Una rassegna al cinema Massimo omaggia a partire dal 5 novembre, e a trent’anni dalla morte, il grande attore Gian Maria Volontè.
“Proponiamo – spiegano dal Museo del cinema – un omaggio con alcuni dei suoi film più noti e più acclamati, interpretati dall’attore, che si è conquistato il successo al cinema con i due western di Sergio Leone. La conferma delle sue straordinarie doti interpretative, basate su una naturale abilità mimetica e su un metodo di lavoro accurato, avviene con il cinema di impegno civile e con i sodalizi con registi come Elio Petri e Francesco Rosi“.
IL PROGRAMMA
Martedì 5, ore 16 – Elio Petri – A ciascuno il suo (Italia 1967, 99’, DCP, col.)
In Sicilia, durante una battuta di caccia, viene ucciso un donnaiolo di paese. La polizia liquida la faccenda come un delitto passionale. Ma un professore suo amico scopre lo zampino della mafia. Indaga, ma l’onorata società viene a saperlo e lo elimina. Uno dei primi film di argomento mafioso e il primo Sciascia ad essere portato al cinema.
Mercoledì 6, ore 20,30 – Elio Petri – Todo modo (Italia 1976, 125’, DCP, col.)
Nella casa per esercizi spirituali Zafer retta da gesuiti, si radunano uomini politici, affaristi, banchieri tutti legati alla Democrazia Cristiana. A condurre gli esercizi, che dovrebbero far meditare gli intervenuti sui peccati commessi a causa di una distorta concezione dell’attività politica, è Don Gaetano. Ben presto però la morte inizia a seminare la paura tra i convenuti e non si tratta delle conseguenze dell’epidemia che dilaga nel Paese, ma di omicidi. Il film sarà preceduto da un reading di Toni Servillo.
Venerdì 8, ore 16 – Francesco Rosi – Il caso Mattei (Italia 1972, 110’, DCP, col.)
Il 27 ottobre 1962, un aereo precipita nella campagna di Bascapè, presso Pavia, provocando la morte delle tre persone che si trovavano a bordo del veicolo; fra queste c’era anche Enrico Mattei, presidente dell’ENI e figura di primissimo piano nel panorama politico italiano. Ma si è trattato davvero di un incidente? Il giornalista Mauro De Mauro indaga sulla vicenda, che presenta diversi aspetti poco chiari.
Sabato 9, ore 15,30 – Elio Petri – La classe operaia va in Paradiso (Italia 1971, 115’, DCP, col.)
L’operaio Lulù Massa lavora a cottimo in una fabbrica ed è quello su cui tutti devono basare i tempi di produzione. Per il suo stakanovismo è osteggiato dai compagni di lavoro ed amato dai dirigenti. Fino a quando non perde un dito nella macchina a cui è addetto e il suo modo di guardare al mondo della produzione muta radicalmente, al punto di diventare un simbolo delle lotte operaie. Palma d’oro a Cannes ex aequo con Il caso Mattei.
Martedì 12, ore 16 – Francesco Rosi – Uomini contro (Italia 1970, 101’, 35mm, col.)
Durante la Prima Guerra Mondiale, sull’altopiano di Asiago, il sottotenente Sassu combatte nella divisione comandata dal generale Leone, un veterano che dà continuamente prova della sua disumanità. L’inadeguatezza degli armamenti e i tentativi di ribellione dei soldati si susseguono di giorno in giorno nella totale sordità di un alto comando che continua a portare avanti una guerra in cui la vita non ha più alcuna importanza.
Martedì 12, ore 18 – Gianni Amelio – Porte aperte (Italia 1989, 108’, 35mm, col.)
Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato, il sostituto e per finire sua moglie. Si fa trovare a casa e si farebbe tranquillamente condannare a morte, siamo in pieno fascismo, se non fosse che il giudice Vito Di Francesco decide di scavare a fondo nella vicenda per trovare attenuanti. Dal romanzo di Leonardo Sciascia, il film è un lucido resoconto sul potere, sulla giustizia e sulla passione. Superbe le interpretazioni di Volonté e dell’allora emergente Ennio Fantastichini.
Venerdì 15, ore 18,30 – Elio Petri – Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Italia 1970, 112’, HD, col.)
Il ‘dottore’, appena promosso da capo della Sezione Omicidi a capo della Sezione Politica, uccide, sgozzandola, l’amante con cui aveva un rapporto sadomasochistico e che, come ha scoperto, lo tradiva con uno studente che appartiene alla contestazione attiva. Invece di cercare di occultare le prove le rende sempre più evidenti, convinto come è che il Potere gli può consentire di continuare ad essere al di sopra di ogni sospetto. Premio Oscar come miglior film.
Lunedì 18, ore 15,30 – Francesco Rosi – Cristo si è fermato a Eboli (Italia/Francia 1979, 150’, 35mm, col.)
Dal romanzo autobiografico di Carlo Levi. Un medico pittore, condannato al confino dalla dittatura fascista, arriva a Eboli, un paesetto del meridione dimenticato da Dio. All’inizio gli sembra di essere sepolto vivo, poi lentamente, comincia a interessarsi al posto e ad amare la gente che ci vive: il goffo podestà, la sua fantesca-maga, il prete, il barone. Presterà anche la sua opera di medico. Tornato a casa, porterà con sé il ricordo di Eboli come esperienza indimenticabile.
Lunedì 18, ore 18,30 – Francesco Zippel – Volonté – L’uomo dai mille volti (Italia 2024, 97’, DCP, col.)
Il ritratto personale umano e artistico di Gianmaria Volontè. Tracciano il suo percorso alcuni tra i volti più amati del cinema contemporaneo, come Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, a sottolineare quanto il grande attore, scomparso nel dicembre del 1994 durante le riprese de Lo sguardo di Ulisse, sia ancora oggi un riferimento assoluto per gli interpreti contemporanei.
Lunedì 18, ore 20,30 – Damiano Damiani – Quién sabe? (Italia 1966, 118’, DCP, col.)
Verso il 1917, un giovane sicario americano riceve l’incarico dal governo di Città del Messico di eliminare un generale ribelle. L’uomo s’aggrega a un ex rivoluzionario diventato bandito. Compiuta la sua missione il sicario porterebbe negli Stati Uniti il messicano, ma questi si ricorda del suo passato rivoluzionario uccide l’americano e distribuisce i soldi del compenso ai poveri, affinché possano comprare armi per continuare la lotta.