Meno di un anno fa eravamo sul set torinese del film, ora lo celebriamo per l’ultima notizia: “Palazzo di Giustizia“, opera prima di Chiara Bellosi è nella selezione ufficiale del 70. Festival di Berlino, in concorso nella sezione Generation. Nel cast: Daphne Scoccia, Bianca Leonardi, Sarah Short, Nicola Rignanese, Giovanni Anzaldo, Andrea Lattanzi. Musiche originali di Giuseppe Tranquillino Minerva.
“Essere stati scelti per Generation Plus 14 – dichiara il produttore Carlo Cresto-Dina – presentare e discutere il film di Chiara Bellosi in una sezione dedicata a un pubblico di giovanissimi ci emoziona come non mai: non per la moda di “parlare ai giovani”, ma perché è un pubblico difficile, giustamente diffidente. Siamo contenti di affrontare anche questa sfida, e continuare l’avventura di fare questi film eccentrici ed eretici”.
Il film racconta di una giornata di ordinaria giustizia in un grande tribunale italiano. Al centro, nel cuore del palazzo, c’è un’udienza: sul banco degli imputati un giovane rapinatore e il benzinaio che, appena derubato, ha reagito, sparato e ucciso l’altro, giovanissimo, complice. C’è il rituale, c’è un linguaggio, ci sono le toghe. Gli interrogatori, le prove, i testimoni. Ma noi vediamo anche (o soprattutto?) quello che sta fuori: i corridoi, gli uffici, il via vai feriale del tribunale, il rumore, il disordine. Le famiglie degli imputati e delle vittime, fuori, in attesa.
Chiara Bellosi si diploma in drammaturgia alla Paolo Grassi e nel 2007 studia documentario allo IED di Venezia con Leonardo Di Costanzo, Carlotta Cristiani e Silvio Soldini. Ha realizzato un cortometraggio, parte del film corale “Che cosa manca” prodotto da Eskimosa e Rai Cinema ed edito in dvd da Feltrinelli. Ha lavorato successivamente alla realizzazione di diversi documentari.
“Palazzo di Giustizia” è il suo primo lungometraggio di finzione. Palazzo di Giustizia è prodotto da tempesta / Carlo Cresto-Dina e Rai Cinema in co-produzione con Cinédokké e sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Per la produzione del film, tempesta, ha adottato EcoMuvi, l’unico disciplinare europeo di sostenibilità ambientale certificato per la produzione cinematografica.