazione.
SANSHO DAYU / L’INTENDENTE SANSHO di Kenji Mizoguchi (Giappone, 1954, DCP, 124′)
Una parabola umana, spirituale e politica che dal Giappone del feudalesimo attraversa i secoli e rappresenta ancora oggi un urlo di rivolta contro la sopraffazione.
UOMINI SI NASCE POLIZIOTTI SI MUORE di Ruggero Deodato (Italia, 1976, DCP, 96′)
Una coppia di poliziotti alla Starsky & Hutch è protagonista di un violentissimo poliziesco del maestro Ruggero Deodato.
ROMA NUDA di Giuseppe Ferrara (Italia, 2010, DCP, 107′)
Ultimo film di Milian, Califano e Giuseppe Ferrara, con Francesco Venditti. Un Suburra ante litteram, dove spicca Eva Henger, rivede finalmente la luce.