Anteprima il 10 gennaio all’Ambrosio di “Peripheric Love”

Dall’11 gennaio al cinema Peripheric Love regia di Luc Walpoth con Iazua Larios, Fabio Troiano, Alessio Lapice, Christina Andrea Rosamilia, Bruno Todeschini e Ursina Lardi. Il primo lungometraggio del regista svizzero descrive un dramma sociale al contempo malinconico e pieno di speranza che esalta le piccole cose e dà voce agli “esclusi” di una società basata sulla competitività.

Il film verrà proiettato in anteprima nazionale il 10 gennaio presso il cinema Ambrosio di Torino. In occasione dell’uscita in sala Film Commission Torino Piemonte organizza – mercoledì 10 gennaio alle 21 presso l’Ambrosio Cinecafè –  l‘anteprima del film alla presenza del regista e del cast coinvolgendo la troupe, i professionisti piemontesi che hanno lavorato sul set e le istituzioni locali. Evento aperto al pubblico, per partecipare acquista i biglietti sul sito dell’Ambrosio Cinecafè.

Al cuore di Peripheric Love c’è la storia di un amore che una gravidanza inaspettata mette in crisi ma che poi, ‘miracolosamente’, ricompone. È l’amore tra Giorgio (Fabio Troiano) e Maria (Iazua Larios), persone semplici e genuine, ed entra in crisi perché uno e l’altra si sentono sopraffatti dai desideri, dai bisogni e dalle paure dell’altro, in un contesto marcato da un ordine sociale che genera confusione, paura, marginalità, difficoltà di sentirsi a pieno titolo parte della comunità. In questa situazione ciascuno dei due protagonisti è spinto a cercare altrove la tenerezza e l’ascolto che non trova più nel coniuge, e si dischiude quindi a relazioni con nuovi confidenti: Maria nel conforto di padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane sacerdote affascinato dal suo candore e dalla “miracolosa” gravidanza; e Giorgio, dopo un’iniziale ostilità, nell’affetto di Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale. Nell’ambiguità che si apre in questo gioco di relazioni, la futura nascita è l’ancoraggio che si offre loro, è la possibilità di cambiamento e rinnovamento, una potenzialità insita in ogni nascita e il segno della possibilità di dare un futuro alle cose. Il film aspira a portare il mistero della nascita nella sua misura umana e terrena, quella che finisce per attribuire alla natività un valore simbolico ‘rivoluzionario’.

Peripheric Love è inscritto in un contesto sociale che Torino forse rappresenta meglio di altre città italiane, quello della classe operaia, dell’immigrazione, delle differenze di classe, e ci parla di paure e di desideri inespressi in un mondo in cui chi sta nel basso della scala sociale è forzatamente precario, instabile, cittadino a metà.

Peripheric Love è prodotto dalla zurighese Dschoint Ventschr Filmproduktion, insieme alla milanese Casa delle Visioni e alla SRF Schweizer Radio und Fernsehen, e realizzato con il sostegno del Piemonte Film Tv Fund e della Film Commission Torino Piemonte.