L’Associazione Sinestesia con il patrocinio del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino e della Biblioteca di Psicologia F. Kiesow, in collaborazione con Centro Studi Sereno Regis, organizza la terza proiezione del 15° Psicologia Film Festival lunedì 22 Gennaio alle 21 al Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13 – Torino) con la proiezione del documentario “The True Cost” (2015) di Andrew Morgan.
Con l’intento di promuovere il cinema indipendente e di stimolare il confronto su temi relativi alla psicologia, l’individuo, la società, l’antropologia e la filosofia della mente, prosegue il progetto del Psicologia Film Festival, giunto alla quindicesima edizione.
“Questa è la storia dei vestiti che siamo, delle persone che producono questi vestiti e dell’impatto che l’industria sta avendo sul nostro mondo“. Morgan inizia ad interessarsi del tema della fast fashion in seguito al crollo in Bangladesh dell’edificio commerciale Rana Plaza, che conteneva anche alcune fabbriche di abbigliamento. Nel documentario si evidenziano le connessioni tra industria dell’abbigliamento, consumismo, globalizzazione, capitalismo, povertà e oppressione.
Il regista, pur prendendo posizione contro alcune aziende, afferma che il fast fashion “non ha inventato un modo di produrre irresponsabile, non ha inventato l’eccessivo marketing del consumo di cose”. L’acquisto deve essere “un atto morale, [perché] produce reazioni a catena”. L’intento di Morgan non è di essere “anti-business o anti-market”, ma di riaffermare i diritti umani fondamentali e mostrare i limiti delle risorse naturali. L’obiettivo è “rendere le persone più consapevoli e scegliere le cose che sostengono la vita e non quelle che la portano via”.
Il documentario è stato prodotto dalla Morgan’s Untold Creative in associazione con Life is My Movie Entertainment. Sono stati rifiutati finanziamenti di denaro da parte di società, organizzazioni non governative e fondazioni per mantenere il progetto “autonomo”. A partire dall’ottobre 2013 per due anni, in tredici diversi paesi, il regista ha raccolto informazioni e realizzato interviste, anche grazie alla collaborazione della produttrice esecutiva Livia Firth. Morgan aveva anche programmato alcune interviste con 25 grandi marchi di moda, nessuno dei quali ha accettato di apparire nel film.
A introdurre la proiezione Elena Ferrero, che lavora nell’innovazione sociale e sostenibile, ha una formazione interdisciplinare di base scientifica, si dedica da sempre con passione alla divulgazione ed è fondatrice, con Sara Secondo, della startup a vocazione sociale Atelier Riforma, che ha come missione la riduzione dell’impatto ambientale e sociale del settore moda attraverso l’economia circolare.