Visibile fino all’8 settembre alla Fondazione Merz “Vedo nel Velo non Vedo”

“Vedo nel Velo non Vedo”

Pochi minuti di durata, una giovane ragazza davanti alla camera di Lina Fucà taglia una cipolla, si lava i capelli, indossa con cura e gesti meticolosi un velo sulla testa. “Vedo nel Velo non Vedo” è un lavoro di videoarte ricco di poesia, molto curato visivamente e dal punto di vista del sonoro, che permette alla sua autrice di farci conoscere – anche senza una sola parola – la sua protagonista.

“Compiere un gesto, riempire un foglio di segni e parole, sfiorare con le mani altre mani, tagliare una cipolla, lavarsi i capelli e mostrarlo, lavarsi i capelli e non mostrarlo, sistemare un velo intorno alla testa, indossarlo”, ha dichiarato Lina Fucà parlando della sua opera. “Una giovane studentessa della mia classe di scuola media inferiore. All’inizio è la curiosità di fronte a una ragazza con il velo vicino a ragazze con i capelli lunghi e sciolti. Poi l’attrazione verso gesti composti ed eleganti nell’accurata sistemazione di un copricapo che solo copricapo non è, diviene un incontro fra due mondi, due modi di percepire il corpo e di raccontarsi”.

Lina Fucà (nata a Torino nel 1972, già costumista per i film di Daniele Gaglianone) è un’artista che concentra la propria ricerca sull’interazione di diversi linguaggi, una ricerca che parte principalmente da una riflessione sulla percezione di sé in rapporto alla percezione “degli altri”.

Il video si avvale della fotografia di Walter Magri, del sound design curato da Rodolfo Mongitore e del montaggio di Enrico Giovannone.