Il programma per il 25 aprile dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

Venerdì 25 aprile alle ore 18.30 al Cinema Massimo l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza presenta Immagini partigiane verso la Liberazione (video 2k da pellicole 8mm e 9.5mm 1943-1945, 35’, Colonna sonora curata da Ciro Buttari e con accompagnamento dal vivo alla chitarra di Nicola Bellini), un’antologia di immagini inedite girate nei venti mesi della Resistenza da partigiani cineamatori piemontesi conservati dall’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, mostrate finalmente insieme in un montaggio emozionante realizzato in occasione dell’80° anniversario della Liberazione. 

Un montaggio di immagini filmiche amatoriali che documentano e testimoniano le varie fasi della Resistenza, i momenti di vita partigiana, i protagonisti, i luoghi, le vicende drammatiche e la gioia per l’approssimarsi della Liberazione. Si ripercorre il periodo che va dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, con immagini che raccontano la Storia attraverso lo sguardo di chi la sta vivendo, che restituiscono agli spettatori la vita durante la guerra, con i piccoli gesti quotidiani ma anche con i momenti di felicità e quelli drammatici: la lotta partigiana, i bombardamenti, la fine dell’occupazione. Arricchiscono la visione i commenti dei protagonisti registrati presso l’Ancr e montati sulle immagini.

Tra gli autori dei filmati amatoriali troviamo: don Giuseppe Pollarolo, il grande prete partigiano che a partire dall’8 settembre segui e filmò  diverse formazioni partigiane – dalla banda Italia Libera di Duccio Galimberti alla brigata Garibaldi “Cichero” comandata da Bisagno; Michele Rosboch che insieme al comandante Moro (Claudio Borello) filmano nel Canavese i partigiani della Brigata Moro; Riccardo Vanzetti (nome di battaglia Renato) comandante della V Divisione Alpina Giustizia e Libertà e poi del GMO, il Gruppo Mobile Operativo, specializzato soprattutto in sabotaggi e operante alle porte di Torino e nel Monferrato; infine un anonimo che ci ha consegnato le prime immagini di una Torino finalmente liberata. Introduce la visione Gianmarco Mancosu.

A seguire proiezione di La Liberazione, un film di famiglia realizzato in collaborazione con Fondazione Home Movies. Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso immagini di diversa provenienza territoriale, tra Lazio, Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna: attraverso le piccole cineprese dei partigiani, soldati, preti e “normali cittadini” che hanno sentito l’esigenza di documentare a futura memoria – e, in alcuni casi, a loro rischio e pericolo – la Storia “mentre accade”, ma anche le lunghe attese e la vita quotidiana che si incrociano con gli avvenimenti del biennio 1943-45. E poi la Liberazione: l’arrivo degli Alleati, la gioia, i balli e finalmente il tempo di sposarsi. Il film si apre con le sequenze inedite filmate per le vie di Roma il 25 luglio 1943, il giorno della caduta del Fascismo, da un giovane architetto, Costantino Forleo. Una città ferita dalle bombe, smarrita, festante, ma con l’inquietante presenza dei carri armati tedeschi che presagiscono l’occupazione. Roma sarà poi liberata, sempre sotto l’occhio di una cinepresa amatoriale, questa volta di un dipendente del Comune, Adriano Agottani, quasi un anno dopo, all’inizio del giugno 1944. Nel frattempo, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, nel Nord Italia si organizza la Resistenza con il contributo e il sacrificio di tanti giovani, tra cui i militari dell’esercito italiano scampati all’internamento tedesco, e alcuni preti, come il piemontese don Pollarolo. A filmare sono spesso giovani di 20-30 anni che guardano al futuro: Antonio Marchi, Giuseppe Bacigalupo, Luciano Bergonzini, Edoardo Scotti, Renato Vanzetti, Claudio Borello, Michele Rosboch e altri. Le sequenze sono montate cronologicamente e contestualizzate rispetto a luoghi e provenienze (Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Liguria), date (tra il 25 luglio del 1943 e il maggio del 1945) e situazioni, con un approccio emozionale per farci rivivere quei momenti vissuti e filmati da persone “come noi”.

La colonna sonora curata da Guglielmo Pagnozzi contribuisce a dare unità narrativa e impatto emotivo ai tanti frammenti di cui è composto questo piccolo film d’archivio.

La Liberazione, un film di famiglia (video 2k da pellicole 8mm, 9.5mm e 16mm 1943-1945, 40’) prodotto da Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia insieme all’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana e realizzato con la collaborazione e la partecipazione di Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e di Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Archivio Cinescatti di Lab 80 film – Archivio regionale del film amatoriale e di famiglia – Lombardia, Archivio Superottimisti e CSC Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda.

Al Polo del ‘900 la mattina del 25 aprile 2025 si comincia con la proiezione a partire dalle ore 10.00 delle immagini filmate amatoriali realizzate dai partigiani negli ultimi momenti della Resistenza che testimoniano la gioia per l’approssimarsi della Liberazione a Torino e in alcune località italiane e di un inedito ritrovamento: un film di 10’ girato nelle colline delle langhe meridionali (Morazzone, Cigliè, Marsaglia) da Giovanni Ferrero, giovanissimo cognato del comandante Guido Manera, nell’agosto del 1944 tra i partigiani della II divisione autonoma di Enrico Martini Mauri con un commento originale di Guido Manera stesso. La proiezione sarà ripetuta a loop per tutta la mattinata del 25 aprile.