Ci siamo, anche se non andremo in sala abbiamo anche in questo triste 2020 il Torino Film Festival: l’edizione numero 38, tra tagli al bilancio e necessità di essere solamente online, presenta dal 20 al 28 novembre in programma numeri ragguardevoli con 133 film di cui 64 lungometraggi, 15 mediometraggi, 54 cortometraggi, 29 lungometraggi opere prime, 52 anteprime mondiali, 16 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 40 anteprime italiane.
Nel concorso internazionale Torino 38 spicca un film italiano, REGINA, esordio nel lungo di Alessandro Grande. Nel neonato concorso Torino 38 Corti c’è UNA NUOVA PROSPETTIVA di Emanuela Ponzano. Tanti i titoli fuori concorso, tra cui spiccano gli attesi “Calibro 9” di Tony D’Angelo e “Il buco in testa” di Antonio Capuano.
Così dichiara il neo-direttore del TFF, Stefano Francia Di Celle: “Ho intrapreso fin dall’inizio con grande entusiasmo e senso di responsabilità il compito di costruire questa nuova edizione del Torino Film Festival e l’emergenza pandemica ha addirittura rafforzato questo stato d’animo. Intraprendere un’avventura così impegnativa è un po’ come cimentarsi con un’ascensione alpinistica; e ora possiamo dirlo, anche con tutte le difficoltà del caso, siamo arrivati a raggiungere la vetta con quella commistione di fatica e di soddisfazione che lega il gruppo di tutti coloro che hanno accolto questa sfida così complessa. Arrivare vuol dire infatti arrivare insieme e per questo il mio ringraziamento va alle istituzioni che hanno garantito il lavoro della squadra del festival, quella storica con la sua esperienza e con la sua sapienza, e quello dei nuovi elementi che sono stati inclusi nella macchina produttiva del Festival. Tutti, insieme, hanno avuto la capacità di accogliere le mie indicazioni anche quando è stato necessario cambiare direzione, trovare un nuovo sentiero, esplorare vie non battute. Siamo arrivati alla vetta anche grazie alle tante collaborazioni che sono state costruite in questi mesi e che troveranno il loro spazio. Il TFF continuerà infatti a rispondere alla sua vocazione metropolitana durante tutto l’anno, quando potremo ricominciare a vivere le emozioni del cinema in presenza, proprio grazie a questi nuovi legami. Con l’edizione digitale però per la prima volta il Torino Film Festival raggiungerà un pubblico più vasto anche grazie alla disponibilità della comunità internazionale di cui fanno parte artisti, produttori, distributori che ci hanno permesso di realizzare questa nuova versione: un piccolo tassello del grande mosaico della vita culturale internazionale ma, in questo momento, necessario ad affermare con fermezza l’importanza politica della cultura per il miglioramento della vita di tutti“.