Dietro lo Schermo, torna al Baretti la rassegna di cinema e psicoanalisi

DIETRO LO SCHERMO –  Cinema e Psicoanalisi, è la quarta edizione della rassegna che partirà il prossimo 3 febbraio 2025 al cineteatro Baretti e proporrà un appuntamento quindicinale, il lunedì alle ore 21:15. La rassegna è organizzata in collaborazione e grazie al contributo dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica di Torino. La Scuola di Specializzazione, nata nel 1988, forma laureati in Psicologia o Medicina e Chirurgia alla Psicoterapia psicoanalitica attraverso lo sviluppo di conoscenze teoriche e di competenze cliniche. Offre agli allievi una specifica e adeguata formazione professionale idonea all’esercizio dell’attività psicoterapeutica individuale e di gruppo, nel contesto delle istituzioni sia pubbliche sia private, come nell’ambito della pratica privata e della libera professione. Biglietti 5/4 €.

Spiega Claudio Grasso, il direttore della scuola: “Avevo già definito il programma di Psycho per il 2025. Il titolo (Corpi troppo umani) riprende le giornate di studio dell’IPP ad ottobre 2024 (Corpi anticorpi), ma una brutta, bruttissima notizia è arrivata quando già la locandina dei film era pronta. È mancato all’affetto, all’amore di noi tutti David Lynch, uno dei più grandi registi del XX secolo. Erano previsti due film di Lynch (The Elephant Man e Una storia vera) che ho spostato in apertura. Questa nuova edizione di Psycho è dedicata a lui. Come nel film di Frank Capra (La vita è meravigliosa), proviamo a immaginare la nostra vita senza Lynch. Se David non fosse mai nato, se non fosse diventato un regista di cinema… la nostra vita senza le sue opere, da Elephant Man (1980) a Velluto Blu (1986), da Una storia vera (1999) a Mulholland Drive (2001); quest’ultimo film già proiettato nell’ambito di Psycho. E poi l’indimenticabile e immenso Twin Peaks. Come disse Alberto Moravia, ai funerali di Pier Paolo Pasolini, di poeta ne nasce uno ogni secolo. Ebbene Lynch era un poeta, era un artista. Anzi è un poeta, è un artista perché le sue opere, i suoi film evocano in noi emozioni profonde che ci abitano, ci accompagnano nel corso del tempo e rendono, nelle intermittenze del cuore, la vita meravigliosa. I film di Lynch (ma anche di Cronenberg, Pasolini, Lanthimos) ci donano l’àncora e l’ancòra, la base sicura e il desiderio che gli artisti ci regalano, e a loro e a Lynch eterna gratitudine“.

CALENDARIO

Lunedì 3 febbraio 2025, ore 21:15
THE ELEPHANT MAN di David Lynch (1980, 125’)
Londra, 1884. John Merrick è un’attrazione da circo, che si esibisce sotto il nome di “The Elephant Man” ai servizi del meschino Mr. Bytes: la terribile forma di neurofibromatosi che gli ha deformato il volto lo rende infatti ripugnante alla vista. Un giorno l’ambizioso dottor Frederick Treves assiste allo spettacolo di Bytes e interviene per trasferire John in ospedale ed esporre a un consesso di medici la particolare forma di malattia che lo colpisce. Quando scopre che Merrick non solo è in grado di leggere, ma è un uomo colto, gentile e raffinato, lo trasforma gradualmente in un protagonista della buona società della Londra vittoriana.
Una dolente riflessione senza tempo sulla dittatura delle apparenze: cosa proviamo, o pretendiamo di provare, quando guardiamo?

Lunedì 17 febbraio 2025, ore 21:15
UNA STORIA VERA di David Lynch (1999, 111’)
Un uomo anziano vuole raggiungere il fratello per fare pace con lui ma ha solo un modo per farlo: prendere un piccolo trattore e attraversare mezza America. The Straight Story cerca di recuperare, sia pure in versione destrutturata, lo spirito del road movie classico. In qualche modo, Lynch intende suggerire che The Straight Story è Cuore selvaggio ribaltato, dove al posto di Big Tuna c’è una ospitale e umanissima comunità rurale, al posto degli incidenti più feroci vi sono tragici scontri con una natura benigna, e in cui la violenza degli uomini sugli uomini cerca di essere ricomposta attraverso un viaggio e un perdono. Ora, vi sono due modi di interpretare The Straight Story: vi è chi pensa che in fondo Lynch non sia cambiato gran che, e va alla ricerca degli elementi perturbanti del film mostrando che ci troviamo pur sempre di fronte a un mondo più vicino all’incubo che al sogno; e chi pensa che si tratti di un Lynch (troppo) pacificato […]. Ebbene, entrambe le fazioni, apparentemente in lotta, sbagliano. The Straight Story è purissimo Lynch, ma al contrario. Il film sembra una folle scommessa vinta: utilizzare tutti i materiali lynchani, esporli ‘al sole’, volgerli al positivo e raccontare l’America. […] The Straight Story racconta decoro, dignità e onore in tutte le sue forme, attraverso un viaggio a tappe (più una falsa partenza) che si presenta comunque ‘straight’ come il protagonista, diretto e cocciuto. Le derive non inficiano il percorso – al contrario del suo opposto Cuore selvaggio – anzi lo rafforzano. Alvin, infatti, non solo ha scelto il viaggio, ma ha scelto di farlo lentamente. Rispettoso della propria età, il protagonista va a otto chilometri orari e si prende il tempo che gli è necessario per camminare attraverso la fetta di America che lo divide dal fratello malato. La strada diventa il luogo in cui meritarsi il perdono.

Lunedì 3 marzo 2025, ore 21:15
CRASH di David Cronenberg (1996, 98’)
Cronenberg continua la sua esplorazione di un universo allucinato e “perverso”. Questa volta prende le mosse da un romanzo di J.G. Ballard in cui un incidente automobilistico dalle conseguenze disastrose sviluppa nei sopravvissuti una pulsione sadomasochistica che li porta a cercare di instaurare un connubio sempre più stretto tra sesso e rischio di morte. L’automobile diviene così escrescenza del corpo umano in cui cercare una soddisfazione “metallica” ai propri desideri. La sceneggiatura prosegue per accumuli che la regia condivide. Si ottiene così un film “disturbante” che non “si” e non “ci” risparmia niente a rischio anche di un (non si sa quanto) involontario avvitamento su se stesso. A Cannes il biglietto d’invito era corredato di un bollino rosso con la dicitura: “Questo film contiene scene che potrebbero turbare la vostra sensibilità”.

Lunedì 17 marzo 2025, ore 21:15
A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg (2011, 93’)
Zurigo 1904. Carl Gustav Jung ha ventinove anni, è sposato, in attesa di una figlia e affascinato dalle teorie di Sigmund Freud. Nell’ospedale Burgholzli in cui esercita la professione di psichiatra viene portata una giovane paziente, Sabina Spielrein. Jung decide di applicare le teorie freudiane sul caso di questa diciottenne che si scoprirà aver vissuto un’infanzia in cui le violenze subite dal padre hanno condizionato la visione della sessualità. Nel frattempo Freud, che vede in Jung il suo potenziale successore, gli manda come paziente lo psichiatra Otto Gross, tossicodipendente e dichiaratamente amorale. Saranno i suoi provocatori argomenti contro la monogamia a far cadere le ultime barriere e a convincere Jung ad iniziare una relazione intima con Sabina.

Lunedì 31 marzo 2025, ore 21:15
TEOREMA di Pier Paolo Pasolini (1968, 98’)
Un giovane misterioso quanto avvenente, annunciato con capriole e danze da un lieto postino, “visita” una famiglia borghese in una città della Lombardia. La famiglia “visitata” è quello che si chiama di solito una famiglia “normale”, intendendo per normalità il modo di intendere la vita proprio della classe media. La visita del giovane sconvolge questa “normalità” o meglio ne rivela il carattere fittizio. Il giovane, pieno di compassione e leggerezza, fa l’amore con tutti i membri della famiglia: con la domestica, con il figlio, con la figlia, con la madre, con il padre. Fa l’amore cioè soddisfa la finora ignorata sete d’amore dei cinque personaggi. Ma, ecco, torna il postino saltabeccante e caprioleggiante. Un telegramma fa partire il giovane.

Lunedì 14 aprile 2025, ore 21:15
SALO’ O LE 120 GIORNATE DI SODOMAdi Pier Paolo Pasolini (1975, 116′)
Quattro Signori (il Duca, il Monsignore, Sua Eccellenza e il Presidente) al tempo della Repubblica Sociale di Salò si riuniscono in una villa assieme a 4 ex prostitute ormai non più giovani insieme a un gruppo di giovani maschi e femmine catturati con rastrellamenti dopo lunghi appostamenti. Nella villa i Signori per 120 giorni potranno assegnare loro dei ruoli e disporre, secondo un regolamento da essi stessi stilato, in modo assolutamente insindacabile dei loro corpi.

Lunedì 28 aprile 2025, ore 21:15
DOGTOOTH di Yorgos Lanthimos (2009, 93’)
Una famiglia composta da padre, madre e tre figli, vive in periferia in una casa circondata da un grande recinto. I ragazzi non hanno mai oltrepassato il muro che li separa dal resto della città e sono stati educati e istruiti per volere dei genitori senza alcuna influenza dal mondo esterno. L’equilibrio viene spezzato quando il padre, per soddisfare gli istinti sessuali del figlio, introduce in casa un elemento esterno: Christina.

Lunedì 12 maggio 2025, ore 21:15
POVERE CREATURE di Yorgos Lanthimos (2023, 141′)
L’incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter, una ragazza riportata in vita dal dottor Godwin Baxter, scienziato brillante e non convenzionale. Sotto la protezione di Baxter, Bella è impaziente di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella scappa con Duncan Wedderburn, un avvocato abile e dissoluto, in un turbinio di avventure attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi della sua epoca, Bella è sempre più decisa a lottare per l’uguaglianza e la liberazione.