Dal 10 ottobre torna la rassegna CROCEVIA DI SGUARDI

La XX Edizione di Crocevia di Sguardi è pronta a tornare come sempre con documentari e approfondimenti per capire le migrazioni, a cura di Pietro Cingolani e organizzata da FIERI – FORUM INTERNAZIONALE ED EUROPEO DI RICERCHE SULL’IMMIGRAZIONE – in collaborazione con l’associazione culturale ANTILOCO, Il Piccolo Cinema, il Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e grazie al finanziamento della Fondazione CRT.

Sono più di sessanta i conflitti attualmente in corso nel mondo e oltre al perdurare dell’aggressione russa all’Ucraina si è aperto anche il fronte israelo – palestinese con un numero impressionante di civili in emergenza umanitaria. Oltre a ciò si acuiscono gli effetti della crisi ambientale globale, con un numero crescente di persone costrette a spostarsi per fattori di natura climatica. I Paesi del Nord globale si confrontano con i costi sociali e umani riconducibili non solo a inique politiche migratorie, ma anche a sbagliate politiche energetiche e a modelli economici di sviluppo dissennati e predatori. Siamo in un tempo nel quale è indispensabile immaginare e agire verso altri orizzonti. “Alternative” è il titolo di Crocevia di Sguardi, giunto alla sua ventesima edizione. Si parlerà dei rapporti intergenerazionali e del ruolo delle donne nelle migrazioni, della prospettiva dei minori, tra incertezze e prospettive di cambiamento, delle forme di resistenza lungo le frontiere, della musica e dell’arte come pratiche conviviali e trasformative. Oltre alla presenza di studiosi, ricercatori e attivisti, arricchisce questa edizione il workshop con il regista Luca Ciriello.

IL PROGRAMMA

Giovedì 10 ottobre
Ore 18.00 – Cecchi Point
Generazioni resistenti
BYE BYE TIBERIAS
di Lina Soualem, Francia, Palestina, Belgio, Qatar, 2023, 82’
Hiam Abbass è partita dal suo villaggio natale palestinese in Galilea per seguire il suo sogno di diventare un’attrice in Europa, lasciando dietro di sé la madre, la nonna e sette sorelle. Ogni estate è tornata al suo villaggio, insieme a Lina, la figlia nata a Parigi, e tutti i loro viaggi sono stati filmati con tenerezza. Lina Soualem ricostruisce attraverso video personali e filmati d’archivio in bianco e nero una storia di determinazione e resistenza che abbraccia generazioni e territori diversi. Sebbene sia la prima di queste donne a non essere nata in Palestina, si sente parte di questa potente stirpe femminile.
Ne discute: Francesca Biancani (Università di Bologna)

Giovedì 17 ottobre
Ore 18.00 – Cineteatro Baretti
Un’età inquieta
HOW DO YOU SPELL HOME?
di Louisiana Mees-Fongang, Belgio, 2023, 86’
Juneco è un centro per minori non accompagnati nella regione delle Fiandre in Belgio, con giovani provenienti da Afghanistan, Sri Lanka ed Eritrea. Vi rimangono fino al compimento dei diciotto anni, quando coloro che hanno ottenuto asilo in Belgio potranno cercare una casa propria. Gli altri hanno un destino incerto in un Paese dove non sono più i benvenuti. La regista Louisiana Mees-Fongang ha trascorso mesi in questa piccola casa, dove c’è un fragile equilibrio tra i residenti e gli operatori. Da un lato, la casa è piena di speranza e di calore; dall’altro ci sono incertezze e paure per il futuro.
Ne discute: Giulia Consoli (Università di Pavia)

Giovedì 24 ottobre
Ore 18.00 – Cineteatro Baretti
Sopravvivere ai fondamentalismi
THE FLAG
di Joseph Paris, Francia, 2023, 90’
Negli anni successivi agli attentati di Parigi del 2015, in Francia lo stato di emergenza è stato più volte prolungato. La polizia è stata dotata di poteri analoghi a quelli in tempo di guerra, e i cittadini musulmani non sono state le uniche persone in Francia ad essere prese di mira. Come afferma la giurista Mireille Delmas-Marty: “Si sta forgiando una società della paura. Sembra quasi irreversibile”. Il regista Joseph Paris ha filmato decine di ore di interviste e raccolto molto materiale dai media francesi, per realizzare uno straordinario saggio visuale sul declino delle libertà civili nel Paese.
Ne discute: Kahlid Razzali (Università di Padova)

Mercoledì 30 ottobre
Ore 18.00 – Cecchi Point
Rientri e legami
XARAASI XANNE – CROSSING VOICES
di Raphaël Grisey e Bouba Touré, Francia, Germania, Mali, 2022, 123’
Xaraasi Xanne – Crossing Voices racconta lo straordinario percorso di Somankidi Coura, una cooperativa agricola fondata in Mali nel 1977 da lavoratori migranti dell’Africa occidentale residenti in Francia. Viene narrato un utopico ritorno alla regione del Sahel attraverso un territorio complesso, affrontando le sfide ecologiche e decoloniali delle pratiche agricole, dagli anni Settanta ai giorni nostri. Bouba Touré restituisce questa storia scavando nei suoi archivi personali, che custodiscono le testimonianze delle lotte decennali dei contadini sia in Francia che in Mali, così come quelle dei lavoratori migranti in Francia.
Ne discute: Alice Bellagamba (Università di Milano Bicocca)

Mercoledì 6 novembre
Ore 18.00 – Cineteatro Baretti
Le economie delle migrazioni
2G
di Karim Sayad, Svizzera, 2023, 77’
Agadez in Niger è stato per lungo tempo il punto di partenza dei trafficanti di esseri umani che trasportavano i migranti attraverso il deserto verso la Libia. Sotto la pressione dell’Europa, il governo del Niger ha combattuto questo traffico, ma l’economia locale offre poche alternative. Coloro che rinunciano al contrabbando di solito finiscono nell’estrazione dell’oro. Un ex contrabbandiere ora trasporta rifornimenti ai cercatori d’oro nel deserto. “Non appena trovi l’oro, ti cambia. Non siete più amici e ognuno pensa per sé”. Viene anche filmata la bellezza del deserto e la resilienza dei suoi abitanti che, come la pianta di fagioli coltivata da uno dei minatori, riescono a sopravvivere in questo ambiente duro e ostile.
Ne discutono: Giacomo Zandonini (giornalista) e Andrea Borgarello (fotografo)

Martedì 12 novembre
Ore 18.00 – Il Piccolo Cinema
Workshop di regia con Luca Ciriello
Quale è il rapporto tra documentazione, ricerca estetica e denuncia? Come applicare uno sguardo antropologico alla narrazione delle migrazioni? Quali sono le sfide e le difficoltà del lavoro di un regista in circostanze complesse e di fragilità sociale? Intorno a queste domande Luca Ciriello, regista di origini napoletane, si confronterà con studenti e appassionati ricostruendo il suo percorso professionale, presentando e discutendo il suo pluripremiato documentario L’armée rouge.

Giovedì 14 novembre
Ore 18.00– Cecchi Point
Lungo le frontiere
NIGHTWATCHERS
di Juliette de Marcillac, Francia, 2023, 69’
Quando scende la notte nella pittoresca località sciistica francese di Montgenèvre, le montagne diventano lo scenario di un disperato gioco tra gatto e topo. Piccoli gruppi di migranti si spostano dall’Italia alla Francia attraverso le Alpi innevate, mentre vengono braccati dalla polizia di frontiera. Un team di volontari e membri di Medici Senza Frontiere cercano di fornire aiuto dove possono. Nell’oscurità perlustrano i pendii alla ricerca di persone in difficoltà – donne incinte, bambini piccoli senza genitori, malati – la cui volontà di affrontare il pericoloso viaggio notturno attraverso il ghiaccio tradisce la loro disperazione. L’emozione prevalente tra i volontari è quella di indignazione verso il sistema. Come si è arrivati a questo punto, per costringere i richiedenti asilo a prendere decisioni così pericolose? La telecamera segue da vicino gli operatori umanitari per una sola notte: le storie dell’orrore raccontate dai rifugiati con voci sussurrate contrastano nettamente con l’idilliaco paesaggio illuminato dalla luna. Molti di loro raccontano con la voce fuori campo le difficoltà che hanno sopportato nel loro viaggio, a volte lungo anni, per raggiungere l’Europa.
Ne discute: Martina Tazzioli (Università di Bologna)